InfoAut
Immagine di copertina per il post

Stay tuned, fight bologna process!

Entrati nel convegno gli studenti hanno attaccato uno striscione con la scritta  “processo di Bologna = precarietà. QUE SE VAYAN TODOS”. Gli studenti hanno, in seguito, distribuito un volantino ai presenti, e fatto un intervento al megafono proprio durante il discorso di Katherine Ann Isaacs, docente di storia dell’università di Pisa e membro della “task force” del ministero dell’università e della ricerca per l’internazionalizzazione, che ha promosso la realizzazione del processo di Bologna per la riforma del sistema universitario nella repubblica lettone. Proprio questa docente, pochi giorni prima aveva cercato di convincere gli studenti e le studentesse della bontà del processo di Bologna e che quello che era contestato non era in sé il progetto, quanto la sua applicazione. Da parte studentesca è stata chiara la risposta: non solo il convegno era organizzato dagli esperti insieme ai diretti responsabili dell’applicazione e della dismissione dell’università (Crui e Miur), ma quello che sancisce la realtà del fallimento del processo di Bologna, non è tanto la relazione della Corte dei conti, e le lamentele tecnocrate sull’inefficienza italiana all’applicazione dei dettami europei! Anzi, il progetto di costruzione della società della conoscenza è il progetto di mercificazione del sapere, di precarizzazione della formazione e del suo adeguamento alla globalizzazione! Quello che sta mettendo in crisi questo piano, sono invece proprio le resistenze dei precari e degli studenti a farsi ulteriormente espropriare delle proprie risorse, per metterle invece a disposizione contro questo sistema di ricatto e competizione, per le lotte e la trasformazione della propria vita in dignità e cooperazione! Resistenze e lotte trasnazionali, che, dall’Italia al Canada, passando per il maghreb, rivendicano autonomia e indipendenza dalle leggi e dalle istituzioni, accademiche e non, creando nuovi spazi trasnazionali di trasformazione.

Il convegno, a cui dovevano partecipare 200 iscritti universitari, ha visto in realtà l’adesione di neanche una decina di studenti. Segno questo del risultato della campagna di lotta ed informazione antagonista che, dallo sciopero sociale del 6 maggio, ha messo in campo ogni giorno iniziative, blocchi e occupazioni! Ma segno anche dalla capacità autonoma del corpo precario e studentesco di riconoscere e decostruire i discorsi delle controparti, che in tutti questi mesi sono state con forza avversate.

I precari e gli studenti contro il Bologna process hanno quindi interrotto la vetrina organizzata da Miur e Crui, ribadendo che nei luoghi in cui ci si batte contro l’aziendalizzazione dell’università e la sua dismissione nessuna passerella di politici ed esperti della crisi passerà indisturbata!

Da queste pratiche di opposizione le diverse soggettività studentesche vogliono ripartire, rifiutando il sistema università-fabbrica fatto di saperi mercificati in debiti e crediti, individuando e attaccando le controparti che ogni giorno mirano a rendere la figura dello studente sempre più precaria e sfruttata.

Pratiche di conflitto che sono contraddistinte dalla riappropriazione e dalla lotta per un sapere autonomo e di parte, sempre in antagonismo al processo di Bologna. Dalle prossime settimane infatti dagli spazi riappropriati, come l’aula master occupata a lettere, continueranno ad emergere attività, riflessioni ed iniziative volte ad indagare quali siano i punti ed i soggetti dello scontro e del rovesciamento della crisi sistemica.

Stay tuned, fight bologna process!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

bologna processnogelminiprotestastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra su Gaza ha privato 800 mila studenti del “diritto all’istruzione”, afferma l’Ufficio dei media di Gaza

Gaza. Almeno 800 mila studenti sono stati privati dell’istruzione a causa del protrarsi dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, durata mesi, ha dichiarato sabato l’Ufficio dei media di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.