InfoAut

La Camusso E il Tav

ovvero

QUANDO LAVORARE DOVREBBE AVERE UN SENSO.

“La TAV dà lavoro”: questa è la parola magica con la quale la Camusso difende la più grande opera speculativa del nostro paese.

Si parla da tempo in Italia del fatto che sta mancando il lavoro per tante persone, che non c’è lavoro. L’idea del lavoro è diventata una chimera, una astrazione.

Bisogna lavorare: ma per fare cosa?

Nessuno dice mai che il lavoro dovrebbe avere un senso, dovrebbe soddisfare dei bisogni, ad esempio. Se quei bisogni sono già soddisfatti, perché mai dovremmo lavorare?

Provate a chiedere ad una casalinga che ha lavato e stirato tutti i panni di casa, di ricominciare da capo: lei probabilmente vi chiederebbe perché. Se le rispondeste: che domande, per poter continuare a lavorare, no? Probabilmente vi guarderebbe storto o forse chiamerebbe una ambulanza sostenendo che avete profondo bisogno di cure psicologiche.

Invece quando si parla di vita comune, si dice che bisogna lavorare. Il lavoro è diventato una entità astratta, che ci deve essere a prescindere dal fatto che abbia un qualche tipo di senso.

Se ci pensiamo di lavori necessari ce ne sono tantissimi: la manutenzione del territorio per evitare le frane e gli allagamenti, l’ammodernamento della coibentazione delle case per risparmiare energia, il potenziamento della raccolta dei rifiuti porta a porta che eviterebbe l’accumularsi dei rifiuti nelle città, il restauro del patrimonio artistico nazionale che sta andando in sfacelo, la ristrutturazione degli edifici scolastici che stanno cadendo a pezzi, i lavori di cura per i bambini e gli anziani, il recupero di intere città come l’Aquila, l’elettrificazione ed il raddoppio della ferrovia in Puglia, l’ammodernamento di tutto il sistema ferroviario nazionale, il cablaggio con reti di trasferimento dati veloce in tutta la penisola, la ristrutturazione di tanti ospedali fatiscenti, il potenziamento del lavoro di educazione e ricerca delle giovani generazioni, la produzione di veicoli ecologici, il recupero di interi centri urbani per poter dare la casa a tutti, la ripulitura ecc. ecc. ecc.

Ma no, questo non è lavoro produttivo, vi direbbe la Camusso tenendo Monti sottobraccio.

Non è lavoro produttivo?

Per chi non è produttivo?

Non è produttivo per i grandi gruppi economico-finanziari che possono guadagnare solo sulla base di grandi investimenti per la realizzazione di grandi opere.

Certo anche la ristrutturazione di città come l’Aquila potrebbe richiedere grandi finanziamenti.

E’ vero: però lì occorre manodopera specializzata, poi sono operazioni lente, con movimentazione di quantità modeste di materiali, che sarebbero controllate dai cittadini, magari cercherebbero addirittura di intervenire per mettere mano ai lavori.

Noo, le grandi aziende necessitano di lavori rapidi, in cantieri in cui nessuno possa controllare come si lavora e chi ci lavora e a quali condizioni e nei quali il movimento di capitali avvenga lontano da occhi indiscreti. Il raddoppio, la triplicazione, la moltiplicazione dei costi preventivati, può essere fatta nei cantieri TAV, mica in operazioni del genere.

Allora è questo il motivo per cui si deve fare la TAV tra Torino e Lione, anche se la ferrovia per quella tratta c’è già e non viene neppure utilizzata al 50% e soprattutto il trasporto ferroviario sta subendo una diminuzione in tutta europa?

Se l’affermazione della Camusso fosse stata fatta alla presenza della casalinga di cui sopra, siamo sicuri che la guarderebbe storto, o forse chiamerebbe una ambulanza …

 

liucs

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

articolo18camussocgilno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sciopero generale: il punto di vista degli studenti e delle studentesse

“Quello che vogliamo fare lo facciamo:se vogliamo bloccare, blocchiamo,se vogliamo parlare, parliamo.” Riprendiamo il comunicato congiunto di CUA Torino e KSA, sulla giornata di sciopero generale nel capoluogo piemontese. In questa giornata di sciopero generale, per 2000 giovani la manifestazione non è terminata in Piazza Castello, un grosso spezzone del corteo ha bloccato le stazioni […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: 88 anni richiesti perché lottare é reato

“Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza di oggi sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue. Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inizia il presidio permanente a San Giuliano

E’ iniziato ieri il presidio permanente con campeggio a San Giuliano. Ricordiamo che il presidio No Tav “Sole e Baleno” e i terreni sui quali è stato costruito, sono minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ciao Alberto, a sarà dura!

Nella tarda serata di ieri, giovedì 3 ottobre, ci ha lasciati Alberto Perino.