InfoAut
Immagine di copertina per il post

Faccia a faccia nel Mar Nero dei velivoli USA di Sigonella con i caccia russi

Confronto-scontro aereo Usa-Russia sul Mar Nero. Lunedì 28 agosto si è sfiorato l’incidente diplomatico-militare tra due droni di US Air Force e due cacciabombardieri russi nella regione sud-occidentale del Mar Nero. Secondo quanto riferito dal Ministero della difesa di Mosca due velivoli senza pilota MQ-9 “Reaper” ed RQ-4 “Global Hawk” sarebbero stati costretti a cambiare direzione di volo e lasciare le aree operative dopo l’invio di due velivoli da guerra da parte delle forze di difesa aerea russe.

di Antonio Mazzeo, da Osservatorio Repressione

Il Ministero della Difesa della Federazione russa aggiunge che i droni statunitensi stavano effettuando una ricognizione aerea nella regione della penisola di Crimea quando hanno iniziato a volare verso il confine russo. “I cacciabombardieri russi hanno preso il volo in quanto è la quarta volta dall’inizio del mese di agosto che i droni da ricognizione statunitensi sorvolano il Mar Nero e la Crimea”, riporta l’ufficio stampa. Secondo il Cremlino le altre missioni USA sono state svolte il 5, 22 e 27 agosto.

Come documentato dagli analisti di ItaMilRadar il “Global Hawk” RQ-4B di US Air Force (nome in codice FORTE10) che ha operato lunedì 28 agosto è decollato dalla base siciliana di NAS Sigonella così come purtroppo accade ininterrottamente dallo scoppio del sanguinoso conflitto russo-ucraino. Alle operazioni di intelligence ai confini con la Russia ha partecipato anche un velivolo Lockheed EP-3E di US Navy: partito dallo scalo di Souda Bay, l’aereo spia ha poi sorvolato il delta del Danubio.

A differenza di quanto denunciato dal Ministero della Difesa russo, ItaMilRadar riferisce che una missione USA è stata effettuata nel Mar Nero pure tra il 23 e il 24 agosto. A prendere parte alle operazioni ancora una volta un “Global Hawk” di US Air Force (FORTE 11) e un pattugliatore marittimo Boeing P-8A “Poseidon” di US Navy; entrambi i velivoli sono decollati da Sigonella. “Il drone Northrop Grumman RQ-4B ha condotto una missione di sorveglianza sulla parte occidentale del Mar Nero e a sud della Crimea”, scrive ItaMilRadar. “Questo velivolo che vola ad alte altitudini, rinomato per le sue capacità di rilevamento a lungo raggio e per l’ampia gamma dei suoi sofisticati sensori, è stato inviato per monitorare meticolosamente le attività e le dinamiche nella regione. Volando fino al Mar Nero occidentale, l’RQ-4B fornisce una estesa copertura e la raccolta di dati cruciali per valutare la situazione e rilevare eventuali anomalie”.

A marzo 2023, un drone statunitense MQ-9 “Reaper” si è schiantato nel Mar Nero dopo una manovra di avvicinamento-respingimento di un caccia russo Su-27.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Fermare l'escalationguerra in ucrainarussiasigonellastati uniti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Prevedere la Cina? 

Riprendiamo da New Left Review questo breve testo di Nathan Sperber sulla narrazione che in Occidente si sta facendo della “crisi” economica cinese.  Discussioni di carattere macro-economico su cosa sia o quando ci si trovi in una situazione di crisi economica non sono solitamente il centro delle nostre attenzioni.  Tuttavia, riteniamo che il nostro compito controinformativo odierno […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Khaled e’ (quasi) libero. Scarcerato il giovane studente italo-palestinese arrestato da Israele

Khaled El Qaisi, il giovane studente italo-palestinese arrestato da Israele il 31 agosto, è stato scarcerato. Fino ad oggi non gli era stata data alcuna accusa formale né possibilità di incontri con famigliari e legali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bretagna: una catapulta per difendere l’ospedale pubblico

Sabato 30 settembre si è tenuta una manifestazione davanti alla prefettura di Quimper, capoluogo del dipartimento, per chiedere la piena riapertura dell’ospedale della città della Bretagna centrale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protesta contro l’adesione della Svezia alla NATO a Stoccolma

A Stoccolma si è svolta una manifestazione contro l’adesione della Svezia alla NATO e i relativi impegni nei confronti della Turchia. I partecipanti portavano bandiere del PKK e chiedevano il rilascio di Abdullah Öcalan.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La deforestazione minaccia la Terra Indigena del popolo Juma

La Terra Indigena dei sopravvissuti del popolo Juma – perseguitati e quasi estinti a causa delle ondate di massacri durante il periodo coloniale e nei conflitti agrari – è circondata da pascoli, incendi, deforestazione, accaparramento delle terre e caccia illegale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gerusalemme: coloni filmati mentre saltano su tombe musulmane

Ebrei israeliani sono stati ripresi mentre saltavano sulle tombe musulmane nel cimitero di Bab al-Rahmeh, sul lato orientale della moschea di al-Aqsa, nella Città Vecchia occupata di Gerusalemme.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Caucaso: “pulizia etnica in corso” tra Armenia e Azerbaijan. 85.000 armeni in fuga

L’esplosione di un deposito di carburante nel territorio conteso tra Armenia e Azerbaijan (Artsakh-Nagorno Karabakh), avvenuta lunedì 25 settembre, ha provocato almeno 170 morti e 200 feriti, secondo un nuovo rapporto delle autorità filoarmene dell’Artsakh, che hanno inoltre annunciato il loro scioglimento dal 1 gennaio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Ghana proteste contro l’inflazione

“Meritiamo di meglio!” è questo lo slogan scandito nelle manifestazioni di protesta di questi ultimi giorni in Ghana, territorio dell’Africa Occidentale sconvolto da un’inflazione galoppante e una crisi economica che da anni continua a peggiorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hollywood Strike: firmato un contratto storico

Dopo 146 giorni si conclude lo sciopero portato avanti dagli sceneggiatori e sceneggiatrici di Hollywood, grazie al sostegno del sindacato SAG.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Firenze: migliaia di persone in corteo per opporsi all’ampliamento dell’aeroporto

Sabato 30 settembre. Manifestazione contro l’ampliamento dell’Aeroporto di Firenze: migliaia le persone che hanno manifestato questo pomeriggio dal quartiere delle Piagge a Firenze per il corteo contro il progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola con la nuova pista.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Caselle: la propaganda di guerra uccide

Lo schianto della Freccia Tricolore che ha ucciso una bambina di cinque anni ha scosso il paese. Quanto avvenuto però merita una riflessione più profonda sulla militarizzazione della società e sul concetto di sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina-Russia: il fenomeno della renitenza alla leva è tutt’altro che marginale

Nel quadro della guerra Russo-Ucraina, la renitenza alla leva è un fenomeno di cui si parla ancora pochissimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare l’escalation: appello per un 21 ottobre di lotta contro la guerra

Riprendiamo da Fermare l’escalation l’appello per un 21 ottobre di lotta contro le politiche di guerra e militarizzazione della società. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il gran bazar della guerra

Così come non sono stati i malumori dei contribuenti americani a chiudere una guerra di vent’anni in Afghanistan, così probabilmente non saranno le decine di miliardi già bruciati in diciotto mesi di guerra a riportare la pace in Ucraina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

1,2 milioni di palestinesi affrontano una crisi umanitaria devastante a causa della sospensione degli aiuti finanziari USA

Ben 1,2 milioni di palestinesi sarebbero sull’orlo di una crisi alimentare a causa delle lotte interne tra i parlamentari di Washington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stoltenberg ammette che la Nato ha rifiutato di trattare prima dello scoppio della guerra in Ucraina

Queste sono le parole che ha pronunciato candidamente il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in audizione alla commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo, a Bruxelles tre giorni fa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cultura del rispetto o patriarcato militarista? La scuola con l’elmetto del governo Meloni 

Alla fine dello scorso giugno, il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato di voler riformare alcune leggi in materia di valutazione del voto di condotta e delle misure di sospensione nelle scuole secondarie con l’obiettivo, a suo dire, di “ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Influenza nucleare indebita: è lobbismo o corruzione?

Bill Gates sta ricevendo un’elemosina dal governo degli Stati Uniti (cioè dai contribuenti americani) per il suo sogno nucleare, nonostante sia un miliardario.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ennesimo invio di armi italiane all’Ucraina

Sabato 2 settembre si è registrato un nuovo invio di armi dall’Italia per alimentare il sanguinoso conflitto fratricida russo-ucraino.