InfoAut
Immagine di copertina per il post

Colombia: Incursione paramilitare nel Catatumbo, crisi dei Diritti Umani

||||

Dalla fine del 2020 le famiglie dei municipi del Catatumbo sono state costantemente sfollate. La presenza del gruppo paramilitare Autodifese Gaitaniste della Colombia (AGC) è la causa di questa situazione che vive la zona Nord Orientale della Colombia.

“Nella prima settimana del 2021, la cifra totale di sfollati nel Catatumbo assomma a 40 famiglie, delle quali 12 sono potute uscire dal territorio in conflitto per alloggiare nella scuola della frazione Ambato”, afferma la Fondazione Progresar, difensora dei Diritti Umani nel territorio.

Le suddette 12 famiglie sono state sfollate dalle frazioni di Tibú (Norte de Santander). Altre 10 frazioni si trovano in allerta massima per possibili atti di violenza dentro questa zona.

Una rapporto fatto dalla medesima Fondazione Progresar afferma, inoltre, che in questa medesima zona nel 2020 sono stati assassinati 3 dirigenti sociali, sono avvenuti 2 massacri con 12 vittime e sono state sfollate circa 300 persone.

Anche se la situazione di sfollamento nella zona Sud del Municipio di Tibú e nella zona rurale di Cúcuta (Banco Arena) è avvenuta a partire dal dicembre 2020, continua ancora questa problematica unita a scontri tra gruppi armati per il controllo del territorio.

Crisi dei Diritti Umani

Il 28 dicembre 2020 avvenne un’incursione paramilitare nella Frazione La Silla, del Municipio di Tibú. Questo attacco fu realizzato dal gruppo paramilitare Autodifese Gaitaniste della Colombia (AGC), il quale cominciò uno scontro contro l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Detto scontro si estese fino a El Zulia (municipio della Colombia) e ad altre zone di frontiera del Catatumbo. Lasciò un saldo di circa 80 famiglie sfollate.

La Difensoria del Popolo avvisò sul rischio di sfollamento in altre tre frazioni di Tibú (El Empalme, Totumito-Carboneras, e La Silla). “Le più colpite sono state le comunità contadine nelle loro attività agricole, nel loro lavoro organizzativo e comunale. Questa situazione ebbe anche un aggravamento nel luglio 2020, quando sfollarono mille contadini”, afferma Juan Carlos Quintero, Coordinatore Generale dell’Associazione Contadina del Catatumbo (ASCAMCAT).

Nonostante gli allarmi comunitari che avvertivano sulla situazione di rischio, emessi dalle organizzazioni sociali contadine e dalle istituzioni difensore dei DDUU, il Governo non ha dato garanzie né soluzioni per mettere fine a questa problematica che ha colpito la regione Nord Orientale del paese. 

“Non ha smantellato le strutture paramilitari, al contrario in questo momento c’è un’espansione. Ma le istituzioni, competenti a prendere le relative misure per mitigare qualsiasi situazione dei Diritti Umani, hanno avuto una posizione di negazionismo sulla crisi che si vive nel Catatumbo e nell’area rurale e metropolitana di Cúcuta”, denuncia Quintero.

Bisogna mettere in evidenza che nonostante che la regione del Catatumbo sia una zona ad alta militarizzazione, i massacri, gli sfollamenti forzati, gli scontri, le minacce e persecuzioni continuano a presentarsi con alti indici.

Organizzazioni contadine, sindacali e istituzioni difensore dei Diritti Umani chiedono al Governo nazionale di applicare misure valide per mitigare lo sfollamento forzato e le altre azioni violente che vive la zona del Catatumbo. Chiedono che le risposte siano opportune ed efficaci.

 

09/02/2021

Colombia Informa

Da Comitato Carlos Fonseca

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

colombia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo filopalestinese e anti-Usa

Alla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gustavo Petro ha scelto ancora una volta di alzare la voce contro quello che definisce l’ordine globale dell’ingiustizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Il Governo riprende la guerra contro l’ELN

Il Governo non ha rispettato l’accordo di ritirare l’ELN dalla lista dei Gruppi Armati Organizzati (GAO), che era una delle condizioni del gruppo rivoluzionario per continuare nei dialoghi. Il 23 agosto è scaduta l’estensione del cessate il fuoco e le due parti hanno ripreso le operazioni militari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini espellono la multinazionale Anglo Gold dal loro territorio

A Jericó, Antioquia, più di 100 contadini del Sudovest antioquegno hanno smontato una piattaforma mineraria installata illegalmente dall’Anglo Gold Ashanti in una zona umida. Negli ultimi giorni, le comunità di questo territorio guidano una lotta a favore dell’acqua e contro l’attività mineraria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Gustavo Petro ha dichiarato che la Colombia è un paese indipendente, sovrano e giusto

Domenica il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha dichiarato che se fosse necessario sospendere le relazioni estere con Israele, lo farebbe dato che “non appoggiamo il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Cristianesimo, violenza e marxismo in Camilo Torres

Questo articolo offre una rilettura della vita e delle opere del prete cattolico colombiano Camilo Torres Restrepo (1929-1966) attraverso il prisma della resistenza all’ordine e all’autorità nella religione cattolica. Torres fu un sacerdote, un guerrigliero e un sociologo, combinando questi ruoli in un tutto organico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini liberano 78 poliziotti e 6 dipendenti della multinazionale petrolifera Emerald Energy

Il presidente Gustavo Petro ha informato che contadini e indigeni che hanno protestato contro l’impresa petrolifera Emerald Energy nel sudest della Colombia, ieri hanno liberato i 78 poliziotti e i sei dipendenti dell’impresa multinazionale che avevano bloccato l’altro ieri per più di 30 ore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: il Governo sospende il cessate il fuoco con l’ELN

Questo mercoledì il Governo della Colombia ha annunciato che sospende il cessate il fuoco con l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che aveva annunciato giorni addietro, e ha chiesto che questo gruppo guerrigliero dichiari una “tregua verificabile”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: La NATO nell’Amazonas, Petro gioca con il fuoco

All’inizio di questo mese, il presidente Petro ha invitato le forze militari degli USA e della NATO nell’Amazzonia con il pretesto che il macchinario da guerra imperiale potrebbe essere riutilizzato come “polizia” destinata a proteggere l’ambiente al posto del vecchio stratagemma della guerra contro le droghe.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bogotà: scoppia la protesta dopo l’ennesimo abuso sessuale contro una giovane

Giovedì scorso ha avuto luogo a Bogotà una manifestazione femminista dopo l’ennesimo abuso sessuale nei confronti di una ragazza minorenne alla stazione degli autobus della compagnia Transmilenio.