Roma, cariche della polizia contro gli studenti. Manifestavano dopo la morte del giovane in alternanza scuola-lavoro
Le studentesse e gli studenti del movimento romano la “Lupa” sono scese in piazza dopo la morte di Lorenzo, il ragazzo deceduto mentre svolgeva le ore di alternanza scuola-lavoro. La manifestazione è stata caricata diverse volte dalla polizia mentre cercava di raggiungere il Ministero dell’Istruzione.
Un appuntamento uscito sui social il giorno prima aveva indetto una mobilitazione alle 17.30 di Domenica 23 al Pantheon. “La vostra scuola uccide” recitava l’indizione della piazza, chiamata dal movimento studentesco “Lupa”, ormai noto sul territorio romano.
Centinaia di studenti e studentesse si sono riuniti per ricordare Lorenzo, il ragazzo che nella giornata di venerdì è morto ad Udine mentre svolgeva alternanza scuola lavoro. “Una morte inaccettabile che ha scoperto il vero volto del Pcto che siamo costrettə a svolgere: sfruttamento.”
Dopo interventi e cori in ricordo di Lorenzo gli studenti si sono mossi in corteo per arrivare al Ministero dell’Istruzione, luogo simbolo della lotta contro l’alternanza e primo responsabile della morte durante orario scolastico del giovane udinese.
Non si lascia aspettare la risposta repressiva della polizia che interviene con i manganelli per tentare di impedire il corteo. Due i feriti tra gli studenti.
Dopo qualche minuto di cariche con la polizia il corteo, compatto, conquista le strade del centro storico della capitale fino a giungere al Ministero, dove, dopo aver rilanciato sulla mobilitazione dei prossimi giorni, si è sciolta la mobilitazione.
La giornata di ieri è stata solo il primo di una settimana di appuntamenti nelle scuole e in città per ricordare Lorenzo e puntare il dito contro chi ha delle chiare responsabilità rispetto alla sua morte. In queste ore due le scuole di Roma in sciopero, i licei del centro Mamiani e Tasso, due tra le sessanta scuole che hanno occupato nello scorso autunno.
Di seguito il comunicato degli studenti sulla giornata di ieri:
“Nella giornata di Domenica 23 Gennaio le studentesse e gli studenti romani sono scesi in piazza sotto un’unica bandiera, quella del Movimento Lupa, a partecipare alla protesta si sono uniti molti compagni e compagne appartenenti a diverse realtà politiche della città. L’appuntamento è stato chiamato per 17.30 di oggi pomeriggio a Piazza della Rotonda per esprimere la nostra rabbia e il profondo dissenso per la morte di Lorenzo, ragazzo udinese ucciso dall’alternanza scuola-lavoro. La piazza, da subito militarizzata, ha con determinazione conquistato il corteo fino al Ministero dell’Istruzione, nonostante una serie di cariche violente contro la componente studentesca in testa. La giornata si è conclusa sotto il palazzo istituzionale in Viale Trastevere, ma non la lotta, che è solo all’inizio!
Ci teniamo a sottolineare l’incomprensibile gestione dell’ordine pubblico da parte degli agenti di polizia, che hanno causato feriti fra gli studenti.
Non sarà questa repressione a fermarci, la forza di migliaia di compagni si riverserà nelle strade e nelle piazze della capitale, la voce di migliaia di studenti non passerà inosservata e squarcerà lo Stato di silenzio che ha causato la morte di Lorenzo.
LORENZO, È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI
LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI”
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