InfoAut

Incipit NoTav

Siamo a pochi giorni dalla data del 31 maggio, indicata da Europa e Governo come termine ultimo per far partire il cantiere alla Maddalena di Chiomonte. Siamo abituati agli utlimatum, non li abbiamo mai contati, ma un giorno lo faremo almeno ci faremo due risate sulla credibilità dei vari lobbisti pro tav. Già in questi giorni il commissario straordinario, architetto nervoso, azzeccagarbugli Virano ha iniziato a dire che la data indicata può anche slittare, l’Europa saprà capire…però probabilmente questa volta non sarà così.

Siamo giunti al dunque in questa fase della vicenda Torino Lione ,è innegabile;nulla di definitivo, ma simbolicamente è forse uno dei passaggi più importanti degli ultimi cinque anni. Dopo che nel 2005 governo, truppe e lobbisti dovettero darsela a gambe levate da Venaus, sono cambiate tante cose. Sono passati sei anni che hanno segnato dei cambiamenti radicali nel confronto/scontro tra il movimento e la galassia dei si tav.

Il primo che balza all’occhio subito è come veniamo raccontati e descritti: siamo molti di più di un tempo, siamo cresciuti e maturati, ma nel 2005 eravamo una novità, belli e colorati, tutti da raccontare. Oggi stiamo facendo le stesse cose dell’epoca (forse anche meno) eppure siamo rimasti in pochi, brutti sporchi e cattivi e non ci viene data quasi mai la parola. Tutti compatti in una regia che tende a dimostrare che non sia più come un tempo, e soprattutto siamo facilmente battibili.

Sarà la “vulgata” ma nessuno dedito all’informazione di mestiere si pone qualche domanda in più; verifica se le nostra ragioni sono fondate, fa un po’ d’inchiesta. Nulla di tutto questo, nel migliore dei casi intende la vicenda Val Susa come in teatro di due forze contrapposte che si fronteggiano e vediamo chi vince.  Così, senza distinguere che il movimento è fatto da uomini e donne che di mestiere non fanno né il movimento, né i soldati, e che ogni piccolo passo di resistenza, è nella realtà un grande sforzo considerando la sproporzione delle forze in campo.

E’ per quello che siamo riconosciuti in Asterix e Obelix, perché come per loro noi di fronte abbiamo legioni ben strutturate e un impero, noi siamo un piccolo(ma grande) villaggio che resiste con serenità, allegria, forza e qualche buon stratagemma. Siamo mossi dalla convinzione e dalla dignità, è forse questa la cosa che non va giù a chi è abituato a vivere sulle spalle degli altri. Due componenti rare in questi tempi bui e a chi amministra il potere da veramente fastidio. Una piccola provincia del loro impero che si ribella e non si arrende! Sia mai, schieriamo le legioni e domiamoli.

Peccato che ciò non sia mai riuscito, anzi. Tutte le volte che hanno modificato di un minimo il tracciato del super treno investendo qualche nuova località, hanno sempre trovato nuovi cittadini pronti a difendere il loro territorio.

Sarebbe ora di smetterla, ma so che non sarà così. Dovrebbero smetterla di continuare a infangare un movimento popolare come questo, dovrebbero rendere omaggio a chi non si arrende e pratica forme di politica e partecipazione da far invidia a qualsiasi aggregazione politica. Dovrebbero farlo se fossero persone degne, ma così non è. Gli stessi che sono parte attiva della crisi economica che distrugge la vita di milioni di persone, sono quelli che ci fanno la lezione sulla generazione di benefici economici che porterebbe il Tav e ci spingono ad una guerra tra poveri con gli operai che dovrebbero issare la recinzione del cantiere. Non sono degli, lo ripeto, perché la classe dirigente vive dell’economia del disastro e ci vive pure bene. La Torino Lione è inutile da qualsiasi punto di vista, eppure è l’ennesimo flusso di denaro pubblico da tramutare in finanziamento per partiti e lobby varie. Non c’è bisogno di scomodare la Mafia o i casalesi, il sistema delle opere pubbliche è legale e funziona sul debito pubblico; è una fonte legale di ricchezza da elargire a cricche di ogni genere, e forse sarà per questo che non abbiamo ancora capito chi è che lo vuole con più convinzione: Pd o Pdl?

Persino la Lega, che della difesa dei territori ha sempre fatto un suo cavallo di battaglia, qui tifa tav, rimangiandosi tutti i suoi slogan d’oro: padroni a casa nostra, Roma ladrona, i popoli della Alpi ecc…Vedremo all’opera il presidente della Regione Cota e il ministro degli interni Maroni? Ma si anche loro sono un bluff e lo stanno dimostrando proprio nella tanto odiata Roma.

Abbiamo solo capito che tutti spingono perché arrivino i soldi europei (quelli vincolati all’apertura del cantiere il 31 maggio) e per farlo anche i più democratici si mettono l’elmetto.

Come andranno le cose lo vedremo, ma posso dire a nome di tutti e tutte che ci proveremo in tutti modi, non arrendendoci, facendogli sudare ogni centimetro della Maddalena, sapendo che la questione sarà lunga e non indolore. Perderemo qualche pezzo ma c’impegneremo per riconquistarlo perché non sarà la forza l’elemento vincente, ma la convinzione e la passione che ci porta ad essere La Valle che Resiste e …non si arrende.

Lele Rizzo (29 maggio 2011)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

lele rizzono tavnotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Oltre i Referendum: una sconfitta da capire

Mentre ancora i seggi erano aperti andava in scena il classico psicodramma della “sinistra”. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele arma l’Isis a Gaza. Alcune riflessioni sulle forme storiche della resistenza

Non si è prestata sufficiente attenzione ad una notizia che sta circolando negli ultimi giorni da diverse fonti: Israele starebbe fornendo armi ad una banda criminale legata all’Isis all’interno della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele, oltre Israele

Ovvero di come dentro la democrazia borghese risieda il seme della barbarie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Riflessioni critiche sul referendum, per dire 5 SI.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno 5 referendum abrogativi. Quattro quesiti mirano ad abrogare alcune delle norme introdotte con il “Job Act” di Renzi tra il 2014 e il 2016, mentre il quinto Si servirebbe a dimezzare il periodo necessario all’ottenimento della cittadinanza per coloro non nati in Italia da 10 a 5 anni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

L’invasione della Striscia di Gaza per continuare il genocidio e imporre il controllo biopolitico

Il piano di invasione della Striscia di Gaza annunciato da Benjamin Netanyahu aggiunge orrore ad orrore. Non ci sono sufficienti parole per descrivere quanto disgusto provochi il piano ideato e approvato dal Gabinetto di Guerra israeliano per l’invasione della Striscia di Gaza. Il piano prevede l’occupazione militare del 90% della striscia e rinchiudere l’intera popolazione […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

I giovani come pericolo pubblico

Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito ad una sequenza che indica un cambio di passo da parte del governo nei confronti della cosiddetta “pubblica sicurezza”. Dopo l’approvazione del “Decreto Sicurezza” con firma in calce del Presidente della Repubblica Mattarella, al netto di risibili modifiche, abbiamo assistito nel giro di tre giorni alle cariche di […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sentenza Sovrano: lacrime amare per i nemici del movimento No Tav

Nella giornata di ieri è stata depositata la sentenza di primo grado del processo “Sovrano” che ha visto 16 militanti del Centro Sociale Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda accusati del reato di associazione a delinquere.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]