InfoAut
Immagine di copertina per il post

Glasgow: scontri post-referendum

Secondo quanto riportato dagli utenti di Facebook e Twitter sugli hashtag #GeorgeSquare e #Glasgow, gruppetti sparsi di unionisti avrebbero aggredito, insultato e persino accoltellato diverse persone nel centro di Glasgow, tra cui un consigliere comunale attivista per i diritti LGBTQ e un migrante di origine pakistana. La polizia ha schierato la celere a cavallo alla scopo di tenere i due cordoni di manifestanti separati e disperderli, ma riots diffusi sono proseguiti nel corso della notte in diversi punti della città fino alle prime luci dell’alba; secondo fonti della Glasgow Metropolitan Police, sarebbero sei le persone arrestate (pur senza specificare a quale schieramento appartengano).

Il Daily Mirror ha inoltre pubblicato un video di gruppi di skinheads che hanno attorniato giovani manifestanti insultandole, spingendole a terra e strappando loro di mano la Saltire (https://vine.co/v/OWPzrhni0Aj). A fronteggiare gli unionisti sarebbero poi scesi in strada nella tarda serata gruppi di hooligans del Glasgow Celtic, noti per la loro connotazione apertamente di sinistra ed antifascista. Secondo fonti invece non meglio confermate, gli Unionisti avrebbero anche appiccato un incendio doloso nelle vicinanze della sede dello Scottish Herald, uno dei pochi giornali nazionali che abbia apertamente appoggiato la campagna indipendentista, a fronte dello schieramento compatto di quasi tutti i media britannici per l’opzione unionista. La matrice politica dell’incendio in relazione agli scontri notturni non sarebbe tuttavia acclarata, secondo l’Independent e l’Huffington Post.

La confusione sugli eventi è stata d’altra parte fomentata dai giornali stessi che, nelle prime ore di fronteggiamento, hanno sostanzialmente ignorato i fatti di Glasgow. L’esempio più clamoroso in questo senso è come al solito la rete all news nazionale BBC, che per ore non ha riportato alcuna notizia, per poi bollare gli scontri come “minor disturbances” e “some bampots”. Inoltre, nelle ore seguenti, alcuni editorialisti hanno accusato gli utenti di Twitter di  utilizzare immagini dei London Riots 2011 per alzare la tensione (ad esempio riferendosi a quella qui a fianco); tuttavia, la maggior parte ha replicato che quelle immagini erano state scattate effettivamente a Glasgow pochi istanti prima, offrendo altre versioni e video degli stessi eventi da diverse angolazioni.

Quello che ad ogni modo è certo è che gli scontri siano esplosi in primo luogo nella centralissima George Square, per poi propagarsi nelle zone limitrofe e in particolare nella vicina Buchanan Street, dove si sono verificati gli scontri più accesi e incontrollati.  Gruppi di “YES” campaigners avevano infatti iniziato a convergere nella piazza storica di Glasgow fin dal primo pomeriggio per  ribadire la propria determinazione a portare avanti la mobilitazione per l’indipendenza anche dopo la sconfitta incassata al referendum. Si sono trovati davanti circa duecento unionisti che, sventolando la Union Jack, hanno lanciato cori irridenti, cantato inni orangisti come “Rule of Britannia” e persino fatto diversi saluti romani mentre inneggiavano ad Hitler.

Tutti questi elementi hanno permesso di individuare piuttosto rapidamente la provenienza degli unionisti: si tratta di membri delle formazioni di estrema destra British National Party (BNP) e English Defense League (EDL), saldati ad alcune formazioni hooligans dei Glasgow Rangers, squadra nota nel pur complesso panorama politico del tifo inglese come una delle più schierate a destra. Se dunque alcuni hanno deciso di attaccare la manifestazione uscendo dalla Louden Tavern (un pub di Duke Street frequentato eminentemente da unionisti e boneheads), molti sono arrivati direttamente da città limitrofe alla Scozia e persino da Londra, con un livello di coordinazione che lascia ben poco spazio alla casualità.

