InfoAut
Immagine di copertina per il post

The final countdown: in tutto Italia lo sciopero mondiale per il clima

||||

 Le strade di tutta Italia si sono riempite oggi di centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze nel primo sciopero per il clima. Qualche impressione a caldo.

La composizione della piazza ha già da dirci molto. Generazionalmente omogenea, con pochissime persone sopra i vent’anni, con una creatività e una voglia di esserci che si leggeva nei cartelli, nei visi colorati, nei balbettamenti di cori ancora tutti da inventare. Il rifiuto di partiti e associazioni rimarca la voglia di contare, di costruire qualcosa di vero e di pulito lontano dalla sporca politica degli adulti. Giornali progressisti e altre compagini hanno fiutato l’affare un po’ in ritardo e hanno goffamente provato a metterci il cappello (“Le piazze d’Italia rispondono all’appello Instagram di Repubblica” è lo sguaiato titolo che campeggia sulla homepage del quotidiano). D’altronde la palese ipocrisia di un foglio che ogni giorno si fa cantore di tav, tap, trivelle e cemento nel nome dello Sviluppo e del Progresso ma che per due giorni si tinge di verde non avrà fatto sorridere solo noi.

123805638 9c911816 16b9 4f18 a032 1a93522a4384

In realtà chi ha messo un po’ il naso nella mobilitazione ha subito sentito che si preparava qualcosa di grosso anche se non stava passando per i consueti canali degli ambienti militanti (e che proprio per questo meriterebbero di essere indagati…). Appelli che giravano nelle chat delle classi, professori pronti a prendere posizione, scuole intere chiuse. In fondo il tema unisce e proprio per questo vive di un’ambivalenza che ne ha gonfiato la partecipazione. Disegna una società liscia, certo. Tutti insieme per il clima. Il simbolo però è Greta. Perché è forte, perché è coraggiosa, perché nelle foto non sorride mai come i politici per imbonirti. Dice le cose come stanno: siamo nella merda.

WhatsApp Image 2019 03 15 at 11.29.12

Lasciando da parte le paranoie complottarde di chi vuole sempre chiedersi il CHI per la pigrizia di non voler indagare il COSA c’è dietro fenomeni sociali ampi che interrogano le attuali forme della politica (comprese le nostre!), nei discorsi della sedicenne svedese si trova già un apprezzabile scarto rispetto a tante sicumere “ecologiste”. C’è la richiesta alla politica tutta di fare qualcosa (di “tirare il freno a mano”) senza rimandare solo ai singoli comportamenti individuali la responsabilità di fermare il cambiamento climatico. È un discorso non morale ma politico in cui il problema non sono le persone ma il modello di sviluppo. C’è, insomma, una critica di sistema. Un’ipotesi anticapitalista? Certo il fatto di partire dai livelli alti delle contraddizioni è anch’esso portatore di una sua ambivalenza. Ha una radicalità intrinseca, in fondo ormai ineliminabile quando si parla seriamente di ecologia, ma rischia anche di galleggiare nel mondo delle idee. Oggi si è aperto un enorme spazio di politicizzazione. A chi ha ipotesi più radicali la capacità di fare da cerniera tra i livelli. Non dal basso verso l’alto, come nel ciclo dei movimenti contro le grandi opere, in cui la conquista collettiva è stato risalire insieme le gerarchie del dominio dal singolo progetto al sistema che ne faceva garante. Ma dall’alto verso il basso, nominando nomi, cognomi, responsabilità, imprese di chi sta cambiando il clima in nome dei propri interessi.

54518251 934466940085471 6858215902945476608 n

53918363 934466980085467 4754701772184879104 n

Verso la stessa politica, d’altronde, tra chi ha promosso in Italia FridayForFuture abbiamo visto solo diffidenza. Basta con le parole, vogliamo i fatti. I commenti dei singoli esponenti politici in favore del movimento sono apprezzati (“sono loro che decidono”) ma senza ingenuità. Il fatto che non ci fossero bandiere o simboli è stata una precondizione per tutti, non si delega, si verifica: sono tutti già colpevoli e il movimento non è un facile purgatorio.

Nelle strade d’Italia abbiamo visto qualcosa di nuovo. Ancora presto per sapere se si tratta di un nuovo tornante dei movimenti ecologisti ma il tentativo di unire le istanze contro il cambiamento climatico a quelle contro le grandi opere inutili ci sembra oggi ancora di più una scommessa che vale la pena di giocarsi fino in fondo. Appuntamento al 23 marzo a Roma allora!

WhatsApp Image 2019 03 15 at 10.55.26

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

FRIDAYFORFUTURE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Climate Strike a Torino: basta stragi di corpi e territori

Difendiamo il nostro futuro: Torino, ieri mattina, ha letto questa frase sullo striscione che apriva il corteo del Global Strike, dove migliaia di giovani – ma non solo – hanno occupato le vie della città per protestare contro un sistema che sempre più ci è avverso. Da piazza Statuto a piazza Vittorio, passando per corso […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima : ora o mai più!

Il 23 settembre in tutte le città del mondo si terrà lo sciopero per la giustizia climatica e sociale. In Italia, in un momento in cui la priorità dei partiti è la campagna elettorale risuona ancora più forte la centralità delle rivendicazioni che i giovani e le giovani da anni portano in piazza. Siccità, scarsità […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi non danza non sa cosa succede vol. 3

Proponiamo alcune valutazioni a caldo sugli ultimi eventi dell’estate, alcune riflessioni che fanno seguito ad altri approfondimenti già usciti su questo sito. Uno spunto per dotarsi di una chiave di lettura capace di dare slancio verso i mesi a venire facendo tesoro delle esperienze vissute insieme..  L’attesa era altissima. Ultimi giorni di preparativi dopo mesi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero Globale per il Clima: i giovani si riprendono il presente

Ieri 25 marzo, si sono svolti centinaia di cortei in tutto il mondo e decine di migliaia di persone sono scese in piazza in Italia in occasione dello Sciopero Globale per il Clima organizzato da Fridays For Future. Quest’anno il Climate Strike si è connotato in maniera precisa dando centralità al tema della guerra aperta […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sciopero globale per il clima: migliaia di giovani in tutta Italia riempiono le piazze

Lo sciopero globale per il clima lanciato da Fridays for Future torna a riempire le piazze italiane dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Cortei ed iniziative in decine di città italiane a sottolineare l’urgenza di cambiare direzione e mettere in discussione il modello di sviluppo imposto. In aggiornamento – Le migliaia di giovani […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Solidarietà a Dana da Fridays 4 Future!

Riprendiamo dal sito di Fridays for Future la lettera aperta che il movimento ha lanciato in sostegno a Dana e contro la sua ingiusta carcerazione. Il 17 settembre l’attivista no Tav Dana Lauriola, storica portavoce del movimento, viene tradotta in carcere a seguito di una condanna a 2 anni di reclusione. Per la magistratura torinese, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la centrale a carbone di Fusina, interrotta la produzione

Duecento attivisti dei centri sociali del nord – est hanno bloccato da questa mattina la centrale a carbone di Fusina a Marghera, al grido di “DeCOALonize the planet”. La centrale termoelettrica Andrea Palladio è di proprietà di Enel ed è stata costruita negli anni ’60. In Italia ci sono ancora 12 centrali a carbone sparse […]