InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giornata di azioni contro le miniere d’oro in Calcidica

La protesta, determinata ma senza tensioni, ha visto la risposta solidale di molte piazze in tutta Europa che hanno organizzato a loro volta presidi e cortei a sostegno dei manifestanti greci.

Il corteo ha raggiunto tra l’altro la sede a Tessalonica della ormai dismessa emittente televisiva pubblica ERT, per solidarizzare con i dipendenti della sede centrale di Atene che sono stati sgomberati dalla Polizia a seguito dell’autogestione delle trasmissioni, e che tra l’altro continuano a incassare la solidarietà crescente di migliaia di persone e a fare pressione all’esterno dell’edificio a fronte dell’ingente dispiegamento di celere messo a protezione.


Qui di seguito il comunicato di indizione della Giornata di Protesta (traduzione di AteneCalling.org)

Qual è la posta in gioco

La Penisola Calcidica, il luogo di nascita del filosofo antico Aristotele, è un posto di una così grande bellezza naturale che, ogni anno, è inondato da turisti provenienti da tutto il mondo. Nella parte occidentale della Calcidica si estende la foresta vergine di Skouries. Qualche anno fa la multinazionale mineraria Eldorado Gold si è stabilita a Skouries e, con il sostegno di potenti interessi privati ​​locali, ha avviato le attività di estrazione su larga scala. Così è iniziata la distruzione irreversibile dell’ecosistema di Skouries e la contaminazione con metalli pesanti del suolo e delle falde acquifere di tutta la Calcidica occidentale. 

Quando l’ingiustizia diventa legge

Siamo residenti della Calcidica. Siamo pescatori, contadini, pastori, apicoltori, imprenditori e scienziati, gente di tutti i giorni, come tutti voi, che ama e protegge la nostra terra. Qualche anno fa, quando abbiamo chiesto informazioni allo stato e alle autorità sull’estrazione dell’oro nella nostra area, da parte loro abbiamo trovato soltanto il silenzio. In seguito, quando abbiamo chiesto di aprire un dibattito pubblico sulla

questione, le autorità statali lo hanno ripetutamente rimandato, fino a rinviarlo all’infinito. Quando ci siamo rivolti a scienziati indipendenti e istituzioni accademiche per capire gli impatti potenziali dell’estrazione dell’oro sulle nostre vite, siamo stati informati che le conseguenze sarebbero stati irreparabili sia per l’ecosistema, che per l’economia locale. Quando ci siamo appellati alla giustizia, le corti competenti hanno proceduto a riesaminare soltanto la legalità dei permessi per l’estrazione, senza pronunciarsi sulla sostanza della questione e la conseguente distruzione. Quando abbiamo protestato contro l’estrazione, le forze di polizia hanno preso ad agire come un esercito di occupazione nella nostra regione, diffondendo violenza e terrorizzando noi e i nostri bambini. Quando, ad agosto 2013, è stato annunciato ufficialmente che nel villaggio locale di Neohori l’acqua non era più potabile a causa del livello di concentrazione dell’arsenico, lo stato non ha esaminato le possibili connessioni tra questo incidente e la presenza dell’Eldorado Gold, che trivella vicino alle risorse idriche del villaggio. Quando, recentemente, le istituzioni europee hanno esaminato il sostegno statale agli “investimenti”, la Corte di Giustizia Europea ha condannato la Grecia per aver finanziato illegalmente le compagnie minerarie in Calcidica con milioni di euro e, in questo modo, è stato dimostrato innegabilmente il coinvolgimento dello stato in tale “investimento”. Oggi, quando cerchiamo di fare escursioni nella foresta di Skouries o di raccogliere i nostri alveari incontriamo i controlli degli uomini armati della Eldorado Gold che ci negano l’accesso, limitando così la nostra libertà di movimento. Adesso, infine, lo stato greco sta definendo il nostro movimento come terrorista, equiparando le nostre azioni con la violenza criminale dei neonazisti di Alba Dorata, mandando in prigione quattro residenti locali ed emettendo dozzine di procedimenti penali contro altri residenti locali attivi nella nostra lotta, istituzionalizzando e legittimando in questo modo la violenza e l’ingiustizia contro di noi.

La resistenza diventa un dovere

Noi, che lanciamo questo appello, siamo residenti della Calcidica e cittadini di tutta la Grecia solidali con la Calcidica. Per tre anni siamo scesi in strada per protestare contro quello che sta succedendo a Skouries. Non stiamo soltanto manifestando per i nostri diritti ma per la stessa vita, per il futuro nostro e dei nostri figli. Siamo solidali con chiunque lotta per la vita, l’uguaglianza, la libertà e la dignità. La criminalizzazione e repressione delle lotte dei movimenti sociali che sostengono le libertà fondamentali è l’unica reazione rimasta a un sistema di potere terrorizzato.

Il 9 novembre invitiamo a realizzare proteste simultanee, eventi o azioni in tutto il mondo per fermare gli arresti e le persecuzioni contro di noi e per far cessare immediatamente l’estrazione dell’oro in Calcidica. La nostra lotta è arrivata a un punto critico. Adesso abbiamo bisogno di tutti voi.

#saveskouries

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

9NGreciaSkouries

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: l’attacco finale dello Stato contro il Rouvikonas

Da alcuni anni i militanti del collettivo vengono inquisiti sulla base di accuse false o pretestuose, che hanno come obiettivo la criminalizzazione dei movimenti e delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grecia: anarchici e comunisti nella lotta contro gli incendi

Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Nuova strage di migranti nel Mediterraneo. 750 persone naufragate, centinaia i dispersi a largo della Grecia

Una nuova Cutro, con numeri che rischiano di essere ancora più gravi: è la nuova strage di migranti, con centinaia di possibili vittime, a causa del naufragio di un peschereccio a sud della Grecia.