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Ancora case occupate a Palermo

Oggi pomeriggio infatti una composizione realmente meticcia (senza casa palermitani insieme a tanti nuclei familiari di profughi soprattutto eritrei ed etiopi), insieme al Comitato di lotta PrendoCasa Palermo, ha occupato una palazzina, sita in via Oberdan (quartiere Zisa), abbandonata già da diversi anni. Lo stabile, che si trova in una zona molto centrale della città, è di proprietà della curia (che a Palermo detiene ingenti proprietà immobiliari) e in affidamento ad un ordine di suore (le Figlie di San Giuseppe) che, appunto, l’ha chiuso e abbandonato già da parecchio tempo.

Va evidenziato come, in una città in cui l’occupazione abusiva degli alloggi è da sempre stata pratica diffusa di illegalità di massa, si stiano negli ultimi mesi moltiplicando le occupazioni di case collettivamente organizzate attorno i principi di solidarietà e mutualismo dando così vita ad un vero e proprio movimento per il diritto alla casa che ha fatto emergere anche a Palermo – come nel resto d’Italia, sulla scia del successo della manifestazione del 19 ottobre scorso – l’urgenza di una risposta immediata, sociale, alla crisi.

Del resto i numeri per Palermo sono impietosi. Dall’inizio dell’anno sono state firmate più di mille richieste di sgombero e sfratto di cui quasi dovute a morosità. E in una città caratterizzata da un tasso di disoccupazione impressionante e in cui i palazzi del centro storico stanno cadendo a pezzi, si capisce quanto ciò sia drammatico.

Fortunatamente le spinte dal basso non mancano e si traducono in voglia di mettersi in gioco riprendendosi immediatamente i diritti negati, il reddito che non c’è, possibilità di vita calpestate da politiche spudorate e senza scrupoli. Insomma, la migliore risposta che i movimenti sociali possono oggi consegnare al rottamatore Renzi è quella di continuare lì dove si sta costruendo : nel solco delle occupazioni!

Da Palermo è questo il messaggio per il politico di Firenze.

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