InfoAut
Immagine di copertina per il post

#NoG20 Hamburg: confermato l’arresto per sei italiani

||||

Sono ancora sei i manifestanti italiani trattenuti nei centri di detenzione tedeschi a seguito delle proteste al G20 di Amburgo. Si tratta di manifestanti fermati nei rastrellamenti della polizia successivi alle proteste, identificati, trattenuti e arrestati solo perché stranieri sospettosamente presenti ad Amburgo nelle giornate del vertice.

Le accuse rivolte agli italiani in stato di arresto vanno da disturbo della quiete pubblica, a lancio di oggetti, fino a tentativo di lesione e attacco alla sovranità dello Stato. Secondo la giurisprudenza tedesca il processo è fissato tra 14 giorni e per alcuni è stato richiesto il rilascio per ragioni lavorative in attesa del giudizio con il trasferimento in Italia del dibattimento processuale.
Seguiranno aggiornamenti. 

Tutti/e liberi/e, Ale e Orazio liberi!

Segnaliamo qui il racconto di un manifestante italiano che ha passato alcune ore da ostaggio nelle stanze della polizia tedesca.

“Lager in tedesco significa magazzino”

“Non fate la guerra fate l’amore aiutate l’Hamburger Polizei” (cartello scritto all’ingresso del carcere speciale di Harbour dove abbiamo passato le ultime 26 ore in detenzione preventiva)

Abbiamo fatto una visita ad un posto strano, linee gialle, marroni e blu a terra. Un’istituzione totale, una fabbrica con le sbarre, un magazzino Amazon in cui noi eravamo i pacchi.
Siamo stati spogliati, provocati e perquisiti.
A me hanno tolto le scarpe, gli occhiali e la protesi dentaria (vecchio vizio dei tedeschi).

Venivamo presi da due poliziotti a turno, con una presa fatta per spezzarti il braccio, step 1 identificazione, step 2, altri due poliziotti, ispezione, step 3 interrogatorio, e ancora così via via in una linea di montaggio che ti conduceva, passato da poliziotti in poliziotti in una cella buia, isonorizzata, senza finestre e con una panca in legno, con unico bottone per chiamare in caso di necessità.

Abu Grahib, Amazon, Guantanamo, Ponte Galeria…

Qualcuno è stato messo arbitrariamente in isolamento in questi container presi dal porto e resi anonimi solo con i numeri alle porte; sentivamo ordini in tedesco, abbiamo provato a sabotare questa logistica della detenzione, a farli impazzire suonando il campanello mille volte, gridando i nostri nomi, facendoci portare mille volte al bagno, cantando per provare a sentirci tra i corridoi, mille volte all infermeria (io ho pure scroccato un paio di Tavor), chiamando i nostri nomi e chiedendo di chiamare avvocati per darci messaggi l’uno all’altro.
Oppure mangiare lentamente, o far finta di zoppicare nell’andare in bagno. Abbiamo provato insomma a sabotare la produttività della macchina repressiva tedesca così simile a una fabbrica e un lager.
Loro procrastinavano, prendevano tempo per farci impazzire in questi container bui e isolati.
Dicevano “in pochi minuti vi rilasciamo” e non era vero, dicevano “in pochi minuti parlerete con l’avvocato” e passavano ore, “parlerete con il giudice”, falso. Se dormivamo aprivano la cella e ci svegliavano, accendevano la luce. Giocavano a fare uscire qualcuno (magari per spostarlo solo di cella e dividerci e farci chiedere perché lui/lei si e io no). Mentivano, guerra psicologica.
Minacce e insulti.
Nel cuore della notte mi hanno svegliato, io ero in isolamento, sono arrivati due in antisommossa, gridandomi di stare lontano dalla porta prima di aprire e con interprete insistevano per farmi firmare un foglio, ho rifiutato più volte, hanno minacciato ma niente da fa.
Abbiamo quindi deciso di scioperare la logistica della detenzione pezzo pezzo, processo per processo, buttare la chiave inglese del nostro corpo, della nostra creatività negli ingranaggi di una detenzione illeggitima ma legale.
Abbiamo vinto.
Non ce l’ hanno fatta a spaventarci, e a poco a poco c’hanno rilasciat* tutte e tutti. Manca solo uno di noi all’appello.
Uscito lui, domani mattina si torna a casa certi di aver vissuto una roba bella, potente, che ti unisce e ti fa ridere e ti fa vincere la paura della solitudine che è l’unico dispositivo di potere del G20.
Grazie a tutte e tutti per la solidarietà, davvero, il calore e l’amore sono importanti in questi casi.
Ora aspettiamo Carlo Caroservo LIBERO!

Appena abbiamo tempo vi scriviamo un po’ di roba che abbiamo capito sulla logistica del capitale, sullo stato d’eccezione, sul G20 e sulla logistica della repressione e della detenzione.

