InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terza giornata di mobilitazione dei lavoratori dell’Ilva di Cornigliano

Una spina nel fianco nel Governo la determinazione di continuare la protesta, con la Fiom e la Failms che in mattinata hanno dichiarato uno sciopero di quattro ore.

Al corteo, diretto verso la prefettura, si sono uniti i sindacalisti della Filt e Filctem della Cgil, Ansaldo Sts, Ansaldo energia, Selex, Piaggio aereo, i lavoratori di Amiu e gli studenti della Scuola Enrico Fermi. Presente anche una delegazione dei camalli della Compagnia Unica Culmv con il console, Antonio Benvenuti.

In un primo momento il corteo è stato bloccato dalla polizia sul lungo mare, provocazione questa a cui i lavoratori hanno risposto spostando le transenne e raggiungendo così il cordone degli agenti in assetto antisommossa e i loro mezzi provvisti di idranti.

Dopo qualche momento di stallo, la polizia non ha potuto fare altro che ripiegare a fronte della determinazione degli operai che al grido “Senza lavoro c’è l’agitazione” si sono diretti verso la città.

Durante il corteo, ad una prima biforcazione stradale e subito dopo l’arretramento dei cordoni di polizia, i lavoratori hanno infatti deviato verso il centro cittadino, seminando i reparti antisommossa.

E’ penoso notare, a fronte di una manifestazione così determinata, come i media si siano subito prodigati a cogliere un presunto atteggiamento di ragionevolezza e distensione da parte della Polizia, strumentalizzando una stretta di mano tra un manifestante ed un agente o i caschi tolti dai reparti antisommossa al comando di “dietro front”.

Sappiamo bene quale sia in realtà la ragionevolezza da parte delle F.O., lo apprendiamo ogni giorno dalle cronache quotidiane, e in questo caso abbiamo di fronte un mero calcolo di immagine e di opportunità. D’altronde, la distanza tra chi lotta per i propri diritti e contro il potere e chi invece lo difende rimane abissale e non riducibile da un gesto puramente mediatico.

Durante il corteo, questo ci interessa, sono stati diversi i momenti di solidarietà da parte della città e numerosi sono stati gli applausi spontanei e gli striscioni improvvisati ai balconi delle case; nessuna tensione nelle strade quindi, a differenza di quanto erroneamente riportato dai media.

Arrivati davanti alla Prefettura una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Fiamma trattando il tema della difesa del futuro dell’ Ilva ed il rispetto dell’ accordo di programma stipulato nel 2005. Alle ore 13.00 è arrivata la lettera del sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, nella quale veniva confermato che sarà presente il 4 Febbraio, data dell’incontro con il Governo.

Nelle stesse ore il Senato ha dato il via libera al decreto sull’Ilva con 157 voti favorevoli, 95 contrari e 3 astenuti con la possibilità quindi della cessione ai privati. Il provvedimento che prevede, tra le altre cose, la possibilità di cessione ai privati è dunque diventato legge.

Alla notizia della presenza del sottosegretario i lavoratori son tornati verso la fabbrica, accompagnati da una certa soddisfazione per il risultato raggiunto, ma coscienti del fatto che la lotta non è finita.

Il segretario provinciale della Fiom genovese, Bruno Manganaro, afferma : “È una vittoria e se la sono guadagnata i lavoratori dell’Ilva, tutti i metalmeccanici della Fiom e tutta la città di Genova. Ora ci prepariamo all’incontro del 4 febbraio. Tutti devono sapere che chi comprerà o affitterà l’Ilva a Genova dovrà rispettare l’accordo di programma. Quell’atto non si straccia. Se deve essere ridiscusso noi siamo pronti a farlo, ma devono dircelo.”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

genovagovernoilvapoliziaprotesta

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La privatizzazione dello stato

Il “monopolio della violenza legittima” è per Max Weber la sintesi dello Stato moderno, una definizione accettata e poco contestata. Credo che non sia più così da quando lo stato è stato privatizzato dal grande capitale. Un buon esempio è la proliferazione di forze di polizia private in tutto il mondo, che non sono regolamentate […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera bulgara contro volontari internazionali

Tra il 10 e l’11 settembre 2024, un gruppo di volontari internazionali ha subito una grave violazione dei propri diritti da parte della polizia di frontiera bulgara nella regione di Malko Tarnovo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fdi vuole approvare subito il nuovo ddl sicurezza

La norma-spot congelata da mesi. Fratelli d’Italia lo vuole per le europee. Le Camere penali: «Incostituzionale». Il Gip di Napoli contro il reato di rivolta in carcere

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il CALP prende parola sull’indagine per corruzione nella regione Liguria

Riprendiamo due post facebook del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali sulle ultime vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il Presidente della Regione Toti e riguardano anche il porto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

USA: La polizia uccide un 26enne afroamericano con 96 colpi in 42 secondi

Video mostra agenti della polizia a Chicago che sparano 96 colpi in 41 secondi durante un fermo