Baghdad alla riconquista dei pozzi del Kurdistan iracheno
È da ieri che l’offensiva militare irachena coordinata dal primo ministro al-Abadi stringe d’assedio il kurdistan iracheno, a nord dell’Iraq. Il braccio di ferro tra Baghdad ed Erbil sul referendum per l’indipendenza del kurdistan iracheno del 25 settembre si traduce ora in scontro militare attorno alla città di Kirkuk, abbandonata nel pomeriggio di ieri dai Peshmerga curdi e conquistata dall’esercito iracheno e dalle milizie a maggioranza sciita di Al-Hashd al-Shaabi.
L’indivisibilità dello Stato iracheno ribadita da Baghdad con tono martellante nelle ultime settimane nasconde lo scontro sotterraneo attorno ai pozzi petroliferi dell’area. Erbil aveva iniziato a vendere autonomamente il greggio generando la risposta del taglio dei finanziamenti federali da parte di Baghdad. Così ieri mattina le forze irachene, con la falsa accusa a Barzani di lasciar difendere la città dalle forze dell’HPG, braccio del PKK nel kurdistan iracheno, hanno occupato la Compagnia Nazionale del petrolio, una raffineria, la zona industriale a sud di Kirkuk e la base aerea K1.
Nel pomeriggio l’intera città è stata occupata sbaragliando le forze peshmerga di Barzani che hanno abbandonato le postazioni di difesa. In particolare vengono messe sotto accusa le forze legate all’UPK di Talabani per essersi vendute a Baghad. A questo punto le forze della guerriglia curda, HPG e le milizie femminili dell’YJA-Star sono intervenute organizzando la resistenza. Anche ex-Peshmerga si sono uniti alla guerriglia. Forze della guerriglia e volontari tra i residenti hanno chiuso le strade principali nella città in risposta agli attacchi lanciati contro Kirkuk e allargato la linea di difesa. Mentre scriviamo la resistenza curda si è assestata a difesa di due quartieri al centro della città.
Si registrano scontri a fuoco tra unità dell’HPG e milizie di Al-Hashd al-Shaabi. Alcuni mezzi dei Peshmerga che lasciavano la città sono stati fermati e messi a fuoco dalla resistenza.
“Gli Stati Uniti non si schierano”, ha dichiarato Trump, che nelle alterne sorti irachene ha coperto sia i governi di Baghdad sia le forze Peshmerga. Nel frattempo il ministro degli esteri iracheno ha dichiarato che sarà in visita a Mosca tra pochi giorni.
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