InfoAut
Immagine di copertina per il post

Qatar World Cup 2022: perché ci sono così tante bandiere palestinesi?

Dai bracciali alle bandiere e ai manifesti, diamo uno sguardo alle diverse espressioni di solidarietà per la Palestina durante la Coppa del Mondo, e le ragioni dietro di essa.

Fonte: English version

Di Nadda Osman – 24 novembre 2022

Immagine di copertina: Tifosi sventolano le bandiere del Qatar e della Palestina a Gaza City il 20 novembre, il giorno della cerimonia di apertura (Reuters)

Sventolata nel mare di tifosi negli stadi e nelle strade di Doha e di altre città del Qatar, la bandiera palestinese è più di una breve apparizione ai Mondiali.

Nonostante la Palestina non si sia qualificata per il torneo, che si tiene per la prima volta in Medio Oriente, la sua bandiera nazionale è stata visibile durante la trasmissione di numerose partite, insieme ad altri simboli di solidarietà con la causa palestinese.

Si sono anche visti molti tifosi indossare la kefiah palestinese.

Altri si sono persino esibiti nella dabke, la danza popolare tradizionale palestinese spesso eseguita in occasione di festeggiamenti, come i matrimoni.

Il sostegno alla Palestina è evidente anche online, con i tifosi che usano l’hashtag #RaisePalestineFlag per condividere foto, video e meme.

Tifosi contro la normalizzazione

Molti di coloro che sventolano la bandiera palestinese lo fanno come forma di protesta contro la presenza degli israeliani al torneo e contro la “normalizzazione” che si è verificata a seguito della Coppa del Mondo.

A novembre, i tifosi israeliani hanno potuto recarsi direttamente in Qatar, con il primo volo diretto in assoluto tra Israele e il Qatar.

Tuttavia, molti attivisti del Qatar e altri sostenitori palestinesi si sono arrabbiati per la notizia.

Prima dell’inizio delle  partite, centinaia di tifosi si sono radunati e hanno sventolato la bandiera palestinese, parte di un evento organizzato dal gruppo Qatar Youth Against Normalization.

“È stato uno shock per noi che [nei] giorni che hanno preceduto la Coppa del Mondo, il Qatar abbia effettuato un ulteriore passo verso la normalizzazione con l’annuncio di voli diretti tra l’Israele dell’apartheid e Doha”, ha dichiarato  il gruppo in una nota. .

Un funzionario del Qatar ha affermato che l’accordo di volo si basa su “l’impegno del Qatar rispetto ai requisiti di hosting della Fifa e non dovrebbe essere politicizzato”. Tuttavia, molti hanno ugualmente condannato la decisione.

Bandiere, bracciali e cori

Durante la Coppa del Mondo il sostegno alla Palestina si è manifestato in vari modi.

In un video si vedono i tifosi marocchini che assistevano alla partita contro la Croazia del 23 novembre sventolare la bandiera palestinese.

Anche i fan che camminavano per i punti caldi e le destinazioni turistiche di Doha dopo le partite sono stati sentire cantare a sostegno della Palestina. Le parole “Palestina libera” sono state udite da chi passeggiava nello storico Souq Waqif.

Alcuni tifosi sauditi e qatarioti  sono stati visti distribuire bandiere palestinesi tra i tifosi.

Nel frattempo, i fans hanno anche evitato i giornalisti israeliani che coprivano l’evento, rifiutandosi di apparire nelle interviste, mentre altri si sono infilati dietro di loro e hanno sventolato la bandiera palestinese.

Anche i social media sono stati inondati di persone che indossano bracciali decorati con la stampa della kefiah.

Giustizia per Shireen

I tifosi marocchini hanno anche usato la partita del loro paese contro la Croazia come opportunità per chiedere giustizia per Shireen Abu Akleh, la giornalista palestinese-americana uccisa dalle forze israeliane all’inizio di quest’anno, mentre copriva la repressione israeliana su Jenin.

I tifosi hanno sollevato manifesti che dicevano “no alla normalizzazione” e indossavano magliette con stampato il volto della giornalista, con il suo giubbotto con scritto “stampa” ben visibile.

Il Marocco è uno dei paesi arabi che nel corso degli ultimi anni ha  normalizzato le relazioni con Israele

Gli avvocati che rappresentano la famiglia di Abu Akleh hanno chiesto alla Corte penale internazionale di aprire una nuova indagine sulla sua uccisione, mentre palestinesi e colleghi giornalisti di tutto il mondo hanno ripetutamente chiesto che i suoi assassini siano ritenuti responsabili.

La sua morte ha suscitato una diffusa condanna, seguita da molteplici indagini, tra cui una delle Nazioni Unite, che ha concluso che ad ucciderla siano probabilmente state le forze israeliane.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina-org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

mondiale in qatarpalestinaqatar

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Mohamed Shahin è libero!

Di seguito ripubblichiamo il comunicato della campagna Free Mohamed Shahin che annuncia la felice notizia della sua liberazione e un contributo dell’avvocato Gianluca Vitale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.