InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze. Tantissimi in assemblea: rompere il ricatto, lottare per una vita migliore!

L’assemblea è stata aperta dai rifugiati che, dal giorno della morte di Alì Muse nell’incendio dell’ex-Aiazzone ad oggi, sono protagonisti di una dura lotta che ha avuto il merito di rompere il silenzio intorno alle condizioni di vita dei migranti e all’evidente fallimento del sistema di accoglienza attuale. Un nuova presa di parola in cui sono state ribadite le responsabilità politiche che stanno dietro la morte di Alì Muse e le ragioni di una lotta che non è intenzionata a fermarsi fino al raggiungimento del proprio obiettivo: una casa stabile e dignitosa.

Una nuova occasione in cui i rifugiati hanno rispedito al mittente le accuse di “furbizia” e “prepotenza” arrivate in questi giorni dal Sindaco Nardella e l’assessore Funaro, denunciando la grande truffa che sta dietro l’utilizzo delle risorse destinate all’accoglienza dei migranti: soldi che, in realtà, vengono letteralmente mangiati dai soggetti privati e le cooperative che gestiscono le politiche di accoglienza. Una doppia truffa a danni tanto dei contribuenti italiani quanto dei migranti che non ricevono alcun significativo beneficio dall’utilizzo di queste risorse.

Un meccanismo che, come denunciato dalle famiglie intervenute all’assemblea, non riguarda solo i rifugiati ma specula e ingrassa anche sulla gestione dell’emergenza abitativa che oggi riguarda centinaia di migliaia di persone – migranti e italiane – in questo paese. Più interventi hanno sottolineato come – anche in questi casi – fiumi di denaro pubblico vengano sprecati per accoglienze indegne e a breve scadenza che arrivano a costare la scandalosa cifra di 680€ al mese per ogni posto letto. Strutture di accoglienza dove le famiglie vengono divise. Delle (non)soluzioni che mostrano più che altro la volontà di punire, controllare e disciplinare chi si trova in condizioni di povertà. Da qui la necessità di partire dal rifiuto di un intero sistema assistenziale che ha l’obiettivo di mantenere e riprodurre le ingiustizie le diseguaglienze, continuando a relegare a cittadini di serie C sempre più persone.

Cittadini di serie C – da chi si ritrova in emergenza abitativa ai migranti, dai terremotati alle famiglie in difficoltà economica – per le quali “i soldi non ci sono”, mai, a sottolineare l’idea delle istituzioni per cui milioni di vite non contano semplicemente nulla. Eppure i soldi – invece – ci sono, come ripetuto da molti interventi: sono i 20 miliardi regalati alle banche da questo governo, i soldi delle grandi opere e del magna-magna dell’accoglienza.

Le nuove disposizioni proposte dal Governo in tema di migranti, con la riapertura dei CIE e l’obbligo al lavoro gratuito per i richiedenti asilo, sono state denunciate come l’altra faccia della medaglia di un governo che si inchina di fronte ai poteri forti mentre progetta nuove forme di carcere e di schiavismo per gli ultimi.

Forte la necessità, emersa dall’assemblea, di rompere il ricatto che quotidianamente viene esercitato – in molteplici forme – sulle vite di milioni di persone in questo paese e in modo particolare su quelle dei migranti. Un ricatto che viene agito attraverso violenti dispositivi di precarizzazione delle vite. La precarietà delle soluzioni abitative proposte dal sistema dell’accoglienza, ma anche la precarietà del lavoro che va di pari passo ad insopportabili condizioni di sfruttamento e, non ultima, la continua precarietà prodotta dalle leggi attuali sui permessi di soggiorno.

Tutti campi di lotta da affrontare con determinazione per affermare i propri diritti e la propria dignità, a partire dalla messa in connessione di chi oggi già ha inziato a dire NO. La manifestazione di sabato 28 gennaio a Firenze, sarà un altra occasione in questo senso.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Martina e per tutte le ragazze uccise dalla violenza patriarcale.

Riceviamo e pubblichiamo da Collettivo Universitario Autonomo e Kollettivo Studentesco Autorganizzato (Torino).

Contro la violenza patriarcale sempre più diffusa tra i giovani.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Femminicidi in Italia: due studentesse universitarie uccise in meno di 24 ore dagli ex partner. Manifestazioni di Non Una di Meno

Due femminicidi nel giro di 24 ore in Italia. Due studentesse universitarie, entrambe di 22 anni, uccise per mano dell’ex partner. A Roma è stata uccisa Ilaria Sula: l’ex fidanzato Mark Antony Samso l’ha accoltellata in casa sua, ha messo il corpo in una valigia e l’ha scaricato in un dirupo a est della Capitale. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ci facciamo spazio, zona fucsia ovunque

Riprendiamo il comunicato di Non Una di Meno Torino sulla giornata di ieri

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo: “Lotto, boicotto, sciopero”. Le corrispondenze dalle mobilitazioni in tutta Italia

8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne. “Lotto, boicotto, sciopero” è lo slogan scelto da Non Una di Meno per il nono sciopero transfemminista. Oltre 60 le piazze mobilitate, da Nord a Sud, in tutta Italia per “uno sciopero – dice Nudm nell’appello (clicca qui per il testo completo) – dal lavoro produttivo, riproduttivo, di cura e dai consumi, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso lo sciopero dell’8 marzo: lotto, boicotto, sciopero

Ripubblichiamo questa puntata speciale in avvicinamento a L8 marzo curata da Radio Fabbrica e Non Una di Meno Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Perché non c’è nulla di esaltante nell’arrivo di più donne ai vertici della polizia

Pochi giorni fa è stato pubblicato su La Stampa Torino un articolo intitolato “Anche in Questura si può rompere il tetto di cristallo”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Assemblea regionale a Mazzé “Noi siamo sicuri che dire no alla guerra deve significare il ricomporre le lotte: le lotte ambientali con le lotte operaie, con le lotte di tipo sociale”

Pubblichiamo alcuni materiali a caldo in merito all’Assemblea Regionale di Confluenza dal titolo “IL DESTINO DELL’AGRICOLTURA E DEL SUOLO IN PIEMONTE: TRA AGRI-FOTOVOLTAICO E NUCLEARE”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Napoli: scarcerati Angelo e Mimì. Andranno a processo il 12 ottobre. Decine di presidi in tutta Italia

Con le nuove norme introdotte dal governo i due imputati rischiano pene importanti in particolare per l’accusa di resistenza aggravata.