Albano: cariche e arresto
MATTEO LIBERO!
Ieri ad Albano quando un consistente gruppo di compagni ha tentato di occupare una strada sono partite violente cariche della polizia e dei carabinieri in tenuta antisommossa.
Una signora di una certa età, che non c’entrava nulla con la manifestazione, per fuggire dai manganelli all’interno della villa comunale si è fatta male cadendo ed è stata soccorsa prima dai manifestanti e poi trasportata nel vicino ospedale con l’autoambulanza.
Finite le cariche, il corteo si è ricompattato sulla piazza principale di Albano, da dove era partito.
A margine, mentre tutti tornavamo alle nostre auto, un gruppo di compagni è stato pedinato da agenti di polizia che hanno violentemente bloccato Matteo, un nostro compagno MINORENNE di Genzano.
Subito c’è stata la reazione delle persone che erano con lui che hanno tentato di liberarlo e anche dei cittadini di Albano che chiedevano di lasciarlo in pace.
Se la sono presa con un ragazzo accusandolo di aver ferito un poliziotto.
Una volante e un blindato hanno chiuso la stretta strada dove è stato arrestato, ci sono state colluttazioni con chi non voleva venisse portato via. A quel punto da un altro mezzo sono scesi gli agenti, managanelli in pugno e hanno fatto il resto…
Nel breve tragitto dal luogo d’arresto al Commissariato di Polizia di Albano, il nostro compagno 17enne è stato PICCHIATO nell’auto di servizio dagli agenti che lo hanno arrestato.
Subito si è creato un presidio solidale sotto il Commissariato. I trenta compagni dei Castelli che lì si trovavano sono stati accerchiati dalle varie tipologie di servitori dello stato e in loco identificati: chi non aveva con sé i documenti è stato portato dentro per l’identificazione.
Sono anche arrivati amici, parenti di Matteo dalla vicina Genzano e i legali. Un altro gruppo di compagni, vista la situazione, si è radunato vicino la Questura ma ha evitato di farsi identificare.
Blindati della celere hanno chiuso l’Appia mettendosi di traverso e bloccato per quasi due ore la principale arteria dei Castelli…non si capisce con che criterio, tra l’latro…
Matteo è stato trasferito in una Casa Famiglia di Roma e pare che lunedì sarà interrogato: infatti sembra non ci sia la flagranza di reato, ma stiamo verificando la situazione.
Molti agenti di polizia in tenuta antisommossa erano palesemente sovraeccitati da sostanze droganti, come notato da tutti noi prima delle cariche.
Il corteo di Albano, oltre che contro l’inceneritore e la discarica, si inseriva nel quadro della settimana romana “No Tav” in solidarietà alla lotta in Val di Susa.
Già questo spiega tutto.
Andrea
ps: un celerino alto come un muro ha caricato all’interno della Villa Comunale con una pertica di legno lunga quasi due metri, ripreso da vari apparecchi, la domanda sorge spontanea: Caselli dove sei ???
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