InfoAut
Immagine di copertina per il post

Teatri e teatrini palermitani

E una boccata d’aria pulita è in queste settimane l’esperienza del Teatro Garibaldi Aperto. Dal 13 aprile infatti il teatro Garibaldi è stato riaperto: non certo dalle istituzioni cittadine; non per merito della politica “ufficiale”; e neanche per iniziativa di un qualche illuminato operatore culturale; a riaprire il Garibaldi è stato un nutrito e trasversale gruppo di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo e delle arti che ha così dato vita alla prima esperienza cittadina di autogestione di un teatro fino ad allora colpevolmente abbandonato dalle istituzioni della città. In questo luogo simbolo dell’incuria e della preminenza delle logiche clientelari nella gestione di fondi e spazi pubblici si apre così un’esperienza nuova e originale seppur non dissimile dalle altre occupazioni che i lavoratori di questo settore stanno realizzando in giro per l’Italia.Da quel giorno anche noi, militanti dei centri sociali ed esperti assoluti dell’ars occupandi, abbiamo sostenuto e siamo stati al fianco dei protagonisti di questa lotta.

Artisti in senso tecnico non siamo: conosciamo però l’arte di arrangiarsi in quanto, ovviamente, anche noi siamo giovani precari, senza posto fisso né “noie” simili, senza reddito né certezze; anche noi tanto qualificati quanto umiliati, vessati e ricattati da sistemi feudali e interessi personali. Vediamo anche noi a serio rischio le nostre possibilità di vivere, progettare, sognare.Forse noi e questi lavoratori non ci “occupiamo” delle medesime cose, certamente ci accomuna la stessa miseria. Quella in cui il concetto di pubblico è semplicemente un modo più semplice e diretto di catalogare la distribuzione e l’utilizzo di soldi comuni a fini privati. Ma anche quella in cui i tanto invocati “provati” hanno saputo solo mercificare e svilire ulteriormente arte e cultura immolate sul sacro altare del profitto parassitario.

In questo senso la riapertura del Garibaldi è lotta dentro e contro la crisi dei sistemi di governance. Finanziamenti, fondazioni mangia-tutto, nomine e direzioni artistiche, abbandono e svendita di spazi comuni: sono solo alcuni dei punti su cui lo scontro si apre richiamando immediatamente le battaglie contro la crisi di altri sistemi “pubblici”, università e istruzione in primis. Siamo quindi di fronte a nuove soggettività in lotta che, spinte da energie autonome e incompatibili, stanno costruendo da sé una via concreta di uscita dalla gabbia entro cui la dicotomia pubblico-privato le aveva costrette. Istituzioni autonome che funzionano attraverso l’unica leva della cooperazione sociale e trasversale; istituzioni del comune che – metaforicamente – stanno dando uno schiaffo alle autorità cittadine dimostrando come “potrebbe essere”.

Nei convegni elettorali, nelle conferenze stampa dei candidati, nelle beghe partitiche assistiamo al pessimo spettacolo di un teatrino – di bassa leva – della politica; nei concerti e negli spettacoli, nei laboratori o nelle assemblee permanenti ritroviamo invece il Teatro. Con esso e senza spazio alla rappre-sentazione torna a Palermo la politica, quella autentica perché fatta dal basso.Disse Brecht che il compito del teatro è quello di ricreare la gente. E quello di un teatro occupato? Brecht non ce ne voglia se per rispondere giocheremo con la sua precedente affermazione sostenendo che, per l’appunto, il compito di un teatro occupato è quello di ri-creare la gente, le sensibilità e le co-scienze che attraversano la nostra Palermo. A partire dalla ridefinizione dei concetti di arte e cultura fino alla ridefinizione del ruolo dei lavoratori dello spettacolo nella possibile costruzione di modelli alternativi di produzione, circolazione e trasmissione del sapere oltreché di accesso alla cultura.

La necessità insomma di dare sostanza e materialità a ciò che di diverso si sta facendo dentro quelle splendida mura: gli incredibili numeri di presenze alle varie attività; il vastissimo tessuto di solidarietà scatenato da questa iniziativa; l’ immediata necessità collettiva di smontare nelle assemblee la asettica “cultura della legalità” e opporre a essa il principio di legittimità di un’occupazione come quella del Garibaldi; questi aspetti devono lasciar ben sperare sulla strada che si è intrapresa.Non possiamo certo sapere quanto durerà, come finirà e cosa effettiva-mente produrrà ma, da quel che si è fin qui visto, Palermo è ricreata da questa occupazione il che farebbe Brecht certamente contento.

 

Al fianco del Teatro Garibaldi Aperto, al fianco di chi lotta.

 

Studentato Occupato Anomalia

Centro sociale ExKarcere

PALERMO

 

www.infoaut.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

palermoteatro garibaldi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Deriva militarista nelle scuole: spari della polizia locale in una materna a Palermo

Vigili simulano arresto in una scuola materna con spari a salve e cane aizzato: bimbi in lacrime a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi scrive dal carcere speciale di Alessandria

Luigi ci scrive dal carcere di Alessandria. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione contro la guerra sabato 21: manifestazioni a Pisa e Palermo per fermare l’escalation. A Ghedi un altro corteo

In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Palermo, i percettori del reddito di cittadinanza ancora in piazza: tensione con la polizia

Mentre migliaia di famiglie siciliane hanno perso il reddito, i servizi sociali, i centri per l’impiego e le APL versano nel caos.Questa mattina i disoccupati palermitani sono tornati in piazza, davanti l’assessorato del lavoro, per continuare a manifestare contro l’abolizione del reddito. da Trinacria «Reddito o lavoro» si legge così sullo striscione che i manifestanti […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Destrutturare la violenza, rompere gli argini

A seguito della violenza subita da una diciannovenne palermitana e dell’arresto di sette giovani indagati per stupro, centinaia di persone a Palermo sono scese in strada in solidarietà alla vittima lo scorso venerdi, ripercorrendo i luoghi in cui è avvenuto l’abuso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

A Palermo centinaia di persone in assemblea pubblica dopo i roghi, “Vogliamo risposte”

A Palermo, marterdì primo agosto, si è tenuta un’assemblea spontanea sotto lo slogan “Basta Incendi”, presso piazza Indipendenza colma di persone dopo il tam tam dei giorni scorsi sui social.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Disoccupati palermitani a Roma per difendere il reddito di cittadinanza

Quasi mille kilometri e 12 ore in autobus: è il viaggio dei disoccupati palermitani dalla Sicilia a Roma per difendere il reddito di cittadinanza. Questa mattina hanno manifestato a piazza dei Santi Apostoli, davanti la prefettura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Palermo: blitz dei disoccupati percettori di Reddito di Cittadinanza all’Assemblea Regionale Siciliana

Questa mattina un gruppo di disoccupati percettori di Reddito di cittadinanza si è dato appuntamento a Piazza del Parlamento, fuori dall’ingresso principale dell’Assemblea Regionale Siciliana, per contestare la scelta dei parlamentari siciliani di aumentarsi lo stipendio fino a 12mila euro. «I veri parassiti sono in Parlamento» è scritto sullo striscione che hanno portato in Piazza, […]