Elezioni Paesi Baschi: irruzione di Bildu e ‘debacle’ dei socialisti
A differenza di quanto dicono molti media mainstream, non è stata certamente una vittoria dell’indipendentismo, tutt’al più si può parlare di una sorta di maggioranza nazionalista raggiunta con la vittoria di due forze che risultano essere di natura politica diversa per obiettivi e ideologie. E mentre Urkullu già annuncia alleanze con accordi puntuali, sul piatto sembrano per ora esserci almeno due aspetti con i quali fare i conti: la questione della sovranità -che secondo alcuni analisti probabilmente passerà in secondo piano per il fattore crisi- e gli accordi di natura politica-economica. La scena politica che si è venuta a creare è complicata poiché attualmente è imprevedibile dire in quali direzioni andranno le alleanze politiche, a partire da quelle che il PNV ha intenzione di attuare. Ma senza dubbio, in materia di accordi economici, a dettare legge rimane sempre Madrid, con il quale il PNV ha sempre avuto una relazione diretta e subalterna.
Un dato certo che occorre registrare è la sconfitta del partito socialista e la posizione ancor più marginale del partito popolare, due partiti da sempre considerati massima espressione dell’ingerenza spagnolista all’interno del Parlamento di Gasteiz. Dall’altra parte, il risultato ottenuto da EH Bildu ha dimostrato come sia una forza capace di aspirare a vincere e raggiungere così una buona rappresentanza nelle tre province basche. Ora che le varie forze si sono posizionate in campo, non resta altro che vedere in quale maniera i giochi si svilupperanno.
Ascolta il contributo audio (della mattinata informativa di Radio Blackout) di Nicola La Torre sulle elezioni in Galizia -dove a vincere è stato il Partito Popolare di Rajoy- e sulle elezioni della Comunità autonoma basca.
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