Chiomontistan
Parlare di militarizzazione allora oggi ha un senso diverso dei giorni scorsi perché se già lo stato aveva deciso di gestire militarmente la Torino Lione, oggi lo fa con i suoi soldati. Un’ottica di guerra dichiarata che si trasforma in una vera e propria occupazione militare di un territorio che non può essere tollerata.
La valle di Susa è ormai allergica alle occupazioni in divisa blu o mimetica, come a quelle del doppiopetto. I tifosi del Tav sono accontentati, finalmente contro un popolo in lotta possono schierare i professionisti della democrazia del mondo. Ma sicuri che servirà? Sicuri di mettere timore o pacificazione laddove il conflitto è pane quotidiano?
Già oggi l’occupazione de la Maddalena è un’operazione che ha dei costi superiori all’opera e l’ottica statuale consiste nel costruire prima una caserma e poi a fianco, forse fare un cantiere per ricevere i tanto agognati fondi europei. Oggi l’occupazione conta 1.920 uomini delle FFOO divisi su 4 turni. Domani chissà?
Il movimento notav è un movimento serio, con un vivaio d’altri tempi e come in tutte le occupazioni militari, si cresce con il conflitto. Sicuri che bastino i vostri professionisti della guerra a sedare un sogno di libertà così forte?
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