InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ravenna: manifestazione nazionale Liberiamoci dal fossile!

Il prossimo 6 maggio giornata nazionale di lotta per fuoriuscire dal sistema fossile.

Costruiamo le convergenze di tutte le mobilitazioni sociali.               

L’ambiente e la svolta ecologica devono diventare la frontiera avanzata della lotta per il lavoro e i diritti.

In tutto il Paese e in tante parti d’Europa e del mondo sta crescendo la mobilitazione sociale per costruire la possibilità di vivere in modi diversi da quelli che fino ad ora ci sono stati imposti e che  ci stanno portando alla catastrofe climatica, che va ad aggiungersi alla crisi economica in un quadro in cui peggiora la qualità della nostra vita per difendere gli interessi di pochi.
L’aumento della temperatura, la desertificazione, la siccità, che porteranno a una sempre più grave crisi alimentare, all’impoverimento collettivo, alle guerre continue, alle inevitabili migrazioni climatiche,  e l’aggravarsi di tutti i tipi di sfruttamento e di umiliazione dei diritti  sono il motore della nostra lotta.

Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno teatro di molte mobilitazioni sociali, per contrastare le politiche che ci governano e per riaffermare i diritti civili. In questo programma l’Ecologia non è un tema fra i tanti. Essa deve diventare sempre di più la via maestra da percorrere per costruire l’orizzonte di una società più giusta e un mondo realmente vivibile per chi verrà domani. E quindi la trasformazione radicale del modello produttivo e sociale deve divenire punto di vista strategico di ogni lotta  e delle sue rivendicazioni. Attivarsi oggi per la vera svolta energetica, per realizzare un sistema davvero alternativo che renda l’energia sostenibile in termini di costi economici ed ambientali, è una componente fondamentale per resistere alle politiche sbagliate e avviare quelle giuste.

Nei vertici del settore energetico, e purtroppo anche in gran parte del mondo politico e delle Istituzioni, si parla con insistenza di ricoprire il nostro Paese con una fittissima rete di strutture dedicate al gas. Mentre a Piombino è già arrivata la grande nave rigassificatrice, e tra poco un’altra dovrà arrivare a Ravenna, si stanno già progettando molte altre strutture di rigassificazione in Sardegna e in Calabria, si riparla del medio e basso Adriatico, si pensa al Golfo di Trieste, alla Liguria e a potenziare gli altri siti (Livorno, La Spezia e Rovigo) dove gli impianti di rigassificazione ci sono già. E naturalmente si dissemineranno le coste d’Italia di depositi di GNL. Contemporaneamente, si progettano e si realizzano altri gasdotti, altri siti di trivellazione, e tutte quelle strutture che ci legheranno al sistema estrattivista per sempre. Strutture che renderanno il gas, già ambientalmente insostenibile, più costoso.

Si punta tutto su queste opere costosissime per le tasche di tutte e tutti noi, che non ci porteranno benefici in termini di economia né di indipendenza energetica, ma che vengono spacciate per strategiche, quando in verità la strategia è solo volta a garantire extra profitti alle multinazionali dell’oil&gas.

Non va tralasciato che sono pericolose per la sicurezza e per la salute, spesso classificate fra gli impianti “ad alto rischio di incidente rilevante”, nocive per la qualità dell’aria e per l’ambiente marino, pesantissime dal punto di vista della crisi climatica.

La comunità scientifica insiste inascoltata nell’appello ad iniziare al più presto la riduzione delle emissioni dovute alle fonti fossili e la sua sostituzione con le fonti rinnovabili, ma da parte del Governo, di gran parte dei poteri locali e del mondo industriale si insiste a potenziare l’intero sistema estrattivista. Si vuole dichiaratamente fare del nostro Paese il punto centrale di tutto il “sistema fossile” nel Mediterraneo, con il quale  saremo condannati a convivere. Una grave minaccia al futuro, nostro, delle nostre figlie e figli, nipoti e delle future generazioni. Purtroppo dobbiamo prendere atto che anche la Regione Emilia Romagna, il cui Presidente è stato nominato (al pari di quello toscano) Commissario Straordinario per il rigassificatore, e il Comune di Ravenna, nonostante le intenzioni più volte affermate di voler favorire la transizione ecologica, fanno parte del fronte che sostiene il potenziamento e l’estensione del sistema fossile.
Questo modello di sviluppo vecchio e anacronistico va cambiato in profondità, con  una decisa svolta verso rinnovabili, produzione energetica diffusa e decentrata, risparmio ed efficientamento; le opportunità produttive e occupazionali, della svolta ecologica sono gigantesche, e in grado di contribuire al  contrasto alla povertà energetica, alla difesa dei ceti più fragili, oltre che ad espandere i processi democratici e di controllo dal basso.

La Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, la Rete No Rigass No Gnl, la Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna stanno da anni tracciando un percorso che ha portato ad incontrare molte sensibilità e molte esperienze, cresciute nelle innumerevoli  vertenze per la difesa dell’ambiente, della salute, del clima e della democrazia, che ha segnato tappe fondamentali, fra le quali la recente lotta di Piombino con la manifestazione dell’ 11 marzo scorso.
In continuità con tali esperienze, fin dall’inizio del percorso che si snoda in tutta Italia sotto il nome di “Territori in cammino”, abbiamo indicato il 6 maggio come data per la tappa ravennate. Altre iniziative di uguale rilevanza organizzate nel frattempo, che trattano le tematiche del lavoro e della lotta alla violenza sulle donne, sono altri tasselli di un disegno complessivo di lotta alle disuguaglianze, alla povertà, allo sfruttamento e al calpestamento dei diritti primari delle cittadine e dei cittadini.

