Ibiza: la lussuosa villa di Lionel Messi ridipinta dagli ecologisti
Si potrebbe pensare a un quadro d’arte contemporanea o a una performance di street art: su grandi pareti bianche, lunghi schizzi di vernice rossa e nera formano una composizione. La tela è la casa del miliardario calciatore argentino Lionel Messi, sull’isola di Ibiza. I pittori sono gli ambientalisti del gruppo Futuro Vegetal, che denunciano l’inquinamento causato dagli ultra-ricchi.
Nella sua denuncia, Futuro Vegetal cita un rapporto di Oxfam secondo cui “l’1% più ricco della popolazione mondiale ha generato nel 2019 la stessa quantità di emissioni di carbonio dei due terzi più poveri dell’umanità”. Messi fa parte di questo 1%.
E per spiegare la scelta del bersaglio, il gruppo fa notare che Messi, che ha comprato questa casa a Ibiza per 12 milioni di dollari nel 2022, la occupa illegalmente. Questa enorme villa, che comprende una sauna e un cinema, è illegale.
L’edificio si trova su un terreno agricolo soggetto a regolamentazione e comprende stanze non dichiarate. Di conseguenza, l’amministrazione comunale non ha concesso la licenza edilizia né il certificato di abitabilità. Tuttavia, questo non ha impedito al ricco sportivo di soggiornarvi. Infine, gli attivisti hanno posato con uno striscione che recitava: “Aiuta il pianeta, mangia i ricchi, abolisci la polizia”.
Il presidente argentino di estrema destra, ultraliberista e negazionista climatico Javier Milei ha espresso la sua “solidarietà” al connazionale Messi e ha sbottato: “Il comunismo è un’ideologia alimentata dall’invidia, dall’odio e dal risentimento nei confronti di chi ha successo. Non ha posto in un mondo libero e civile”.
Lo scorso luglio, il gruppo Futuro Vegetal ha ridipinto con estintori il superyacht dell’ereditiera della catena di supermercati Walmart, Nancy Walton, mentre era attraccato nel porto dell’isola di Ibiza. Questo mostro ultra-inquinante è costato 300 milioni di dollari, è lungo 110 metri e ha a bordo una piscina e una piattaforma per elicotteri. La poppa della nave era coperta di rosso e nero. Il gruppo aveva dichiarato: “I ricchi ci condannano a un futuro di dolore, miseria e desolazione”, prima di essere arrestato.
Articolo tradotto da Contreattaque
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