InfoAut
Immagine di copertina per il post

#scioperodigitale: comunicato dei riders di Firenze

||||

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sul primo maggio dei riders di Firenze.

In questo primo maggio decidiamo di scioperare. Decidiamo di scioperare perché siamo stanchi di non ricevere risposte alle richieste di chiarimento sul continuo e ingiustificato decremento delle tariffe di consegna.

Un compenso già poco congruo nell’ordinario e che, visti i rischi, a fronte dell’emergenza covid-19, avrebbe dovuto vedere degli incrementi, non degli abbassamenti.

In questo primo maggio, dalle 19 in poi, abbiamo deciso di rifiutare tutti gli ordini, in modo da bloccare l’erogazione del servizio.

Il primo blocco, lanciato per la data evocativa del primo maggio, non è che l’inizio di una serie di mobilitazioni verso le quali stiamo già registrando una straordinaria aderenza da parte di tutti i rider.

Più volte abbiamo richiesto spiegazioni. Troppe volte siamo rimasti inascoltati. Paradossale è non avere neanche un vero interlocutore. Per cui procederemo ad oltranza, fino a quando le aziende non usciranno dal limbo di questo sistema distopico che con flussi di bit genera risposte insensate.

Esigiamo un’interlocuzione seria. Pare assurdo dover formulare delle richieste che in un sistema di rispetto del lavoro e della sua dignità di certo non avremmo avanzato.

– Ridiscussione delle tariffe e trasparenza sulle logiche di calcolo. In base ai nostri calcoli empirici una maggiorazione del 30% delle tariffe dovrebbe portare la situazione ad una condizione di accettabilità.

– Revisione delle aree di login. Più volte è stato chiesto di creare delle zone cuscinetto in cui poter effettuare login nell’area lavorativa. Molti di noi si trovano a dover correre da un lavoro all’altro e oltrepassare di pochi minuti, o addirittura secondi, la soglia di ingresso per vedersi abbassare bruscamente le tanto agognate statistiche appare una compromissione della nostra sicurezza.

– Fornitura repentina dei DPI mai arrivati. La cosiddetta “fase 2” o la successiva “fase 3” prevederà l’uso massiccio di dispositivi di sicurezza. E’ inammissibile lasciare ai rider l’onere di procurarseli da soli.

– Andamento delle statistiche assurdo con penalizzazioni ingiustificate.

– Reintroduzione del minimo orario garantito.

– Creazione di un canale di assistenza ai rider. Anche al di fuori dell’orario lavorativo.

I rider di Firenze

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

CORONAVIRUSPrimo MaggioRIDERS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio e la sorveglianza speciale

Il 28 febbraio 2023 la Procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale e l’obbligo di dimora nel luogo di residenza per quattro anni per Giorgio Rossetto, disposto a fine giugno 2023.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Algoritmi spia

Servizio di consegna cibo Glovo: tracciamento della posizione privata dei corrieri e altre violazioni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Primo maggio 2023: a Milano e Napoli la radicalità operaia sbaraglia le inutili passerelle dei Confederali

In particolare, la straordinaria partecipazione al corteo di Milano ci consegna un dato che è oggettivamente inoppugnabile: la crescente domanda di opposizione sociale, di lotta e di conflitto, che emerge con sempre più convinzione dalla piazza.

Immagine di copertina per il post
Culture

Spazi Sociali 2023 – Il giornale del Network Antagonista Torinese

Questo Primo Maggio come da tradizione è stato diffuso il volantone “Spazi Sociali”, il giornale del Network Antagonista Torinese. Al centro dell’edizione di quest’anno la questione della guerra e della crisi sociale, ma anche la libertà d’aborto e gli attacchi giudiziari ai movimenti sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: per il primo maggio 2,3 milioni in piazza contro la riforma delle pensioni

Il primo maggio francese più grande degli ultimi decenni, non solo dal punto di vista della partecipazione, ma anche della determinazione delle piazze che ha risposto alle provocazioni della polizia a Parigi che ha attaccato il corteo con granate assordanti e gas lacrimogeni. Gli scontri sono andati avanti per ore.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Primo Maggio: contro la guerra e contro chi la a(r)ma

Primo Maggio per noi significa dire forte e chiaro ciò che nessuno dice: la guerra che si sta consumando in Ucraina è un crimine voluto da chi antepone la tenuta del sistema egemonico targato USA alle vite umane ed è disposto a tutto pur di mantenere i propri profitti mortiferi. Gli interessi delle classi popolari sappiamo bene non coincidere con quelli delle élite russe, cinesi o occidentali.

Immagine di copertina per il post
Culture

1 maggio 2023: Associazione a Resistere per la libertà delle lotte

1 maggio 2023 a Pisa: per la libertà delle lotte contro guerra, criminalizzazione del dissenso e violenza patriarcale!