Invitiamo tutte e tutti quindi alla mobilitazione in generale, nel nostro caso per la lotta alla deriva fossile alla

MANIFESTAZIONE NAZIONALE SABATO  6 maggio a RAVENNA

con appuntamento alle ore 14 in testa Darsena di città

Per aderire scrivere a: fuoridalfossile.coordravenna@gmail.com

Campagna Per Il Clima – Fuori dal Fossile

Rete No Rigass No Gnl

Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna

Da Per il clima, fuori dal fossile

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

ECOLOGIAmanifestazione nazionaleno rigassificatoreper il clima fuori dal fossileravenna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Appesi al tetto dell’Oval: Extinction Rebellion contesta la fiera dell’aerospazio e della difesa.

Cinque attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future si sono appesi questa mattina dal tetto dell’Oval, reggendo un gigantesco striscione “Qui si finanzia guerra e crisi climatica”, mentre decine di metri più in basso si svolgeva una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e degli armamenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Guerra e clima: Extinction Rebellion ostacola l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting

Vestite da astronaute, tre attiviste di Extinction Rebellion si sono appese alla passerella olimpica di Lingotto, per ostacolare l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting, la conferenza mondiale su aerospazio e industria bellica. Srotolate due grandi bandiere della pace e uno striscione con scritto: “Guerra sulla Terra, Affari sulla Luna”. Alla cerimonia di apertura presente anche il Ministro dell’Economia Giorgetti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Com’era verde la mia valle

21nov23 In Clarea, calpestati e persi per sempre pezzi di storia!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Marcia popolare No Tav: venerdì 8 dicembre Susa-Venaus.

Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No Tav è un momento di ricordo della grande giornata di lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Verso un dicembre in lotta per la difesa delle nostre montagne!

Oggi pomeriggio alle 18 in aula Breack – Campus Luigi Einaudi di Torino ci sarà la presentazione dell’8 dicembre in Val Susa e del 16-17 dicembre nelle Alpi Apuane!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le montagne non ricrescono. Fermiamo l’estrattivismo in Apuane e ovunque

Condividiamo di seguito l’appello alla mobilitazione in difesa delle Alpi Apuane del 16 dicembre a Carrara.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un altro morto nei cantieri Tav francesi

Nel silenzio delle testate di informazione italiane, anche locali registriamo un altro morto nei cantieri geognostici della Torino Lione in Francia. E’ un ragazzo di 31 anni, dipendente della ditta Vinci, colosso delle costruzioni francese che lavorava nel cantiere di Saint Martin la Porte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa o Val di Gavio?

Val di Susa o Val di Sitaf? Ce lo chiedevamo nel 1990 di fronte alle straripanti iniziative della autostrada del Frejus.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Crisi ecologica, crisi capitalista, crisi dell’ecologismo politico – Parte prima

L’ecologismo politico, inteso come movimento sociale antagonista, non solo non ha incrementato la sua potenza politica nell’attuale contesto di effervescenza discorsiva green, ma sembra che stia implodendo. La presentazione della crisi ecologica nelle società capitalistiche occidentali racchiude un paradosso che aggiunge confusione politica a un mondo postpandemico già di suo tendente al disordine. A prima […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Toscana sott’acqua e quei soldatini di piombo che ignorano la “prevenzione civile”

Le intense piogge di inizio novembre hanno provocato esondazioni e allagamenti nella Regione. La piana che va da Pistoia a Firenze era una naturale vasca di laminazione dei corsi d’acqua che scendono dall’Appennino ma è stata riempita di cemento, fino a soffocarla.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Una marea in tutta Italia contro la violenza di genere.

Ieri, 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, oltre ai due cortei nazionali indetti dalla rete di Non Una Di Meno a Roma e a Messina tantissime piazze della penisola si sono riempite di decine di migliaia di persone, come a Milano e Torino, iniziative e cortei anche a Genova, Parma, Perugia, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

28 ottobre: corteo nazionale per la Palestina a Roma

Per la lotta di liberazione anticoloniale, per spezzare l’assedio a Gaza, per fermare il genocidio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Narrazioni di guerra, necessità di mobilitazione.

Verso il 21 ottobre, data scelta come prima tappa di un processo che vede impegnate molte realtà nazionali, è importante dare spazio a differenti aspetti che riguardano ciò che viene definita “escalation bellica”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

15 nuovi progetti dei bacini annullati dai tribunali: è ora di fermare i progetti in corso nel Deux-Sèvres! 

Si tratta di una grande vittoria per il movimento Soulèvements de la Terre, il comitato Bassines non merci e la Confèderation paysanne: 15 progetti di mega-bacini annullati nel Deux-Sèvres.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Selargius contro il Tyrrhenian link.

Il progetto di transizione energetica verso le fonti rinnovabili minaccia di investire il territorio sardo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vado Ligure, il comune che avrà il rigassificatore.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un contributo che analizza la questione del rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Culture

Eminenti ecologie. Ambiente e Bellezza in età vittoriana tra idillio e apocalisse

Lo sappiamo, l’età vittoriana con il suo impatto tanto vivido sull’immaginario di oggi, sorta di Paradiso perduto di eroi in mantellina e trine, pince-nez e ombrello (perennemente a spasso nell’odierno orizzonte transmediale, attraverso nuove edizioni di romanzi e racconti, trasposizioni su schermo, pastiche) rappresenta per altri versi e in modo concretissimo, in grazia del suo impero quasi planetario, una sorta di prova generale del nostro mondo globalizzato.