InfoAut
Immagine di copertina per il post

Organizziamo insieme il nostro fronte solidale con la Palestina.

Nella giornata di ieri 15 novembre, all’interno dell’atrio di Palazzo Nuovo si è riunita un’assemblea studentesca partecipata da centinaia di persone..

da Collettivo Universitario Autonomo

Nella giornata di ieri 15 novembre, all’interno dell’atrio di Palazzo Nuovo si è riunita un’assemblea studentesca partecipata da centinaia di persone in solidarietà alla Palestina e contro i governi occidentali che sostengono e incrementano la guerra a tutto campo che si manifesta in tutto il mondo dalla Palestina all’Ucraina. Sappiamo bene che questa guerra si consuma anche qui alle nostre latitudini attraverso i sacrifici economici che vengono richiesti alle persone preferendo ingrassare il portafoglio dell’industria bellica piuttosto che fornire un sostegno alla crisi in atto, ci rendiamo complici delle guerre e del genocidio anche quando non ci opponiamo agli accordi che i nostri atenei stipulano con stati colonizzatori e dittatoriali come Israele o la Turchia o se permettiamo che i nostri saperi e le nostre ricerche vengano rapinate per essere indirizzate ad applicazioni dual-use in campo bellico. Non solo riconosciamo il coinvolgimento dei nostri governi nel buttare benzina sul fuoco della violenza generalizzata ma ci sottraiamo nel riconoscerci sotto una bandiera occidentale (e atlantista) di civiltà, democrazia e pace da dover esportare con le armi, come alibi per prendere posto nel contesto geopolitico di conflitti imperialisti tra stati-nazione: questa non è la nostra civiltà, tantomeno la nostra democrazia e quello che stiamo chiedendo noi e gli stessi popoli oppressi non è la pace; non è possibile una pace sotto occupazione, non è possibile una pace quando chi detiene il potere finanziario e statale stringe sempre di più la morsa per giocarsi il tutto per tutto con il fine di assicurare la propria posizione di dominio mondiale.

Dunque per voltare le spalle a questa retorica che ci vorrebbe tutti e tutte complici silenziosi abbiamo deciso che fosse necessario stabilire un punto di rottura e così abbiamo bloccato e occupato l’Ateneo torinese, dopo l’assemblea in centinaia siamo partiti in corteo dentro l’Università per bloccare ogni lezione in corso, abbiamo proseguito la serata con una cena palestinese e la realizzazione di un murales sui muri prima inquietantemente immacolati di Palazzo Nuovo. Trascorsa la notte abbiamo aperto i cancelli universitari per permettere agli studenti e alle studentesse di entrare ma con la sola possibilità di partecipare alle attività dell’occupazione poichè abbiamo deciso di intraprendere un completo blocco della didattica credendo nell’esigenza di un’azione reale di boicottaggio accademico che non stesse solo nel campo del simbolico: questa mattina nessuna lezione è stata svolta all’interno delle mura di Palazzo Nuovo, ci spiace per il disagio ma è il momento di imporre una scala di priorità. In compenso la giornata di oggi è molto fitta e ricca: – abbiamo iniziato la giornata con un dibattito sulle ragioni del boicottaggio accademico insieme a due compagne palestinesi dell’Università di Birzeit e Stephanie, attivista di Palestinian campaign for the academic and cultural boycott of Israel – continueremo dopo pranzo con un’assemblea di prospettive e verso il corteo studentesco di domani verso cui partiremo domani alle 8.00 da Palazzo Nuovo – alle 17 affronteremo il tema dell’informazione e della divulgazione insieme a Chiara Cruciati, Cecilia dalla Negra e Tamara Taher, quali sono le narrazioni su un genocidio? – continueremo alle 19 incontrando una delegazione di lavoratori LEAR in sciopero permanente davanti all’azienda insieme al delegato sindacale FIOM che segue la vertenza – la serata si concluderà in bellezza con un incontro (telematico) con Leila Khaled, militante storica della resistenza palestinese, dirigente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina; sarà questo un momento importante per posare la nostra attenzione anche sul tema della capacità offensiva palestinese e le necessità organizzative per garantirsi la vittoria.

Il popolo palestinese ci ha dato un segnale importante: ci ha dimostrato che anche a incredibili disparità di strumenti bellici a disposizione, un popolo oppresso, se si organizza e si fa forza della convinzione delle proprie ragioni è in grado di fare male al proprio oppressore e di rendere concreta la possibilità della vittoria. Questo punto per noi è un motore di attivazione che ci da un orizzonte concreto di mobilitazione che rafforza la nostra determinazione ad andare avanti fino a che riusciremo a vincere e ogni popolo sarà riuscito a liberarsi dalla controparte che ne limita la libertà! Oggi più che mai fuori da ogni retorica possiamo dire che i popoli in rivolta scrivono la storia! Passate a trovarci in occupazione, organizziamo insieme il nostro fronte solidale con la Palestina!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

resistenza palestinesetorinouniversità occupata

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro Stato e dirigent3 tutto e subito all3 student3!

Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata dell3 student3, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito

Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.