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15N a Palermo: 20.000 studenti, NoMuos e senza casa assediano la città

AGGIORNAMENTI:
ORE 12:10 Ricompattatosi il corteo, con la consapevolezza di aver attraversato e costruito una grande giornata di lotta, non solo studentesca ma metropolitana, si sposta in direzione cittadella universitaria per salutare la nuova occupazione della biblioteca autogestita. In questo momento il corteo si sta per sciogliere.
ORE 11:45 Ripetute sono le cariche della polizia, che non riuscendo ad allontanare e disperdere la piazza, effettua un fermo ai danni di una studentessa. La risposta della piazza è immediata, l’attesa e la difesa lasciano il posto alla determinazione e all’assalto, a una camionetta. Parte qualche lancio di pietre: la studentessa è prontamente rilasciata.
ORE 11:40 Mentre in vari punti della città si stanno svolgendo diverse iniziative di lotta, dall’università all’Assessorato territorio e ambiente, passando per l’occupazione dei senza casa, INIZIA L’ASSEDIO A PIAZZA INDIPENDENZA, al palazzo della Presidenza della regione siciliana. La polizia schierata a protezione del palazzo mantiene davvero per poco la calma difronte a una marea di manifestanti. Parte la prima carica.
ORE 11:30 Dopo settimane intense in città per quanto riguarda la lotta per la casa, il Comitato di lotta “Prendo casa” ha appena occupato l’ Assessorato alla famiglia, al lavoro, alle politiche sociali” per protestare contro l’emergenza abitativa che investe tutto il paese e circa 12.000 famiglie nel capoluogo siciliano.
ORE 11:20 Un gruppo di circa una cinquantina di attivisti No muos non poteva e non voleva di certo mancare in questa giornata; a pochi giorni dal riinizio dei lavori per il completamento dell’impianto che stampa e media comunicano in sordina, i no muos occupano l’ “Assesssorato regionale al territorio e ambiente”.
ORE 11:10 Mentre il corteo di 20.000 studenti (che non si è lasciato scappare l’occasione di contestare il corteo dei sindacati confederali concentrato a piazza Verdi) è appena sfilato davanti alla cattedrale, gli studenti universitari dopo un corteo all’interno della cittadella universitaria occupano uno spazio riconsegnando una biblioteca autogestita agli studenti. Contro gli edifici che cadono a pezzi (vedi il crollo del tetto della facoltà di scienze politiche in Agosto) riappropriamoci degli spazi universitari. L’università è degli studenti!
ORE 10:30 Il corteo concentratosi a piazza Politeama conta la partecipazione di circa 10.000 studenti delle scuole; il corteo non percorre neppure un chilometro in direzione Quattro canti, snodo centrale del centro storico, che le cifre raddoppiano. Siamo circa 20.000!!


Ci siamo; siamo finalmente giunti al #15 N. Quella che si preannuncia è una grande giornata di lotta e una grande giornata per il movimento. Di movimento contro l’austerity e per il diritto a casa e reddito intendiamo parlare, o meglio è proprio una composizione e una giornata di movimento che oggi si vuole riprodurre sulla lunga scia di quanto visto su tutto il piano nazionale dalla giornata romana del 19 Ottobre a oggi.
Se in tutta Italia la mobilitazione di quest’oggi ci si presenta prevalentemente come appuntamento studentesco, quello a cui stiamo assistendo nel capoluogo siciliano raccoglie ed estende la necessità di una ricomposizione sociale che in queste giornate possa effettivamente sollevarsi contro chi vuol decidere sulla nostra pelle dai palazzacci del potere. Oggi il dato rilevante speriamo possa essere non solo la partecipazione di migliaia di studenti medi e universitari che stanno scendendo in piazza contro la scuola azienda degli edifici fatiscenti e del caro libri e trasporti e contro la “nuova” università d’élite; non solo la pretesa dei lavoratori delle partecipate comunali di una stabilità lavorativa; non solo la rivendicazione a possedere un tetto nella capitale europea dell’emergenza casa e disoccupazione 2013, e non solo quella dell’imprescindibilità all’autodeterminazione dei territori come nel caso dei no muos; ma ciò che oggi si vuole e si sta portando in piazza è l’idea che in questo paese esista e cominci a lottare, con tutti i limiti di una ricomposizione ancora acerba, un tessuto sociale variegato ed eterogeneo non più disposto a subire l’impoverimento nella e della crisi, che per chi ci governa è sempre più un’occasione invece per ridefinire rapporti di potere e dominio sullo sfruttamento della collettività a lavoro, ormai logori per le contraddizioni del capitalismo e della speculazione finanziaria.
Nel lungo percorso riappropriativo di casa e reddito (in tutte le sue declinazioni e forme) esploso nella giornata romana di Ottobre questa di oggi non è che una tappa locale, in cui però la sollevazione dei diversi tessuti sociali in piazza sta già paralizzando il traffico e il flusso di merci e persone con le migliaia di studenti che al momento continuano dalle loro scuole a dirigersi con cortei non autorizzati verso quello generale; e una tappa in cui si punta all’assedio dei palazzi del potere.

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