InfoAut
Immagine di copertina per il post

Perù: la miniera Tia Maria non ha la licenza sociale

||||

Da più di tre mesi in Perù, nella Valle de Tambo, provincia di Islay, va avanti una dura lotta contro un nuovo progetto minerario.

Lo sciopero permanente iniziato il 15 luglio in questi giorni ha visto un aumento di intensità.

Il 29 ottobre sono riesplosi gli scontri, dopo quelli di agosto che avevano portato alla sospensione del progetto, tra gli abitanti del luogo e la polizia. Già dalla mattinata ci sono state marce e blocchi nei distretti della valle, come Cocachacra, Deán Valdivia e Punta de Bombón. I manifestanti hanno eretto barricate e si sono preparati alla difesa delle vie di accesso alla valle. Nel pomeriggio la polizia ha attaccato i manifestanti tentando di disperderli con i lacrimogeni, ma la popolazione ha resistito con un fitto lancio di pietre. Negli scontri è stato arrestato un ragazzo disabile e questo ha aumentato ulteriormente la tensione.

tia maria sin una solucion a la vista 898662 733594

La giornata era particolarmente significativa poiché vedeva la riunione del Consejo Nacional de Minería che ha valutato se la licenza di costruzione concessa al progetto Tía María è appropriata. L’approvazione è arrivata martedì, ma il governo sta temporeggiando affermando che non imporrà il progetto senza le necessarie condizioni ambientali e sociali.

Il governo regionale di Arequipa, il Fronte di difesa dei lavoratori, gli azionisti di minoranza dello zuccherificio Chucarapi Pampa Blanca SA e il Consiglio degli utenti di Tambo Valley hanno contestato questa autorizzazione, che approva il progetto minerario. La decisione del Consejo Nacional de Minería non è definitiva, ma conclude l’iter amministrativo per la costruzione della miniera, e aprirà la strada ad un possibile processo giudiziario che vedrebbe contrapposte le comunità locali e il governo centrale sull’autorizzazione alla costruzione.

La popolazione in lotta sostiene che l’impianto minerario una volta costruito danneggerebbe gravemente l’ecosistema fragile della valle mettendo in pericolo l’agricoltura locale, già in seria difficoltà. I manifestanti rivendicano che, nonostante l’autorizzazione, il sito minerario (Chiamato Tia Maria) non ha la “licenza sociale” e cioè il consenso di chi abita nella Valle e resiste.

74266937 2314254718865908 699716628547371008 o

La miniera sarebbe costruita e sfruttata dal Grupo Mexico, la più grande multinazionale di estrazione mineraria in Messico e la terza più grande al mondo per quanto riguarda il rame attraverso l’azienda americana ASARCO. ASARCO è considerata responsabile di moltissimi casi di inquinamento ambientale, di cui almeno venti solo negli Stati Uniti.

In Messico sono stati responsabili del Disastro della miniera di Pasta de Conchos dove un’esplosione causata dalle mancate misure di sicurezza (già denunciate diverse volte negli scioperi dagli operai) ha portato alla morte di almeno 65 minatori (di cui solo due sono stati i corpi recuperati).

Il 6 agosto 2014 sono stati versati 40.000 metri cubi di solfato di rame sul fiume Sonora e sul fiume Bacanuchi dalla miniera Buenavista del Cobre, sempre del Grupo Mexico. Questa è stata considerata la più grande fuoriuscita ambientale nella storia del Messico, inquinando 7 distretti municipali dello stato di Sonora e colpendo da ottobre oltre 20.000 persone.

E’ evidente che la preoccupazione di chi vive nella Valle de Tambo è tutt’altro che ingiustificata.

75362217 2487788558119453 4200015688028389376 n

Il portavoce della Valle di Tambo, Mario Chirapo, ha consegnato al tavolo delle parti di palazzo di governo una lettera di organizzazioni messicane collegate a settori colpiti dall’estrazione, in cui esprimono la loro preoccupazione per la licenza del Sud Perù. In questa lettera si afferma che “in diverse regioni del nostro paese abbiamo subito le azioni del Grupo Mexico e non vogliamo che altre entità soffrano delle conseguenze. Per questo motivo consideriamo fondamentale avvisarli a voi e alla società peruviana del criminale e impunito modo di operare da questa società”.

{youtube}tRb9G-4IuNc{/youtube}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ambienteESTRATTIVISMOminieraperù

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione a Ronchi dei Legionari – Leonardo fabbrica di morte

Al fianco del popolo palestinese, contro la tendenza globale alla guerra

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Secondo drone incendiario in 2 giorni contro la Global Sumud Flotilla

Secondo attacco a un’imbarcazione della Global Sumud Flotilla, nella tarda serata di martedì 9 settembre, ancora in acque tunisine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: dallo SCO alla parata militare a Pechino

Riprendiamo due interviste da Radio Onda Rossa e Radio Blackout che fanno il punto della situazione dopo i due eventi che hanno visto protagonista Pechino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sulle macerie e sulle coste – Dal colonialismo genocidario israeliano alla villeggiatura in Sardegna

I fatti, più o meno, li conosciamo. La popolazione palestinese sta subendo un genocidio da parte dello stato di Israele, appoggiato da complici occidentali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Renoize 2025, Narco-stato e fascismo criminale in Messico

Un’analisi di contesto e poi specifica sulla “governance criminale” che si perpetua anche sotto i governi progressisti, con numeri drammatici di vittime negli ultimi anni.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fermare la servitù energetica dei nostri territori: contro la speculazione continuiamo a organizzarci

La speculazione energetica sui territori assume forme sempre più aggressive. Un nuovo convegno per affrontarla.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Asse Carisio-Santhià, la zona di sacrificio piemontese per realizzare la transizione energetica.

Asse Carisio-Santhià, la zona di sacrificio piemontese, con la Valledora, per realizzare la transizione energetica: da area a vocazione agricola e produzioni di pregio a distesa di cave, discariche, impianti per l’economia circolare, un termovalorizzatore e, in ultimo, impianti agrivoltaici. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la difesa dei propri territori i popoli creano l’Assemblea Maya per l’Autonomia

Città del Messico / Comunità di diversi popoli maya hanno concordato di creare e di organizzarsi nell’Assemblea Maya per l’Autonomia e nel Consiglio Maya per l’Autonomia, per rafforzare le lotte locali a difesa del territorio contro l’attività mineraria, la turistificazione, l’agroindustria e le altre forme di saccheggio nella Penisola dello Yucatán. L’accordo di unirsi nell’Assemblea per […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.