Colombia: storico accordo tra FARC e governo verso una ‘Pace Degna’
L’accordo siglato prevede un’ampia amnistia per i delitti politici e la creazione di una “giurisdizione speciale per la pace” – integrata da magistrati colombiani, ma con l’assistenza di giuristi stranieri – che dovrà processare gli imputati per gli altri crimini, compresi quelli di lesa umanità.
L’accordo è stato annunciato in una cerimonia congiunta all’Avana, in presenza del presidente colombiano di centrodestra, Juan Manuel Santos, del comandante delle Farc Timoshenko (vero nome Rodrigo Londono Echeverri) e del presidente cubano Raul Castro. I rappresentanti dei due paesi mediatori del processo di pace lanciato nel 2012 – Cuba e Norvegia – hanno letto un comunicato comune preparato dalle due parti, nel quale si descrivono i meccanismi giuridici creati per garantire “la verità, la convivenza, la riparazione per le vittime, la giustizia e la non ripetizione” del conflitto.
Timoshenko da parte sua ha sottolineato che “il sistema giudiziario creato per garantire che non vi sia impunità al termine di un conflitto nato nel lontano 1964 dovrà occuparsi non solo delle attività della guerriglia”, ma anche degli altri protagonisti degli scontri violenti, come le forze di sicurezza e le organizzazioni paramilitari.
Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha poi aggiunto: “ora abbiamo massimo sei mesi per chiudere i negoziati”. In caso di definitivo accordo di pace le Farc dovranno deporre le armi 60 giorni dopo e diventare movimento politico.
Abbiamo realizzato una trasmissione con le interviste, ai nostri microfoni, di Geraldina Colotti, gioranlista de Il Manifesto e corrispondente dall’America Latina e Lucio Bilangione, Associazione “Nuova Colombia”
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