InfoAut
Immagine di copertina per il post

Raid della polizia tedesca contro Ultima Generazione

Perquisizioni in tutta la Germania, sequestrati beni e conti bancari dei militanti di Ultima Generazione, oscurato il sito

di Sebastiano Canetta

Perquisizioni in tutto il Paese, sequestro dei beni intestati e dei conti bancari, più l’oscuramento della homepage del sito ufficiale tedesco. È scattata ieri mattina alle 7 la maxi-operazione della polizia criminale contro gli eco-attivisti di Last Generation accusati dalla Procura di Monaco di «finanziamento di un’organizzazione criminale».

Nel mirino dei giudici, in particolare, sette persone tra 22 e 38 anni ritenute responsabili delle azioni dimostrative condotte in sette Land a partire dalla metà dell’anno scorso.

Su due attivisti pende anche la clamorosa ipotesi di reato legata al «tentativo di sabotare l’oleodotto che collega Ingolstadt al porto di Trieste», l’infrastruttura più strategica della Baviera. Un’accusa pesantissima: qualunque attacco alla pipeline che attraversa le Alpi è considerato alla stregua di un attentato terroristico, come l’esplosione del Nordstream.

EPPURE L’INDAGINE della Procura non ha portato ad alcun arresto. Non solo perché il teorema dell’eco-terrorismo di Last Generation stride anzitutto con la tesi del capo del controspionaggio Thomas Haldenwang (lo scorso marzo dichiarava di non ritenere Last Generation un gruppo estremista) ma anche perché l’impalcatura giudiziaria contro il movimento che ha messo in pratica oltre 1.200 blocchi stradali si incardina sul denaro.

«I sospettati sono accusati di aver raccolto almeno 1,4 milioni di euro per finanziare attività criminali» precisano i magistrati. Donazioni transitate sui due conti bancari congelati insieme alla quindicina di proprietà intestate agli indagati in Assia, Amburgo, Sassonia-Anhalt, Sassonia, Baviera, Berlino e Schleswig-Holstein.

IL BAVAGLIO AL SITO WEB letztegeneration.de non è bastato a silenziare gli eco-attivisti. Dall’account Twitter Last Generation domanda ai giudici bavaresi: «Quando saranno oggetto dei blitz della polizia le lobby del fossile? Quando verranno sequestrati i loro fondi governativi per le fonti non rinnovabili?». Segue la lettura politica dell’operazione giudiziaria: «Le perquisizioni hanno colpito duramente tutti i nostri sostenitori. Ci mettono paura ma non dobbiamo farci spaventare. Il governo Scholz persegue lucidamente l’inferno climatico. Bisogna continuare a fare resistenza»

Mentre sui social di Ende Gelände, il movimento di disobbedienza civile che per mesi ha bloccato la devastante espansione della miniera di carbone di Garzweiler, ricordano l’identico paradosso: «Le perquisizioni sono state a carico di chi mette in guardia dall’emergenza climatica anziché dei responsabili».

DEL RESTO, IL GIRO DI VITE sempre più stretto contro gli eco-attivisti è politicamente coperto dal cancelliere Olaf Scholz. Appena due giorni fa, parlando ai bambini della scuola elementare di Kleinmachnow nel Brandeburgo, bollava come «completamente fuori di testa» le azioni degli “Adesivi per il Clima” legati a Last Generation. «Non aiutano nessuno a cambiare idea, anzi, infastidiscono tutti» ha tagliato corto il leader socialdemocratico.

Parole di «chi si presenta agli scolari come il caro zio mentre li spinge sullo scuolabus globale che ha il 98% di probabilità di incappare in un incidente mortale. Come si permette Scholz di stare di fronte agli stessi bambini di cui sta distruggendo il futuro?» è stata la risposta di Last Generation con tanto di citazione della celebre metafora di Hans Joachim Schellnhuber, ex capo dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam.

