No Muos: Turi fa 800mila dollari di danno
Turi, salito sulla parabola l’11 di novembre, aveva portato con se un martello, già co-protagonista di altri episodi di lotta, seppur non-violenta, che ha contemplato un vero e proprio sabotaggio ai danni del dispositivo di modern warfare di contrada Ulmo.
I danni sono stati stimati in oltre 800 mila dollari, avendo sabotato 13 pannelli che compongono la parabola, ognuno del valore di 60 mila dollari e avendo dunque reso inutilizzabile la parabola.
Ricordiamo che Turi ha messo in atto la pratica del sabotaggio nonostante i tentativi repressivi orditi a suo danno, come il divieto di dimora nel comune di Niscemi (terriorio compreso), violato dall’attivista.
I reati che il tribunsle di Gela gli ha contestato durante l’udienza di convalida del fermo contemplano l’estensione del divieto di dimora all’intera provincia di Caltanissetta, violazione dei sigilli della base (sotto sequestro da parte del gip di Caltagirone), danneggiamento aggravato e naturalmente violazione del foglio di via.
Durante l’udienza gli attivisti che hanno accompagnato l’azione di Turi in queste 36 ore gli sono stati accanto in presidio, proprio fuori il tribunale di Gela.
Pare che tra le dichiarazioni fatte al giudice ci fosse l’intenzione di rilanciare la pratica del sabotaggio “in forme più incisive”.
Turi è stato messo in libertà in attesa del processo.
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