Roma: Occupare fa bene!
Mi stanno facendo capire chiaramente che non posso avere aspettative per il futuro, non ho più il diritto a sognare.
La mia famiglia è faticosamente riuscita, con molti sacrifici e dopo anni e anni di lavoro, a comprare una casa, con i risparmi siamo riusciti a pagare le cartelle esattoriali che arrivano da Equitalia, una volta al mese andiamo a cena al ristorante. Io mi sto rendendo conto che non posso nemmeno immaginare quello che farò tra due anni. Prenderò questo diploma, e poi? Il lavoro non c’è, l’università costa troppo e non mi dà garanzie.
Quello che vedo adesso intorno a me è il ritratto di un paese distrutto, mi chiedono di rispettare regole e leggi mentre tutto, a partire dal soffitto della mia classe, mi sta crollando addosso.
Mi dicono che la soluzione a tutto questo è andarmene da questo paese, scappare da un’Italia sempre più misera per cercare “fortuna” all’estero. Io non voglio, voglio rimanere qui e costruire un futuro migliore, voglio sperare che fra un anno o forse dieci, sarò riuscita a riprendermi tutto ciò di cui ho bisogno lottando.
Per questo ho deciso di occupare la mia scuola, perché voglio costruire un sistema diverso di relazioni, un modo più sano per stare insieme, perché voglio crescere insieme ai miei compagni sperimentandoci in questa situazione in cui siamo tutte e tutti uguali senza dirigenti o capi, perché le decisioni in assemblea si prendono meglio.
Durante l’occupazione sto scoprendo molte cose che televisione e giornali non dicono, attraverso i corsi di controinformazione che organizziamo ogni giorno.
Il mondo che vorrei lo sto mettendo in pratica adesso, gestendo con i miei amici spazi e tempi senza nessuna imposizione o costrizione, perché penso che il modo migliore per cambiare le cose è cambiare noi stessi, e in questi giorni io sto cambiando.
Per questo spero che le scuole occupate siano sempre di più, nella mia città e in tutta Italia, perché la mia generazione ha una scommessa importante da vincere, quella di cambiare questo paese.
un occupante
da: StudAut.it
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