DI SICURO IL PING-PONG di accuse fa più rumore del salto di qualità nella strategia di repressione della protesta ambientalista. Impossibili da fermare sulle strade perfino dall’apposita task-force istituita dalla polizia, gli eco-attivisti restano difficilmente inchiodabili alla sbarra del tribunale. Per questo il piano di disinnesco di Last Generation passa per il taglio netto delle donazioni imprescindibili per sostenere il costo delle azioni dimostrative. Come sempre con il supporto attivo dell’informazione di centro-destra, sempre in prima fila nella segnalazione dei punti deboli degli «eco-vandali»: Last Generation ha stoppato le assunzioni e nelle casse del movimento mancano circa 800 mila euro. Ecco le “dritte” dei media per l’Ultima Repressione.

da il manifesto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAgermaniapoliziaULTIMA GENERAZIONE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il porto crocieristico di Fiumicino

Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Comune di Bussoleno allunga le mani sulla stazione internazionale ed è subito bufera

“Metti la cera, togli la cera”. Chi di noi non si ricorda della famosa frase pronunciata dal maestro Miyagi nel film “Karate Kid” all’inizio degli anni 80.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La violenza colpisce la scienza: gli esperti sono minacciati per aver rivelato gli impatti sulla biodiversità

Messaggi intimidatori, attacchi fisici, avvertimenti. Secondo l’International Council on Science, gli scienziati ambientali latinoamericani sono sempre più minacciati. di Ana Cristina Alvarado, da ECOR Network “Stiamo assistendo a casi di persone che pubblicano informazioni scomode e, alla fine, si attaccano gli scienziati al fine di mettere a tacere il loro lavoro”, afferma Laura Furones, autrice […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: corteo No Ponte sullo Stretto in occasione del Carnevale, la polizia carica a freddo i manifestanti

Un’ampia manifestazione a Messina contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto ha animato questo sabato 1 marzo la città siciliana. Un corteo colorato ha legato la giornata di lotta con la festività del Carnevale, da sempre festa popolare e giorno in cui – fanno sapere i No Ponte – “si rovescia, si fa beffe del potere, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Opporsi al ponte sullo Stretto costa: 340mila euro!

La storia del Ponte sullo Stretto si arricchisce di una nuova, incredibile pagina. di Peppe Marra, da Volere la Luna Presentato come un’opera strategica, il Ponte è in realtà un grande inganno (https://volerelaluna.it/controcanto/2024/02/15/messina-linganno-del-ponte/), tali e tante sono le criticità legate alla sua realizzazione. In sintesi: il territorio dello Stretto è una zona ad alto rischio sismico e costruire una struttura di queste dimensioni su un’area così instabile […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Viaggio nei cantieri del Tav tra mito e realtà. Il sistema “grandi opere” per espropriare, devastare e speculare

Sono passati 30 anni da quando, a inizi anni ’90, nasceva il movimento No Tav in Val di Susa (TO). Parallelamente alla sua storia, emergeva quello che sarebbe diventato il modus operandi di gestione manageriale dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica in Italia: le “grandi opere”. Un quantitativo ingente di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: allargamento al cantiere di San Didero

Durante la giornata di ieri a San Didero sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda antistante al cantiere, sin da subito i No Tav hanno presidiato il piazzale del presidio, luogo in cui l’allargamento della rotonda potrebbe proseguire.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nuova protesta dei trattori. Il mondo rurale e le politiche agricole tornano nel dibattito pubblico

Torna, dopo esattamente un anno dal suo inizio, la protesta dei trattori. A partire da questa settimana, in diverse Regioni italiane, gli agricoltori e i loro mezzi agricoli sono scesi in strada per ribadire che dopo un anno – dicono – “nulla è cambiato”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Perché non c’è nulla di esaltante nell’arrivo di più donne ai vertici della polizia

Pochi giorni fa è stato pubblicato su La Stampa Torino un articolo intitolato “Anche in Questura si può rompere il tetto di cristallo”.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Germania: esiste un “male minore”?

La Germania si avvia verso un nuovo governo di grosse koalition tra CDU-CSU e socialisti, tra i vincenti e gli sconfitti di questa tornata elettorale. AfD si afferma come secondo partito, ma non conquista abbastanza voti da rendere impraticabile un governo senza il partito di estrema destra. Le esternazioni di Musk ed il progetto MEGA […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamento a seguito dell’iniziativa di XR alla Regione Piemonte

L’Assessore al Patrimonio della Regione Piemonte ha annunciato un’azione legale contro Extinction Rebellion, accusando il movimento di “deturpamento” del grattacielo regionale per aver incollato manifesti con acqua e farina sul vetro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le Valutazioni di Impatto Ambientale: istruzioni per l’uso

Auto-formazione di Ecologia politica e il Comitato Salviamo il Meisino. Il 7 gennaio al Campus Luigi Einaudi si è tenuto un momento di auto-formazione organizzato dal collettivo Ecologia politica e il comitato Salviamo il Meisino. L’oggetto dell’evento sono state le Valutazioni di Impatto Ambientale, uno strumento tecnico, presentato nella sua complessità da Luca Giunti, naturalista […]