InfoAut

La trinità ritrovata

In meno di 24 ore la trinità di governo Berlusconi-Bossi-Tremonti archivia le crepe delle ultime settimane e mostra il suo piano di governo: proseguimento della guerra in Libia e ulteriore privatizzazione del patrimonio pubblico. L’intesa fila talmente bene che Berlusconi si fa perfino scappare un “lo amo” parlando del Ministro dell’Economia. A chiudere il cerchio un’infornata di nuove nomine per ricompensare i transfughi Responsabili comprati direttamente tra le fila di Futuro e Libertà lo scorso 14 dicembre, tanto per far capire con quale moneta sa ripagare il Cavaliere.

E’ vero che la conferenza del gruppo di contatto è stata tenuta da Frattini ma pensare che il  Ministro degli Esteri abbia una qualche autonomia, che abbia anche solo un cervello significa davvero essere degli inguaribili ottimisti. Come dimenticare la sua imparagonabile faccia di plastica alla disperata ricerca di un posto nelle foto che ritraevano il Presidente con Gheddafi in una delle innumerevoli reciproche visite di cortesia degli ultimi anni? Svoltato l’anno, tocca farsi fotografare con la Clinton. Un atteggiamento imparato dallo stesso Cavaliere, fino a ieri impegnato a farsi fotografare un po’ con tutti, ligio nel riallinearsi quanto il capo vero (gli Usa) fa la voce grossa.

E così, dopo gli schiaffi della settimana scorsa incassati da Sarkozy, il paese si riallinea prono ai diktat (e agli interessi) statunitensi e francesi, riconfermando la disponibilità italiana in tutte le missioni militari in cui siamo già impegnati, precisando che “non c’è alcun senso di affaticamento, di stallo o di sospensione della nostra determinazione”.

Se il Guerriero prepara la guerra, il Mercante continua  a fare affari. Insieme alla riunione dei “volenterosi” il governo licenzia oggi il nuovo Piano di Sviluppo con un decreto legge in cui, su tutto, emergono nuove norme di facilitazione per l’Immobiliare e i rentiers di ogni tipo: concessioni balneari per oltre 90 anni, possibili ampliamenti fino al 20% per gli immobili che vengono ristrutturati, snellimenti burocratici per le Grandi Opere e sgravi fiscali per le imprese. Si preparano nuove colate di cemento e di corruzione, le uniche due imprese che tirano nel paese.

Viene da chiedersi, in tutto questo, dove sta la “differenza” vantata dai leghisti nelle scorse settimane di voce grossa contro la guerra di Libia. Archiviata, come tante altre volte. Un Carroccio sempre più romano e di governo. La lotta la si confina alle parole. Troppo da perdere, poco da guadagnare. Meglio serrare i ranghi e mandare avanti la baracca. Per precaria che sia, è l’unica che c’è. L’opposizione, tra l’altro, è come se non esistesse. Non viene neanche più presa in considerazione. Qualcuno l’ha sentita proferir qualcosa ?

Maelzel

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

berlusconiguerralega nordLibia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Oltre i Referendum: una sconfitta da capire

Mentre ancora i seggi erano aperti andava in scena il classico psicodramma della “sinistra”. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele arma l’Isis a Gaza. Alcune riflessioni sulle forme storiche della resistenza

Non si è prestata sufficiente attenzione ad una notizia che sta circolando negli ultimi giorni da diverse fonti: Israele starebbe fornendo armi ad una banda criminale legata all’Isis all’interno della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele, oltre Israele

Ovvero di come dentro la democrazia borghese risieda il seme della barbarie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Riflessioni critiche sul referendum, per dire 5 SI.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno 5 referendum abrogativi. Quattro quesiti mirano ad abrogare alcune delle norme introdotte con il “Job Act” di Renzi tra il 2014 e il 2016, mentre il quinto Si servirebbe a dimezzare il periodo necessario all’ottenimento della cittadinanza per coloro non nati in Italia da 10 a 5 anni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

L’invasione della Striscia di Gaza per continuare il genocidio e imporre il controllo biopolitico

Il piano di invasione della Striscia di Gaza annunciato da Benjamin Netanyahu aggiunge orrore ad orrore. Non ci sono sufficienti parole per descrivere quanto disgusto provochi il piano ideato e approvato dal Gabinetto di Guerra israeliano per l’invasione della Striscia di Gaza. Il piano prevede l’occupazione militare del 90% della striscia e rinchiudere l’intera popolazione […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

I giovani come pericolo pubblico

Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito ad una sequenza che indica un cambio di passo da parte del governo nei confronti della cosiddetta “pubblica sicurezza”. Dopo l’approvazione del “Decreto Sicurezza” con firma in calce del Presidente della Repubblica Mattarella, al netto di risibili modifiche, abbiamo assistito nel giro di tre giorni alle cariche di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.