Lentini si organizza contro la discarica
Ieri pomeriggio a Lentini, provincia di Siracusa, si è tenuto un incontro cittadino contro la realizzazione della discarica prevista a ridosso dell’area archeologica “Valsavoia Armicci”.
In circa duecento si sono dati appuntamento in piazza Umberto I. Numerosi sono stati gli interventi di cittadini e membri della giunta comunale. Unanime la presa di posizione contro le scelte scellerate dell’amministrazione regionale.
La storia si ripete e ancora una volta le istituzioni siciliane hanno dato il via libera alla realizzazione di una opera pensata per distruggere un’area di interesse archeologico. Una discarica che costringerebbe il circondario di Lentini a diventare pattumiera della Sicilia, con tutte le conseguenze che comporta. Indagini recenti, non a caso, indicano un incidenza tumorale non indifferente a Lentini, un abitante su 37, infatti, si ammala di tumore. Ancora una volta il governo regionale non si schiera dalla parte della popolazione e non prende in considerazione la volontà di chi vive i territori. Si schiera, invece, dalla parte di chi sulle loro vite è pronto a farci profitti milionari. Muos, basi militari, inceneritori, trivelle, discariche, raffinerie. Sono queste le uniche opere che i governi, dello Stato, che si sono susseguiti hanno pensato per il sud e la Sicilia. A qualche chilometro di distanza, infatti, c’è proprio la base dell’areonautica militare di Sigonella. Punto strategico per le azioni di guerra, della Nato, in tutto il mediterraneo.
Una terrà, la Sicilia, storicamente utilizzata per lo sfruttamento delle risorse e l’esportazione della forza lavoro. Riserve naturali, zone rurali, spiagge e molto altro, distrutte per soddisfare gli interessi del capitale multinazionale. Sono però numerosissime le realtà resistenti, dispiegate in tutta l’isola, che decidono di praticare un’alternativa alle politiche criminali della casta.
Anche a Lentini, una città di ventiquattromila abitanti, sono nati comitati territoriali e associazioni che si stanno organizzando per percorrere la strada della lotta contro la discarica. Proprio per questo hanno organizzato, nei giorni scorsi, passeggiate simboliche nel luogo in cui la discarica dovrebbe sorgere, presidi con giovani e meno giovani. Proprio per questo ieri pomeriggio si sono incontrati: organizzare presidi per bloccare anche con la forza l’inizio dei lavori; lanciare il corteo che si terrà proprio a Lenitini il primo maggio. Un primo maggio che, con la solidarietà di tutte le comunità territoriali in lotta, deve mandare un messaggio chiaro a chi ancora immagina la Sicilia munnizza dell’Italia. Una manifestazione che sia portatrice della rabbia e della voglia di autodeterminazione del popolo siciliano.
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