InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena, blocchi e cariche ai cancelli di Italpizza

||||

E’ ripreso alle 13 di lunedi 21 gennaio lo sciopero nel colosso alimentare modenese Italpizza. I fatti avvengono dopo che l’assemblea delle e dei dipendenti delle cooperative in appalto aveva constatato come l’azienda avesse eluso ogni disposizione dell’accordo siglato in prefettura, nel primo tavolo di trattativa strappato dopo la settimana di lotta agli inizi dello scorso dicembre.

L’accordo prevede il completo reintegro delle lavoratrici e dei lavoratori alle loro mansioni e il rispetto del contratto nazionale da alimentaristi (da sempre disatteso nello stabilimento). “Alla data del 20 solo alcune lavoratrici sono tornate al lavoro, oltretutto sotto costante controllo dei caporali delle coperative, obbligate a mansioni unicamente punitive. L’ultima a livello temporale è stata la pulizia delle tubature sul tetto dell’edificio senza alcuna protezione a disposizione. In questo modo cercano di intimorire chiunque sia iscritto al si cobas e partecipi alla lotta” fanno sapere le lavoratrici stesse.

Già nelle scorse settimane era stata resa pubblica la completa sudditanza delle istituzioni e delle organizzazioni politiche e sindacali cittadine agli interessi di Italpizza, facendo venire alla luce un grottesco quanto rapido scambio di dichiarazioni a livello nazionale. Il 14 gennaio una delegazione di delegati e delegate del Si Cobas ottiene un incontro a Roma col sottosegretario al ministero del Lavoro, nel quale si prende atto che Le ispezioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’INPS e dell’Ispettorato del Lavoro confermano quanto denunciato da tempo con gli scioperi e i picchetti.

Il giorno seguente anche in parlamento, con un’interrogazione della deputata Ascari del Movimento 5 Stelle vengono riportati gli stessi esiti assieme alla dichiarazione di vicinanza ai diritti e alla dignità dei lavoratori, dichiarazione alla quale dai picchetti si risponde senza illusioni e ben conoscendo quello stesso parlamento che, col decreto sicurezza, ha dato ancor piu strumenti di ricatto e repressione a questure e aziende in tutta la penisola.

Al teatrino di eterna campagna elettorale si aggiungono immediatamente le sigle confederali con cgil cisl e uil di modena che dichiarano nuovamente come all’interno dello stabilimento ogni forma di legalità sia rispettata e controllata. Queste vengono smentite anche con la pubblicazione dei precendenti accordi sindacali in cui le stesse organizzazioni accettavano l’applicazione dei contratti illeciti considerando “le difficoltà economiche in cui versa l’azienda” (Italpizza nel frattempo ha quasi triplicato il proprio capitale negli ultimi 9 anni).

Lo sciopero riparte quindi con ancora maggiore determinazione con la solidarietà di lavoratori da tutta la provincia e dall’altra parte un fronte che pare sempre più fragile. Sono numerosi durante la notte fra lunedi e martedì i furgoni caricati dai caporali che arrivando dalla provincia di Bologna, cercano di far riprendere la produzione ma inutilmente, in tutta l’azienda ad eccezione di un nastro, il lavoro rimane fermo. Dal primo mattino si susseguono tre cariche del reparto celere che non hanno però alcun effetto, nonostante si segnali un lavoratore ferito il picchetto continua a ricompattarsi e a proseguire lo sciopero.

Intorno alle 13 dopo, dopo l’ennesimo tentativo di disperdere gli e le scioperanti, la polizia riesce a fermare una lavoratrice assieme a un solidale e a portarla in questura. La compagna verrà rilasciata dopo un’ora grazie all’immediato e partecipato presidio che ne ha chiesto limmediata liberazione.

Il picchetto a Italpizza prosegue, seguiranno aggiornamenti.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ITALPIZZAModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

INCREDIBILE DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MODENA: Italpizza è equiparata allo Stato, e il sindacato dovrebbe risarcirla come tale

Riprendiamo dalla pagina facebook del Si Cobas di Modena la notizia sull’assurda decisione del Tribunale, l’ennesimo precedente che si inserisce nella strategia di normalizzazione del dissenso sociale che sta diventando sempre più articolata a livello nazionale. Oggi, lunedì 3 ottobre 2022, nel corso dell’udienza preliminare per il maxi-processo Italpizza, il Tribunale di Modena ha preso […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MODENA: REPRESSIONE CONTRO I SI.COBAS, DAI MAXIPROCESSI ALLE RITORSIONI DELLA QUESTURA CONTRO CHI LOTTA

A Modena prosegue la repressione contro lavoratori e lavoratrici attivi nel sindacato di base e conflittuale Si.Cobas. Nella giornata di questo 6 dicembre 2021 si è tenuta la seconda udienza del maciprocesso  che vede imputati 86 lavoratori iscritti al Si Cobas per aver preso parte agli scioperi davanti ai cancelli della Alcar Uno, grande azienda […]