InfoAut
Immagine di copertina per il post

G7 Taormina: ci siamo!

||||

Si aprono oggi ufficialmente i lavori del cosiddetto G7, il vertice dei sette capi di Stato di paesi tra i più potenti del globo. 

Sono da poco iniziate le prime conferenze; si parla di cyber-sicurezza, sviluppo urbano e smart cities ma soprattutto di guerra, Siria e terrorismo. Le delegazioni internazionali sono arrivate a Taormina già nei giorni scorsi; in primis quella americana guidata dal presidente Donald Trump reduce dalla visita a Roma degli ultimi giorni (accompagnata da contestazioni). Taormina – piccola cittadina denominata “perla dello Ionio” per la sua bellezza e vocazione turistica – è già blindata da settimane: non entra nessuno se non munito di pass i cui unici aventi diritto sono i commercianti, militari e membri delle varie delegazioni; i turisti non vi possono accedere e gli alberghi hanno come unici ospiti appartenenti a forze dell’ordine e esercito.

Manca poco all’inizio del vertice, dunque. Qualche ora di attesa in più e sabato sarà la volta della manifestazione No G7 che dalle 15 in poi si muoverà dalla vicina Giardini Naxos in direzione Taormina per contestare la presenza dei “sette grandi della terra”. La mobilitazione è stata lanciata già da qualche mese e, così, da varie città siciliane e del resto d’Italia, si apprestano a partire macchine, pullman, treni alla volta della costa della provincia di Messina.
Come è ovvio e ormai consuetudinario le forze dell’ordine hanno tentato in tutti i modi di infastidire la mobilitazione creando ad arte tensioni preventive. Prescrizioni, allarmi e misure repressive hanno accompagnato l’avvicinamento alla mobilitazione. Niente di preoccupante o che possa scoraggiare i/le tantissim* che parteciperanno al corteo. Corteo che vedrà presenti collettivi studenteschi e non, centri sociali, sindacati, associazioni, coordinamenti e comitati territoriali di lotta per una giornata che si annuncia ricca di soggettività, recriminazioni, rabbia.
Innanzitutto quella di moltissimi siciliani, giovani e non, che vedono nella sgradita presenza dei 7 una passerella sbagliata nel posto sbagliato. Loro, espressione dei poteri forti che hanno ridotto proprio la Sicilia a regione tra le più povere d’Europa, in emergenza di opportunità sociali, sviluppo demografico (basti guardare il saldo delle emigrazioni giovanili) e gestione ambientale. Inquinamento e miseria, speculazione e…inferiorizzazione: già, perchè la Sicilia (e i suoi abitanti) sembra sempre un problema per queste classi dirigenti tranne quando c’è da sfruttarne le risorse (e venderle al miglior offerente) o occuparne uno splendido borgo per fare una vetrina di magnificenza. Ma soprattutto la Sicilia è la regione utile quando c’è da fare guerra. Sigonella, Niscemi (Muos), Birgi: luoghi strategici per strategici interventi militari soprattutto in Medio Oriente o in Libia. La Sicilia è occupata militarmente dai guerrafondai che si riuniranno a Taormina domani. Dunque, siclian* e non saranno in piazza anche contro le guerre, gli imperialismi, le logiche predatorie di quei 7 governi. Guerre e sfruttamento capitalistico di enormi aree del mondo che, oltre a morte e distruzione, stanno alla base di altri due fenomeni contemporanei: migrazioni e terrorismo. Il pensiero, a questo proposito, non può che andare a tutte le vittime innocenti di guerre e attentati; un pensiero che non può restare legato ad un buonismo di facciata ma che deve diventare attivazione e lotta contro le politiche che stanno alimentando questa terribile spirale. Ancora una volta il messaggio che si alzerà dal corteo di sabato sarà “Vostre le guerre, nostri i morti!”. Infine, la cronaca racconta come risalga a pochi giorni fa l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo a cui si devono altre decine di morti. Sono ormai migliaia ogni anno a perdere la vita tra le acque del Mare nostrum. Politiche governative scellerate stanno trasformando un luogo da sempre contraddistinto per il suo spirito d’accoglienza, per la sua mescolanza culturale, la Sicilia, in una fortezza irraggiungibile per chi prova a fuggire da conflitti e miseria. Ma anche un carcere a cielo aperto per quei migranti che fortunatamente riescono nella traversata del Mediterraneo per poi ritrovarsi reclusi negli hotspot e nei centri “d’accoglienza” di cui ormai l’isola è disseminata.

Alzare la testa, affinare la voce: questo lo spirito con cui il movimento contro il G7 sta costruendo la mobilitazione. Con lo sguardo rivolto verso l’alto, infatti, sarà più facile identificare i nemici di poveri, precari, comunità, territori, migranti e della pace. Rivolgere i conflitti, le contraddizioni, le resistenze verso l’alto è l’unica opzione per chi vuole costruire un mondo più giusto: e chi più in alto di quei 7 che stanno arrivando a Taormina?! E con la voce, con migliaia di voci si romperanno le narrazioni dominanti, si racconteranno verità e storie di resistenze e dignità; si racconterà che un altro mondo, senza crisi, finanza, sfruttamento, guerra e devastazione ambientale, è possibile. C’è però da iniziare a costruire!
Buon No G7 a tutti/e !

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

G7

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: il Mendoza avanza contro contadini e indigeni, tra la vendita di terre demaniali e progetti minerari

Ancora risuonano nei paraggi di Los Molles e di El Sosneado, i fatti degli inizi del 2023, quando nel sud provinciale giunsero dei fuoristrada con foto del Generale Roca e proclami negazionisti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dentro e fuori il G7. Il bilancio del contro-vertice e l’esito (debole) del documento finale

Si è chiuso il meeting in Puglia del G7 presso il resort di lusso di Borgo Ignazia, alla presenza delle elitè mondiali: al tavolo i leader di Italia (che l’ha presieduto), Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone, Canada e Gran Bretagna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

G7: al via il summit nel brindisino. Diversi gli appuntamenti per opporsi al vertice

Giovedì 13 giugno via al vertice G7, lo (stanco) rito dei cosiddetti Grandi del mondo, riuniti nel 2024 a Borgo Egnazia, in Puglia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Verso il G7 Ambiente e Energia a Torino: assemblea informativa sul mercato energetico.

Da prima dello scoppio della guerra in Ucraina siamo sottoposti a un continuo rincaro sui prezzi dell’energia, in particolare sul gas.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dal modello del supermercato al modello della biblioteca pubblica: la necessità di nuove utopie.

La transizione ecologica che viene proposta dall’alto è iniqua. Anche perché è iniqua – l’ecologia, per definizione, non lo è – non è una vera transizione ecologica.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il comitato di Govone dice NO al progetto di centrale a biometano.

Diffondiamo con piacere la campagna di raccolta fondi del Comitato No Biometano di Govone , in provincia di Cuneo, che all’interno della lotta in opposizione al progetto di centrale a biometano, ha effettuato ricorso al TAR il quale ha accettato di sospendere con provvedimento cautelare l’attuazione dello stesso, fissando l’udienza a ottobre.