Vi vogliamo bene, ci vogliamo bene.
Siamo felici e i nostri nemici sono mortiferi, tristi e brutti.

Sentiamo di aver vinto di essere più liber* di ieri, ridiamo e andremo avanti il futuro è nostro!
Daje

p.s. Il pensiero va a tutte e tutti i migranti detenuti in Libia, Egitto, nei Cara italiani e nelle carceri…

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

amburgog20

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

ROMA 30 OTTOBRE CORTEO NAZIONALE CONTRO G20

In una Roma militarizzata e con i palazzi dell’Eur “protetti” dalla Zona Rossa è iniziato il G20. I potenti della terra cercano una convergenza che li possa portare a Glasglow per la Cop26 con un documento programmatico oltre che determinare regole condivise per affrontare la pandemia Covid19. Entrambe le questioni non sono semplici da raggiungere. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

G20 a Roma: lavoratori e movimenti sociali contro i “potenti della terra”

Venerdì 30 e Sabato 31 ottobre si terrà a Roma il 16° G-20, meeting internazionale tra i venti paesi più influenti al mondo nato nel 2008 per architettare una risposta globale alla “grande recessione” del 2007-08. Di seguito tentiamo di fornire delle linee guida ed informazioni circa le mobilitazioni lanciate dal mondo del lavoro e […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

18 settembre: Marcia per la Terra a Firenze

Il 18 Settembre a Firenze ministri ed espertoni internazionali si riuniranno nei loro palazzi per il G20 sull’Agricoltura. Ma quale agricoltura? Continuano a parlare di sostenibilità e resilienza.. ma il paradigma agricolo in tutto il mondo rimane sempre lo stesso. Questo è il nostro appello, come parte del movimento di resistenza contadina Genuino Clandestino. Questo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In tremila al corteo contro il G20 dell’ambiente di Napoli

Riprendiamo il comunicato della rete Bees against G20 sulla giornata di contestazione di ieri a Napoli che in mattinata ha visto il blocco del porto e di una raffineria Q8 e nel pomeriggio un corteo di oltre tremila persone che ha attraversato la città. Tremila persone, dalle reti ambientali ai comitati territoriali, dalle esperienze di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Napoli: Bees against G20 bloccano porto e raffineria

A Napoli stanno andando in scena le mobilitazioni contro il G20 dell’ambiente, in particolare in questa mattinata hanno avuto luogo due blocchi, uno al porto ed un altro alla raffineria Q8 di San Giovanni a Teduccio. Di seguito di post delle iniziative da Bees against G20.   BLOCCATA LA RAFFINERIA DI NAPOLI EST   Attiviste, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Venezia: una piazza giovane e composita contro il G20 della Finanza

Ieri sotto il caldo torrido del pomeriggio si è riunita a Venezia, alle Zattere, luogo simbolo della lotta No Grandi Navi, una folla composita e variegata. Giovani, lavoratori e lavoratrici di ADL Cobas, comitati ambientalisti, movimenti climatici come Extinction Rebellion si sono ritrovati per contestare il G20 della Finanza che si teneva blindato e militarizzato […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

We are the tide, you are only (G)20 – Mobilitazione nazionale contro il G20 di Venezia

Dal 7 all’11 luglio i ministri della finanza dei 20 paesi più industrializzati si incontreranno all’Arsenale di Venezia per il meeting del G20 dedicato alla finanza. Di fronte alle numerose crisi sistemiche che si sommano, ultima quella della pandemia, un sintomo della più vasta crisi climatica, il G20, che rappresenta gli stati con le economie […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

G20 di Osaka: un gioco di specchi

Il G20 di Osaka si è concluso sabato. Gli incontri più significativi quelli riguardanti Usa, Russia e Cina. Putin e Trump hanno discusso questioni di “commercio internazionale e questioni internazionali”. I due leader hanno concordato di continuare le discussioni sul “modello di controllo delle armi del XXI secolo”, o più che altro del controllo della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Que se vayan todos!

Cronache dalla manifestazione contro il G20 tenutosi in Argentina il 30 Novembre e il 1 Dicembre. Buenos Aires ospita per la prima volta nella storia del Sudamerica la riunione del Gruppo dei 20, in una città completamente militarizzata ed un operativo di sicurezza composto da circa 30.000 agenti. Il centro della città è inaccessibile già […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina, un G20 di crisi

Il G20 che apre i battenti oggi 30 novembre in Argentina sembra essere decisamente più significativo di altre recenti edizioni dei meeting. Ma è un G20 di crisi globale multipla: politica, economica, ambientale. Se ad Amburgo lo scorso anno l’attenzione venne catturata dalla prima partecipazione di Trump e dalle proteste di piazza, in questo caso […]