Marocco, Rif in rivolta contro la Monarchia
Continua la rivolta nel Rif in Marocco. Pochi giorni fa, i militanti del movimento di contestazione popolare “Hirak Chaabi”, hanno assaltato un commissariato per chiedere l’immediata scarcerazione del loro leader politico Nasser Zefzafi.
Il Rif è una regione con una storia molto particolare che si trova nel nord del Marocco. Zona in cui gli abitanti sono quasi interamente berberi e parlano una lingua diversa dal resto dei marocchini. Tipica regione abbandonata al sottosviluppo da una monarchia che predilige il sud del paese. Regione isolata per mancanza di piani infrastrutturali, e per la geografia prevalentemente montuosa. Anche la storia delle ribellioni nel Rif parte da lontano e riesplode nel recente passato.
La rivolta contro il monarca si riaccende ad ottobre, a causa della morte di un venditore di pesce, Mohcine Fikri, schiacciato dal camion dei rifiuti mentre cercava di recuperare la merce che la polizia gli aveva sequestrato e buttato. La morte è stata ripresa e divulgata sul web causando indignazione in buona parte del Marocco. Questo episodio è servito da pretesto per polarizzare ulteriormente la rabbia e il malcontento verso il regime monarchico e il re. Fino ad arrivare al 18 maggio, giorno in cui un corteo immenso ha sfilato nella città di Al Hoceima contro corruzione, repressione e disoccupazione.
Negli ultimi giorni la tensione è rimasta alta. Il leader del movimento che dirige la rivolta, nel fine settimana, è stato arrestato insieme ad altre 28 persone con l’accusa di minacce alla sicurezza nazionale. Il movimento è sceso in strada per rivendicare la liberazione del loro leader e la polizia ha provato a disperdere la folla con cariche e gas lacrimogeni. In tutte le città della regione ci sono state manifestazioni di solidarietà. Il movimento ha dichiarato che continuerà a scendere in piazza per chiedere la liberazione di tutti i prigionieri.
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