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No Tap, un esercito espianta gli ulivi nella notte

Già nella notte si era avuto sentore degli spostamenti delle forze dell’ordine ed il messaggio di allarme da parte dei No Tap ha fatto arrivare sul luogo altri manifestanti da tutti i paesi circonstanti.

Questa operazione avviene pochissimi giorni dopo il vertice alla prefettura di Lecce durante il quale il Sindaco di Melendugno e la multinazionale Tap avevano raggiunto un accordo per bloccare gli espianti fino al 1 Novembre. Una decisione che avrebbe dovuto fare il paio con il decreto Via (valutazione di impatto ambientale) del 2014 che indica l’impossibilità di procedere con i lavori durante la stagione turistica.

Il blitz della polizia avviene a tradimento dell’accordo raggiunto alla prefettura di Lecce, alla presenza del Prefetto. Le istituzioni si sono dimostrate sleali anche nei confronti dei livelli istituzionali inferiori (in questo caso il Sindaco di Melendugno) qualora questi ultimi sostengano le ragioni della popolazione del territorio.

La tregua avrebbe segnato un respiro di sollievo per il giovane movimento No Tap, dandogli tempo di sedimentare e organizzarsi in vista dell’autunno. Uno scenario che, nei piani di Tap e prefettura, andava scongiurato. La popolazione, i territori, i loro interessi e le loro ragioni sono considerati nemici dallo stato italiano, che si allinea sempre agli interessi del grande capitale. Per questo motivo le istituzioni metodicamente utilizzano l’inganno nei confronti dei cittadini per imporre interessi particolari, per questo non sono mai da considerare degne di fiducia.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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