InfoAut

Miseria e Nobiltà

A quali soggetti e a quali ripartizioni di blocco si riferiscono queste due parole ci pare scontato e banale. Come banale – ma necessario – è dover ancora una volta annotare le meschinerie cui la congrega politico-giornalistica si affida nel disperato tentativo di legittimare un’opera (il Tav) e delle operazioncine (arresti, denunce, processi, ecc) che alla maggioranza degli/e italian* appaiono in tutta la loro limpidezza.

Il campionario degli articoli oggi leggibili sulla carta stampata o sul web testimoniano della bassezza di chi, avendo ormai rinunciato a qualsiasi onesta intellettuale e alla benché minima adesione a principi di deontologia professionale, si accontenta di eseguire lo sporco lavoro di servizio ai potenti di turno.

Da qualche tempo la consegna è chiara: il Tav, l’idea-Tav, il principio che certe decisioni non si mettono in discussione, che tutto ciò che dietro questa bandiera ormai si riconosce dev’essere schiacciato è parte integrante del modus operandi quotidiano del giornalismo mainstream. Bella scoperta, si dirà… Il fatto è che mai come oggi e mai come in questa vicenda gli ordini vengono rispettati alla lettera e il modulo del come fare l’informazione viene incorporato tanto fedelmente.

Si dovrà dire che “i lavori sono iniziati” e allora si fa la foto di una trivella in posizione senza verificare se un’ora dopo sta effettivamente lavorando; si dovrà comunicare ai lettori che il presidio è stato sgomberato e non si verificherà se il movimento lo riconquista (alle 22.30, quando i giornali non sono ancora in stampa!); si dovrà soprattutto confezionare una notizia che racconta di brnchi di violenti che occupano e minacciano(?) i lavoratori di un ufficio e per sotenere la legittimità di arresti (domiciliari) ridicoli si monteranno sopra immagini di scontri presi da altri momenti della lotta no tav…e  avanti di questo passo.

Così, le tante storie di dignità e resistenza di questi compagni e compagne spariscono perchè è più importante individuare figure già conosciute, parlare di “prima e seconda linea dell’askatasuna” (rispetto a cosa?) invece di misurarsi col fatto che l’operazione contro “i duri” e “i violenti” è una montatura ridicola e che la valle e il movimento notav non si piegano.

Qua non si tratta di sprecare fiato nell’ennesimo lamento vittimista cui i movimenti troppo spesso si abbandonano (gli/le arrestat* sanno benissimo che il rischio delle lotte è quello che li vede oggi privati della loro libertà) quanto sottolineare la debolezza politica di chi à obbligato a ricorrere alla menzogna e al ridicolo per far fronte a una rigidità politica che può fungere da riferimento per tanti embrioni d’insoddisfazione che covano ai quattro angoli del paese.

La dignità e la tranquillità dei/le compagn* arrestat* (tutt*, nessun* esclus*) è l’ennesima prova della forza di un movimento che non ha bisogno di ricorerre a sotterfugi e meschinità per continuare la propria lotta. Dall’altra parte c’è solo una lunga lista di miserabili che si guadagnano da vivere rubando a tutt* senza rischiare niente, appropriandosi di ciò che ci appartiene, osservatori della sola legge dell’arraffo prima che tutto crolli (après moi le déluge), oppure benevoli esecutori degli ordini dei Palazzi: pennivendoli, sbirri che fanno carriera e diventano Cavalieri della Repubblica, tamarri di quart’ordine che a forza di leccare il culo diventano “onorevoli”.

Per fortuna stiamo da questa parte della barricata….

 

Infoaut

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

freedom4notavnotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra in Medio Oriente: non è un se, ma un quando

Chi vuole un ampliamento del conflitto? Chi vuole trasformare la carneficina di Gaza in una guerra regionale?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Francia: a che punto è la notte

Le elezioni francesi hanno confermato l’ascesa della destra del Rassemblement National e la fine del regno incontrastato della Macronie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni Europee: tra voto di protesta ed astensione l’europeismo liberista e belligerante è sempre più in crisi

Debacle totale per il falco Macron che ha passato gli ultimi mesi di campagna elettorale a spingere sul terreno del conflitto aperto con la Russia. Alexandre De Croo, primo ministro liberale del Belgio è dimissionario e in Germania, il grande malato d’Europa, l’ultradestra di AfD sorpassa i socialisti di Sholz.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10mila No Tav in marcia verso i cantieri di Chiomonte e San Didero (VIDEO)

Riceviamo e pubblichiamo questo video che racconta alcuni momenti della marcia di sabato 27 luglio 2024 ai cantieri di San Didero e Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TavLeaks. Documento tecnico lancia l’allarme sull’impatto idrogeologico del cantiere: sta accelerando il cedimento di una diga in Val Maurienne

Il giornale Mediapart si è procurato un documento interno della EDF, l’azienda francese di fornitura elettrica, in cui un ingegnere lancia l’allarme, con tanto di emoji , sul fatto che lo scavo del tunnel del TAV ha, nel 2019, svuotato di acqua una parte della montagna in Val Maurienne, in Savoia.