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#Chile. Ancora scontri in tutto il paese

Quest ultimo corteo studentesco non è gradito dalla Municipalità di Santiago, che pone a monte rigidi divieti di circolazione. Divieti inascoltati, sopra i quali migliaia di studenti marciano dalle 11 della mattina fino a sera.

L’ormai noto pugno di ferro dei carabineros si mette in moto fin dall’inizio della mattinata. Acqua urticante, lacrimogeni e cariche a cavallo, però, trovano una resistenza massiccia, che di corteo in corteo si è fatta sempre più serrata. E questa volta, in più, c’è che non si è stati autorizzati a stare in piazza. La rabbia se possibile si fa ancora più sorda. Gli scontri si espandono a macchia d’olio: tutto il centro cittadino ne è teatro.

Le voci delle istituzioni non riescono a non tradire una certa ansia, che inizia a strisciare nei palazzi di potere, dall’Intendenza alla Moneda, passando per tutte le poltrone dirigenziali dei sostenitori di Piñera. Forse qualche rischio lo si sta correndo davvero. Dopo tutti i divieti, i fermi, i feriti, e un ragazzo ammazzato, la massa informe degli studenti non è ancora stanca e continua ad attaccare senza perdere vigore. La sensazione è che le strategie del governo per contenere questa insubordinazione sfrontata siano ormai agli sgoccioli.

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