Non si tratta d’altra parte della prima “calata” nazionale dell’estrema destra britannica in Scozia. Lo scorso 13 settembre, alla manifestazione nazionale per il “No” tenutasi nella capitale scozzese Edimburgo, sono apparsi persino decine di gonfaloni degli orangisti nord-Irlandesi, oltre ai vessilli sparsi di tutta l’estrema destra britannica. Altro dato certo? Gli eventi di ieri sera si trasformeranno in un’ulteriore fonte di imbarazzo non solo per il premier David Cameron, ma specialmente per il leader laburista Ed Miliband, accusato sui social network di avere diviso la sua campagna a favore di “Better Together” non solo con i conservatori, ma persino con orangisti ed estrema destra. Un corpo estraneo assolutamente osteggiato e respinto dalla maggioranza antifascisti degli scozzesi.

@PoliceOnMyBack

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

antifascismoreferendum indipendenzaregno unitoscontriscozia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Salone del Libro viene bloccato per la sua complicità al sionismo: la vittoria della mobilitazione per la Palestina!

Sabato pomeriggio, con il coordinamento Torino per Gaza ci siamo dati appuntamento a ridosso della metro Lingotto per raggiungere il Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Salone del Libro: come è fatta la vera censura

Riprendiamo il comunicato del Coordinamento cittadino Torino per Gaza su quanto accaduto ieri al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amsterdam: rivolta studentesca per la Palestina

Anche nei Paesi Bassi il genocidio commesso dallo Stato israeliano sta infiammando i giovani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siamo di fronte al movimento studentesco globale della nostra epoca?

Le mobilitazioni in sostegno alla Palestina che attraversano le università in tutto il globo stanno indicando alcune questioni fondamentali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: occupata la Statale

Comunicato dei Giovani Palestinesi a seguito dell’occupazione dell’Università Statale di Milano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina: l’Europa belligerante alimenta la guerra.

Proprio ieri il segretario della NATO Jens Stoltenberg è stato ospite a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni per stemperare le tensioni riguardo un improbabile coinvolgimento dell’Alleanza Atlantica a fianco dell’Ucraina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rafah: attacco di Israele, gli USA mandano un segnale forte.

In questi giorni la notizia dell’attacco a Rafah da parte di Israele nonostante Hamas avesse accettato l’accordo di tregua ha scatenato moltissime reazioni a livello globale..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: centinaia di cadaveri in fosse comuni. Bilancio: 44.844 palestinesi uccisi o dispersi

Gaza. L’Ufficio governativo dei media di Gaza (GMO) ha confermato che l’esercito israeliano ha commesso 3.094 massacri dall’inizio dell’aggressione, causando 44.844 morti e dispersi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Fronte Popolare avverte: qualsiasi presenza non palestinese al valico di Rafah è una forza di occupazione e un obiettivo legittimo per la resistenza.

Riproduciamo il comunicato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina datato 7 maggio 2024 in merito all’attacco di Israele a Rafah.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Contro fascismo, sessismo, razzismo e guerra. Ora e sempre resistenza! Siamo sempre qua.

La facciata del centro sociale Askatasuna assume una nuova veste. In un presente senza storia rimettiamo al centro la Storia di ieri per guardare in avanti, in una prospettiva in cui c’è bisogno di tutta la capacità, le forze, le intelligenze di ognuno e ognuna per produrre trasformazioni .

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Non è più tempo degli appelli, bisogna liberare Ilaria subito

Legata ai polsi e ai piedi, una cintura stretta in vita, un guinzaglio di catena, Ilaria Salis è comparsa davanti al tribunale di Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: la prima udienza si chiude con un rinvio al 24 maggio. “Non e’ piu’ tempo degli appelli, bisogna portarla via subito”

Si è aperto a Budapest lunedì 29 gennaio il processo a Ilaria Salis, l’insegnante antifascista di Monza detenuta da un anno in Ungheria per gli scontri con un gruppo di neonazisti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“In cella con il guinzaglio”. Lettera di Ilaria Salis dal carcere di Budapest

Dal carcere di Budapest, dove soggiorna ormai da undici mesi, Ilaria Salis è tornata a scrivere ai suoi avvocati.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: sabato 13 gennaio corteo nazionale antifascista. Concentramento alle 15.00 in Piazza Durante

Oltre al sempre più evidente inasprimento di politiche securitarie, misure di segregazione ed esclusione, meccanismi di controllo della popolazione, che negli ultimi decenni stanno caratterizzando la gestione del territorio definito Europa, assistiamo contestualmente al rafforzamento di posizioni di estrema destra.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Torino: assemblea antifascista in università.

Oggi pomeriggio alle 18.30 si terrà un’assemblea antifascista nella main hall del campus universitario Luigi Einaudi a seguito degli avvenimenti di ieri. Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo