InfoAut
Immagine di copertina per il post

Yesh Gvul: aumento senza precedenti del rifiuto dell’arruolamento nella guerra di Gaza

MEMO. Mercoledì, un movimento israeliano di sinistra ha riferito di un aumento senza precedenti del numero di israeliani che si rifiutano di prestare servizio militare nella guerra in corso nella Striscia di Gaza, riferisce l’agenzia Anadolu.

da InfoPal

L’esercito israeliano impone la reclusione a coloro che rifiutano di arruolarsi.

Il gruppo Yesh Gvul (C’è un limite) ha condiviso una dichiarazione su X contenente la testimonianza di Sophia Or, una degli israeliani che rifiuta  il servizio militare.

“Sono pronta a continuare a pagare il prezzo e a andare in prigione se ciò impedisce che la disumanizzazione continui in completo silenzio. Devo leggere, anche dal carcere: sono umani! (Palestinesi)”, ha scritto Or, che ha scontato una pena detentiva per aver rifiutato il servizio militare.

“C’è un’enorme differenza tra un esercito che svolge missioni giustificate… e un esercito (l’esercito israeliano) la cui intera attività è piena di ingiustizie”, ha aggiunto.

Fondato nel 1982, Yesh Gvul è un movimento politico che sostiene i renitenti.

Numeri in aumento.

Secondo il sito di notizie israeliano Zman Yisrael, il movimento ha segnalato un aumento significativo del numero di israeliani di sinistra che rifiutano di arruolarsi per protestare contro le politiche del governo nei confronti dei Palestinesi.

Yishai Menuchin, portavoce del gruppo, ha dichiarato che hanno assistito circa 40 soldati che si sono rifiutati di arruolarsi nelle riserve.

Complessivamente Yesh Gvul ha ricevuto circa 100 richieste di assistenza da parte di persone che rifiutavano il servizio militare.

Un altro gruppo di sinistra, Mesarvot, ha notato un forte aumento nel numero di riservisti che cercano aiuto, ha riferito Zman Yisrael.

David Zonshein, fondatore del movimento Courage to Refuse, ha affermato di aver ricevuto richieste di aiuto da decine di renitenti durante l’attuale guerra di Gaza, soprattutto negli ultimi mesi, che è significativamente più alto degli anni precedenti.

Nei primi mesi della guerra, l’alto numero di arruolati, circa 300.000, ha portato ad un aumento dei rifiuti, riferisce il sito di informazioni.

Tuttavia, visto che l’entità degli arruolamenti nelle riserve è diminuita significativamente negli ultimi mesi, il numero dei renitenti ha continuato a crescere.

Il sito web ha sottolineato che questo aumento è attribuito alla complessità della guerra, ai crimini di guerra, alla crescente protesta contro il comportamento del governo e ai renitenti ideologici e indotti da esaurimento.

Alla fine di aprile, circa 30 riservisti della Brigata Paracadutisti, chiamati a prestare servizio a Rafah, hanno annunciato il loro rifiuto di prestare servizio, ha aggiunto.

Non c’è stato ancora alcun commento da parte dell’esercito israeliano sul report.

Israele ha continuato la sua brutale offensiva contro Gaza a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, nonostante una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che chiede un immediato cessate il fuoco.

Più di 36.170 Palestinesi sono stati uccisi a Gaza, la stragrande maggioranza erano donne e bambini, e oltre 81.400 altri sono rimasti feriti, secondo le autorità sanitarie locali.

A quasi otto mesi dall’inizio della guerra israeliana, vaste aree di Gaza giacciono in rovina a causa di un agghiacciante blocco di cibo, acqua pulita e medicine.

Israele è accusato di genocidio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), che nelle sue ultime sentenze ha ordinato a Tel Aviv di interrompere immediatamente le sue operazioni a Rafah, dove oltre un milione di Palestinesi avevano cercato rifugio dalla guerra prima che fosse invasa il 6 maggio.

(Infografica: “L’esercito israeliano ha compiuto 3.222 massacri negli ultimi 235 giorni a Gaza”. Il 71% di chi ha perso la vita negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza erano bambini e donne. [Agenzia Elif Acar/Agenzia Anadolu]).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZADISERZIONEesercito israelianogenocidio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: facciamo il punto con Eliana Riva

“Cessate il fuoco”: è la notizia che da ieri sera poco dopo le 18 occupa le prime pagine di tutti i giornali, dopo la dichiarazione su Truth da parte di Donald Trump che si è intestato l’accordo tra Israele e Hamas.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco(?) su Gaza

Imminente l’accordo di cessate il fuoco su Gaza e di scambio di prigionieri – con la mediazione di Usa, Qatar, Egitto – che dovrebbe prevedere nei primi 42 giorni il rilascio di una parte degli ostaggi e la liberazione di prigionieri politici palestinesi, mentre Israele terrà il controllo del corridoio Filadelfia tra Gaza ed Egitto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il nuovo disordine mondiale / 27 – Crisi europea, guerra, riformismo nazionalista e critica radicale dell’utopia capitale

“Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data” (Etienne De La Boétie. Discorso sulla servitù volontaria, 1548-1552) di Sandro Moiso, da Carmilla E’ davvero straordinario come l’attenzione alle trasformazioni reali del mondo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popcorn, zucchero filato e massaggi. All’interno del nuovo ‘resort’ dell’esercito israeliano nel nord di Gaza

Un nuovo rapporto dell’organo di informazione israeliano Ynet rivela un quadro inquietante: mentre i palestinesi nel nord di Gaza rischiano di morire di fame e di essere sterminati, è stato creato un vicino ‘resort’ per i soldati israeliani, che possono rilassarsi e distendersi tra un intervento e l’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ospedale Kamal Adwan incendiato ed evacuato: cala il sipario sull’ultimo presidio di umanità nel Nord della Striscia

Come prevedibile, Israele ha approfittato delle feste di Natale per portare a termine la distruzione fisica del sistema sanitario nel nord di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Analisi del Genocidio

L’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite racconta i progressi di Israele nella sua Campagna Genocida a Gaza. Israele è intenzionato, si legge, a espellere i palestinesi, ricolonizzare Gaza e sferrare un attacco decisivo contro la Cisgiordania. Fonte: English version Di Chris Hedges – 30 ottobre 2024 Un Rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato lunedì, espone in dettaglio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il genocidio a Gaza e le elezioni USA

Gli ambienti a sinistra del Partito Democratico negli USA stanno affrontando un profondo dibattito con al centro la questione palestinese.