Giornata di sciopero e cortei studenteschi in tutta Italia contro il governo Meloni e il Ministero del Merito
Giornata di sciopero e mobilitazioni studentesche in tutta Italia. Oltre 25 città da Nord a Sud sono scese in piazza contro il governo Meloni e il Ministero del Merito. Azioni dei collettivi universitari in diverse città contro il carovita e il decreto “anti-rave”.
E’ stata una giornata di intense mobilitazioni che ha portato in piazza migliaia di studenti e studentesse in tutto lo stivale. Al centro delle proteste l’atteggiamento del governo Meloni nei confronti dei giovani e degli istituti della formazione. L’impostazione sempre più “aziendalista” e disciplinante all’interno degli istituti scolastici, lo sfruttamento e l’insicurezza durante il percorso formativo generato dalle condizioni dell’edilizia scolastica e dell’alternanza scuola-lavoro, si assommano al clima di ulteriore compressione dei bisogni giovanili e studenteschi e alla dichiarazione di intenti classista del varo del Ministero del Merito.
Da Catania a Milano, da Torino a Palermo, a Roma, Bergamo, Bologna e Pisa le piazze si sono riempite riprendendo il filo delle mobilitazioni della primavera scorsa.
Dopo la giornata di lotta di ieri a Bologna alcuni cortei sono stati caratterizzati anche da una certa presenza universitaria.
A Palermo la giornata di mobilitazione si è conclusa con l’inondazione della la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo contro la norma anti-dissenso del Governo Meloni dagli Studenti Palermitani e dagli universitari del Laboratorio Studentesco Autonomo – UniPa.
Anche a Torino un nutrito corteo, dopo aver dato fuoco al simbolo di Confindustria sporco del sangue figuarato di studenti e studentesse, è giunto sotto la sede della Regione Piemonte che è stata sanzionata contro i rincari delle mense universitarie ed il carovita.
A Pisa gli studenti e le studentesse durante il corteo hanno messo in campo azioni davanti all’Inail per porre l’accento sugli infortuni e le morti durante l’alternanza scuola-lavoro. Inoltre diversi sono stati gli interventi che hanno sottolineato il progressivo ingresso della retorica di guerra all’interno delle scuole attraverso incontri e percorsi PCTO.
Le piazze di oggi hanno dimostrato una certa vivacità della componente giovanile del nostro paese che vede nel nuovo governo l’incarnazione compiuta di quella realtà sempre più precaria, violenta e disciplinante che ha caratterizzato l’ultimo decennio.
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