#MaiConSalvini, 3 contestazioni in un giorno e cariche della polizia
Abbiamo già raccontato le cariche della polizia di stamattina ad Ancona (vedi “Ad Ancona cariche contro gli antirazzisti“) quindi riportiamo le cronache delle successive proteste a Porto Recanati e a Macerata.
A Porto Recanati il leader della Lega è arrivato con l’intenzione di “visitare” l’Hotel House, una struttura occupata da oltre 2000 persone, la maggior parte delle quali migranti, composta da 17 piani e 480 appartamenti.
L’opposizione delle realtà cittadine non si è fatta attendere e si è organizzata ad accoglierlo poiché già nella giornata di ieri il fascio-razzista Salvini aveva dichiarato che avrebbe voluto “radere al suolo” l’Hotel House, a suo dire ricettacolo di criminalità diffusa.
A sbarrargli la strada, nonostante la scorta della polizia, ha infatti trovato un cordone di migranti e antirazzisti che non si è fatto intimidire e gli ha materialmente impedito l’accesso alla struttura, costringendolo a lasciare la zona.
Sempre accompagnato e scortato da ingenti schieramenti di forze dell’ordine ha quindi proseguito verso Macerata dove ad attenderlo ha trovato alcune centinaia di antirazzisti che, con in testa gli striscioni “Mai con Salvini, Macerata non si Lega” e “Respingiamo Salvini e il razzismo”, sono stati caricati dalla polizia dopo un lancio di uova.
Tra i manifestanti si contano almeno due feriti.
Non intimiditi da questo e cantando “Bella Ciao”, la manifestazione è ripartita subendo altre cariche da parte della polizia, oramai guardia del corpo personale del leader della Lega e la contestazione è continuata fino al banchetto del partito, costringendolo anche in questo caso ad una rapida ripartenza.
Si conclude quindi in maniera poco dignitosa la campagna elettorale di Salvini nelle Marche, le cui realtà antirazziste sono riuscite a respingere le attenzioni non gradite di chi predica odio e cerca di strumentalizzare le difficoltà della gente.
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