InfoAut
Immagine di copertina per il post

Edisu Torino: Trabucco cala la maschera, tagli e cartolarizzazioni in vista

 Oggi alle 17 presso la sede EDISU di via Madama Cristina, si è riunita straordinariamente la Commissione Sviluppo e Progettazione convocata da Umberto Trabucco, presidente di EDISU Piemonte.All’ordine del giorno il futuro dell’ente stesso: le ipotesi di soluzione da attualizzare per rifinanziare le sue casse vuote e una ridiscussione dei parametri di accesso ai benefici messi a bando dall’ente per il prossimo anno accademico.

Noi studenti e borsisti ci siamo ritrovati in presidio sotto l’ente per denunciare nuovamente la decisione della giunta Cota di non finanziare più il diritto allo studio ma soprattutto, visto l’evolversi della situazione, per pretendere da parte di Trabucco una presa di posizione chiara e forte contro la scelta politica regionale e garantirci che la residenza Verdi 15 e tutte le altre residenze proprietà dell’EDISU, non verranno svendute a privati e tolte agli studenti che sono e devono restare agli studenti, e non agli speculatori.

Dopo ore di attesa e di blocco del traffico, la nostra richesta di entrare in commissione e avere un confronto diretto con Trabucco è stata negata perchè al presidente non interessava ascoltarci e dialogare con noi.Abbiamo quindi deciso di attenderne l’uscita dalla sede, presidiata da un numero di forze dell’ordine spropositato: Trabucco, nel goffo tentativo di evitarci, ha provato ad uscire dal retro dello stabile a bordo della sua auto (la polizia voleva farci credere si trattasse di due anziani inquilini dello stesso stabile!), con la quale ha pure tentato di farsi largo tra noi studenti in maniera a dir poco incosciente e arrogante. Ridicolo e vile il protrarsi del suo atteggiamento: dopo svariati minuti di auto-reclusione nel veicolo, tempo in cui tutti e tutte continuavamo a ribadire le nostre richieste e l’urgenza di un confronto, Trabucco ha deciso di dare il via ad una sorta di pittoresca caccia al topo. Scortato da decine di uomini in divisa, alcuni particolarmente nervosi, si è fatto inseguire in lungo e in largo nei pressi del perimetro dell’edificio, rifiutandosi di parlare con noi, di risponderci e per quanto poco possibile, di ascoltarci.

Trabucco, presidente dell’EDISU per nomina regionale, ha finalmente palesato anche agli occhi dei più increduli la sua volontà a non collaborare con noi ed il suo rifiuto a farsi carico delle nostre istanze, poichè fondamentalmente compiacente con una giunta regionale che l’ha promosso presidente ed accomodante rispetto alla proposta di svendere residenze, aule studio e immobili vari, che sono patrimonio collettivo e non sua proprietà.La presa di posizione che da mesi attendavamo è dunque arrivata e non ci sembra affatto quella giusta per il presidente dell’ente preposto a garantire il nostro diritto allo studio… da oggi insieme a Cota e la sua giunta regionale, un nuovo nome si aggiunge alla lista della nostra controparte, quello di Umberto Trabucco, palesatosi come problema e non certo soluzione alle nostre rivendicazioni, alle istanze della nostra lotta.

Nel frattempo alla Verdi 15 Occupata continuano le iniziative ed è sempre più forte e condivisa la volontà di non stare a guardare in silenzio quello che politici o politicanti vanno decidendo sul nostro futuro e sui nostri diritti.Mentre va avanti il dibattito con il regista Gaglianone ed il Comitato Emergenza Cultura, nostri ospiti stasera, attendiamo per domani l’arrivo degli studenti di Pisa, protagonisti dell’esperienza di occupazione dello studentato di via La Pergola, con cui alle 21 terremo un’assemblea aperta a cui seguirà una serata benefit Verdi Occupata a cura dei Vanchiglia Sound – djset reggae-roots.

Il prossimo appuntamento pubblico in programma è fissato per il 6 febbraio, data della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, che si terrà presso le sale del conservatorio di Torino. In vista di questo importante momento pubblico, a cui presenzieranno tra gli altri il ministro Profumo, la minista Fornero, e molto presumibilmente il governatore Cota, abbiamo convocato un’assemblea aperta per il 31 gennaio qui alla Verdi Occupata: noi studenti e borsisti insieme alle componenti dell’università, ai lavoratori delle cooperative e al mondo della formazione tutto, il 6 febbraio saremo in piazza, a nostro giudizio, da inaugurare non c’è veramente niente!

Verdi Quindici Occupata

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

cartolarizzazioniedisutaglitorinotrabuccouniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Breaking the Wall Conference for Palestine – Convegno per la Palestina

Giovedì 29/05 – Venerdì 30/05, Polo Carmignani, Università di Pisa

In una fase storica di mobilitazione bellica globale, di intensificazione del genocidio in Palestina, di sollevazione di milioni di persone in solidarietà con il popolo palestinese, le università e la produzione della conoscenza sono diventati un terreno di scontro e di cambiamento.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero nazionale contro il ddl Bernini: mobilitazione in tutta Italia delle Assemblee Precarie Universitarie

Ieri in occasione della giornata di sciopero oltre 20 città si sono mobilitate in tutta Italia contro la riforma Bernini, contro i tagli alla ricerca e contro gli investimenti in ottica bellica. Lo sciopero promosso da diversi sindacati (Flc-Cgil, Usi, Cub, Usb, Cobas, Adl Cobas, Clap) ha visto l’attivazione di molti atenei attraverso iniziative di blocco, presidi, cortei e occupazioni, grazie alla mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Immaginare un contropercorso nelle scuole, partire dalle condizioni oggettive della lotta

Ci troviamo in una fase in cui le organizzazioni studentesche della politica anti-istituzionale da anni si muovono solo in un terreno tattico di risposta alle grandi dichiarazioni scandalose dei politici e dei padroni, molto spesso assumendole come punto di vista generale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sbatti i prof in prima pagina: solidarietà a Gaia Righetto

Sempre più spesso, insegnanti e lavoratori/trici della scuola vengono messi alla gogna per le proprie idee e il proprio impegno civile. da Global Project È il caso di Gaia Righetto, attivista e docente precaria colpita da una campagna diffamatoria prima ancora di entrare in classe. Come già accaduto ad altri, si vuole trasformare il dissenso […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Collettivo Einstein: contro guerra e riarmo, organizziamoci e lottiamo

Oggi (ieri ndr) abbiamo lanciato un presidio sotto scuola per dire la nostra in merito al riarmo e a un incontro che si sarebbe dovuto svolgere all’interno dell’auditorium di via Pacini. Riprendiamo da Collettivo Einstein Riarmo che si farà grazie ai soldi per le scuole, per la sanità pubblica e quelli delle tasse pagate dalle […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Venti di guerra sull’Italia? La guerra viene fatta a noi studenti e lavoratori!

Riprendiamo l’appello di studenti e studentesse del Collettivo Einstein di Torino che chiamiamo un’assemblea studentesca presso la loro scuola sul tema del riarmo europeo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inaugurazione anno accademico di Torino: finanziamenti alle università, non alle armi

Lunedì 17 marzo l’Università di Torino celebrerà in mattinata la cerimonia di inaugurazione del suo anno accademico, cerimonia a cui è stato invitato come “ospite di riguardo convocato per l’occasione” Enrico Letta.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra