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C’est nous l’Grand Paris!

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Il 26 maggio migliaia di persone in tutta la Francia hanno manifestato contro le politiche neoliberiste di Macron. Il corteo di Parigi ha visto il Comitato “Veritè pour Adama” prendere la testa del corteo al fine di scandire con maggiore impatto le parole d’ordine politiche provenienti dalle lotte antirazziste presenti soprattutto nelle periferie della capitale transalpina. Abbiamo tradotto le parole scritte a seguito del corteo dal comitato, che lancia come ulteriore momento di presa delle strade il corteo del 21 luglio per il secondo anniversario della morte di Adama.

Comunicato del Comitato “La vérité pour Adama

“Stiamo puntando Parigi, siamo noi la Grand Paris”

Il 26 maggio 2018 a Parigi, 6000 manifestanti hanno risposto alla chiamata del comitato “La vérité pour Adama” a conquistare la testa del corteo della “Maree populaire” per un # 26MaiPimenté, tra questi residenti dei quartieri popolari, studenti, ferrovieri, badanti, lavoratori o disoccupati che hanno potuto rappresentarsi insieme su base egualitaria.

In una sola settimana di mobilitazione, con mezzi ridicoli rispetto al movimento sociale, è stata una grande dimostrazione di forza. L’abbiamo organizzata suggellando un’alleanza con Action Antifasciste Paris Banlieue, li ringraziamo per essere stati sempre con noi nella lotta. Ringraziamo anche Justice For Gaye e Justice For Curtis. Lodiamo anche i vari gruppi autonomi che hanno risposto al nostro appello e hanno fatto in modo di occuparsi con benevolenza della sicurezza delle famiglie, dei migranti e dei vari collettivi dei quartieri alla testa del corteo.

È un evento storico che non ha precedenti, mai un movimento dei quartieri popolari era riuscito a conquistare un tale spazio politico. Solo prendere la testa del corteo poteva darci le garanzie politiche di preservare la nostra autonomia. Assestandoci in testa, siamo stati in grado di instaurare un duplice rapporto di forza: con la sinistra tradizionale lasciata alle nostre spalle e con lo Stato repressivo di fronte a noi. Siamo orgogliosi di aver preservato la nostra indipendenza politica, acquisita così a caro prezzo dai nostri precursori delle lotte sul tema dell’immigrazione.

Siamo riusciti a imporci, ma soprattutto ad imporre le nostre parole d’ordine politiche, nei nostri slogan, come sullo striscione della prima fila della testa del corteo. Le lotte contro i crimini della polizia e dei gendarmi, contro la negrofobia, contro l’islamofobia, contro la gestione coloniale dei quartieri popolari o per esigere giustizia sociale sono alcuni delle parole d’ordine che abbiamo voluto evidenziare. La sinistra, e il movimento sociale in generale, rifiuta di mettere queste lotte al centro della sua azione politica, rifiuta di guardarle. Noi le abbiamo collocate al centro dell’attenzione mediatica e politica.

Abbiamo appena creato un precedente politico, ed è facile immaginare che le rivendicazioni dei quartieri popolari inizieranno ad apparire nei discorsi. Ma le dichiarazioni non saranno sufficienti!

Ci rivolgiamo a tutti quelli di sinistra che pensano che le lotte dei quartieri popolari debbano essere centrali, a metterle in pratica trasferendosi da Parigi alla periferia.

Da Parigi a Beaumont-sur-Oise, il 21 luglio 2018 per #LaMarcheADAMA, opportunità di realizzare una vera e propria alleanza nell’eguaglianza. Una marcia per commemorare il secondo anno della morte di Adama Traoré.

“Non c’è amore, c’è solo la prova dell’amore.”

#JusticePourAdama
#MiseEnExamenDesGendarmes
# MaréeQuartiersPopulaires
# LibérezLesFrèresTraoré
# LibérezNosSoutiens
#JusticePourTous

 

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pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

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