InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena commemora l’eccidio delle Fonderie Riunite con la repressione!

Aggiornamento 19,30: Dopo una partecipatissima assemblea, gli studenti e il Guernica tutto rilanciano le mobilitazioni e le lotte che in questi anni hanno caratterizzato la città e la provincia di Modena. Lotte caratterizzate dalle parole d’ordine uscite dalle mobilitazioni dell’ Ottobre Romano: #assedio e #sollevazione.

Pubblichiamo la nota del Guernica:

 

Ci volete criminali ci avrete ribelli!

Il 9 Gennaio per la città di Modena rappresenta una data più che simbolica. Infatti, era il 1950 quando il movimento operaio si oppose alla serrata delle Fonderie Riunite comandata dall’allora proprietario Orsi. A seguito delle dimostrazioni, la polizia di Scelba apri il fuoco sugli operai e 6 rimasero a terra. La reazione della città non si fece attendere e in tantissimi parteciparono ai funerali degli operai barbaramente assassinati per mano di uno Stato che con la forza tentava di soffocare il movimento operaio, rafforzato dall’esperienza della Resistenza.
Da allora tutti gli anni, il 9 Gennaio, la città ricorda quegli avvenimenti. Tuttavia, con il passare del tempo, la ricorrenza si è trasformata in una passerella per politici e sindacalisti, che da un lato si riempiono la bocca con belle parole ma dall’altro non esitano a ridurre costantemente i diritti dei lavoratori e, più in generale, a togliere il futuro alle giovani generazioni.

Ce ne sarebbe già abbastanza per far rivoltare nelle tombe quegli operai. Ma quest’anno si è superato il limite, scegliendo proprio questa data per mettere in campo una operazione di polizia alla C.S.I., che ha portato un ragazzo di 20 anni ai domiciliari e ad altri cinque ha imposto l’obbligo di firma giornaliero, per una manifestazione studentesca di fine 2012, con l’accusa “gravissima” di “corteo non autorizzato” e “lesioni”. Da notare che, come si legge negli atti, le imputazioni non sono nemmeno provate da immagini o testimonianze.
In quella giornata, il #6D, gli studenti di tutta Italia scesero in piazza per reclamare una scuola migliore ed un futuro che non fosse solo di precarietà ed incertezza. A Modena il momento di maggiore conflitto si ebbe davanti alla sede di Confindustria dove ci furono scaramucce con la polizia, concluse con una carica di alleggerimento e un manifestante (oggi con obbligo di firma) rimasto a terra per le manganellate prese.
Le riflessioni da fare sono parecchie. In primo luogo la data, che non crediamo per nulla casuale (ci è voluto più di un anno per visionare due filmati?) ma che riteniamo voglia essere un segnale preciso nei confronti di chi non ci sta e lotta quotidianamente sul territorio; un segnale che vuole legare la forte repressione del 1950 con ciò che sta accadendo ora, come a dire che nulla è cambiato. Di nuovo, l’evento repressivo vede protagonista il solito PM, che non perde occasione per inventarsi teoremi nei confronti di chi si dichiara antagonista e ribelle. E pensare che era stata mandata a Modena per occuparsi di camorra; ma a quanto pare sono molto più pericolosi degli studenti delle superiori…

Si nota anche una certa continuità tra i mandanti: l’allora proprietario Orsi oggi si chiama Confindustria, che reclama a gran voce un futuro per i giovani ma poi risponde con la repressione a coloro che non si adeguano ai diktat della governance. Ecco svelato il vero volto del “padrone buono”: Squinzi!
Infine, è interessante leggere nelle notifiche come il Guernica venga usato da monito e deterrente per tentare di spegnere i conflitti.
Ora siamo curiosi di leggere le “sentenze” che emetterà la politica locale, che esalta la lotta degli operai delle Fonderie Riunite per meschini fini propagandistici , mentre probabilmente non esiterà a condannare il gesto violento di ragazzi (anche minorenni) che si ribellano ad un presente ingiusto per pretendere un futuro migliore. Del resto, non è certo una novità che il potere costituito con le proprie politiche tolga ai giovani ogni speranza per il futuro per poi arrogarsi il diritto di reprimere e giudicare chi non accetta le sue condizioni.
 

E allora non dovrà sorprendere la risposta che gli studenti in primis e il Guernica tutto, forte delle sue lotte, sapranno dare a questa nuova delirante operazione poliziesca, nella convinzione che nessuna Procura, nemmeno nella ricca e ipocrita Modena, potrà fermare la loro voglia di cambiare un sistema ingiusto e arrogante, come dimostrato ripetutamente in questi anni. Chi lotta contro l’ingiustizia non può che avere ragione!

Ci volete criminali ci avrete ribelli!

 

 

Questa mattina, mentre stava avendo luogo la commemorazione dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, quando il 9 gennaio 1950 la polizia uccise 6 operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica, 6 compagni del Guernica sono stati colpiti dalla repressione (5 si trovano in stato di fermo e 1 agli arresti domiciliari) in seguito ai fatti accaduti il 6 dicembre 2012, durante la manifestazione degli studenti contro l’austerità. In quella giornata di lotta nazionale, gli studenti modenesi, insieme a lavoratori, precari e insegnanti, si sono messi in gioco ed hanno espresso la loro rabbia nei confronti di una crisi imposta dal sistema, sanzionando le sedi di due simboli del potere quali Confindustria e Provveditorato. La risposta immediata alla loro determinazione sono state le cariche della polizia, che hanno portato anche al ferimento di un manifestante.

Scegliendo il 9 gennaio, una data simbolica per Modena, per colpire ulteriormente chi ha scelto, il #6D 2012, di portare in piazza la propria rabbia contro una crisi che non si vuole più pagare, il potere costituito probabilmente ha voluto mandare un messaggio chiaro a chi si pone in modo antagonista in questa città. Eppure costoro dovrebbero sapere che non sarà certo la repressione a fermare chi lotta per riprendersi diritti e dignità.

L’intero Network Antagonista Modenese è complice e solidale con i compagni colpiti dalle misure cautelari.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GuernicaModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

INCREDIBILE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MODENA: Italpizza è equiparata allo Stato, e il sindacato dovrebbe risarcirla come tale

Riprendiamo dalla pagina facebook del Si Cobas di Modena la notizia sull’assurda decisione del Tribunale, l’ennesimo precedente che si inserisce nella strategia di normalizzazione del dissenso sociale che sta diventando sempre più articolata a livello nazionale. Oggi, lunedì 3 ottobre 2022, nel corso dell’udienza preliminare per il maxi-processo Italpizza, il Tribunale di Modena ha preso […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MODENA: REPRESSIONE CONTRO I SI.COBAS, DAI MAXIPROCESSI ALLE RITORSIONI DELLA QUESTURA CONTRO CHI LOTTA

A Modena prosegue la repressione contro lavoratori e lavoratrici attivi nel sindacato di base e conflittuale Si.Cobas. Nella giornata di questo 6 dicembre 2021 si è tenuta la seconda udienza del maciprocesso  che vede imputati 86 lavoratori iscritti al Si Cobas per aver preso parte agli scioperi davanti ai cancelli della Alcar Uno, grande azienda […]