Contro il razzismo democratico, contestato il barone Panebianco!
Bologna – Non si è fatta attendere la risposta degli studenti e delle studentesse dell’Unibo all’infame editoriale, apparso sulle pagine del Corriere della sera, del docente Angelo Panebianco. Un mix di razzismo ed ideologia neo-liberista che vede gli essere umani, e i migranti soprattutto, soltanto come forza lavoro da sfruttare.
Per Panebianco l’unico modo di affrontare la questione dell’immigrazione è la “convenienza”, precisamente della “nostra” convenienza. E quindi il metodo è quello della selezione degli immigrati, cosa che se usiamo il metodo dell’accoglienza non possiamo fare.
Ma come dicevamo, la risposta di chi frequenta l’università di Bologna, versando migliaia di euro nonostante questa non rappresenti più neanche un ascensore sociale, non si è fatta attendere.
Tanti studenti e studentesse si sono ritrovati, questa mattina, alla facoltà di Scienze Politiche (la facoltà del barone razzista Panebianco) per contestarlo e affermare che nell’università non c’è spazio per razzisti e per chi vuole continuare a propinare un sapere unico fatto passare come qualcosa di oggettivo, che altro non è che il sapere neo-liberista basato sullo sfruttamento.
Dinanzi alla contestazione, Panebianco, ha provato ad avere un confronto con il presidio che, con forza, lo contestava. Confronto che è stato immediatamente rifiutato dagli studenti che da subito hanno messo in chiaro che con baroni e razzisti, con chi come Panebianco è al servizio di quei poteri forti che determinano le condizioni di sfruttamento e precarietà che quotidianamente viviamo, non può esserci confronto.
Dopo questo netto rifiuto, il presidio si è mosso verso l’ufficio dell’editorialista del Corriere della Sera, che è stato sanzionato con un lancio di vernice rossa. Vernice che sta a simboleggiare il sangue dei tanti migranti che, nel Mediterraneo, nel tentativo di raggiungere la “fortezza Europa”, hanno perso la vita. Infatti, le parole del docente dell’UniBo assumono maggiore gravità a fronte di tragedie come quelle di Lampedusa e dello scandalo che ha attraversato in queste settimane i Cie italiani.
Crediamo che la migliore risposta alle sprezzanti parole razziste e schiaviste di Panebianco siano le lotte sempre più meticce che da mesi, a partire dalla Sollevazione del 19 ottobre, attraversano le città di tutta Italia.
tratto da Univ-Aut
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