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SUPERCELLA DI PALERMO: “FENOMENI COME QUESTO A CAUSA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN ATTO. NON BISOGNA FARE ULTERIORI DANNI”

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“La maggior frequenza di fenomeni come la supercella che ha provocato il nubifragio che ha colpito Palermo è un’evidenza molto comprovata del cambiamento climatico in atto” .

Il professor Massimiliano Fazzini, docente di climatologia, geografia fisica e geologia all’Università di Ferrara e di Camerino, spiega l’evento metereologico verificatosi ieri pomeriggio nella città siciliana, così come quello avvenuto a Brescia sabato scorso: “Dobbiamo prendere atto che questi fenomeni, quando avvengono con una ripetitività così alta, non sono più eccezionali: è quello che ci aspetta in futuro. Dovremo adattarci a queste nuove evidenze climatiche, avere vademecum in cui si forniscano indicazioni e regole su come comportarsi in casi di particolari eventi o precipitazioni intense, per abbassare il livello di rischio: siamo ancora molto indietro dal punto di vista dell’adattamento ai cambiamenti climatici inteso come educazione ambientale, purtroppo in Italia non c’è ancora un piano ufficiale”.

Deve cambiare qualcosa in termini di scelte urbanistiche, di gestione del territorio? “Assolutamente sì. L’Italia è il paese europeo dove c’è il maggior consumo di suolo; siamo già un paese estremamente fragile dal punto di vista idrogeologico, quindi dobbiamo cercare di pianificare il territorio in una maniera molto più resiliente, per rischiare il meno possibile: l’urbanizzazione purtroppo ha già devastato, violentato gran parte del territorio italiano, compreso quello montano. Non bisogna fare ulteriori danni, magari con delle varianti scellerate ai piani regolatori.”

Ma è possibile prevenire, prevedere questi fenomeni metereologici così violenti? “Non è facile; ci si deve però adattare predisponendo un fitto monitoraggio delle condizioni meteorologiche quando sappiamo che c’è forte instabilità di modo che non utilizziamo più i modelli nelle immediate possibilità di un fenomeno meteorico molto intenso  ma utilizziamo invece altri strumenti di previsione quasi immediata, quali il satellite o il radar meterologico; anche questo però è un aspetto che va rapidamente migliorato per permettere una prevenzione di questi fenomeni che sono sempre di più drammatici” Ascolta o scarica

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Sui violenti fenomeni atmosferici degli ultimi giorni in relazione ai cambiamenti climatici abbiamo intervistato anche il climatologo Luca Mercalli, presidente della SIM – Società italiana di meteorologia Ascolta o scarica

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Da Radio Onda d’Urto

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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