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Anomalia non si tocca. Nessuno sgombero al centro sociale di Palermo

Puntuale però è arrivata la risposta degli occupanti e del quartiere, delle persone che hanno attraversato lo spazio in quest’anno di attività e dei tanti solidali che riconoscono il ruolo sociale e politico dell’Anomalia come punto saldo della città.

Un centinaio di persone ha risposto all’appello lanciato dal centro per la sua difesa e per rispedire al mittente le minacce di sgombero. Così, già dalle prime ore del mattino, l’ingresso dell’Anomalia era riempito dai corpi e delle vite che hanno animato il centro, pronti a mostrare cosa significa avere a cuore la propria città e costruire giorno per giorno spazi autonomi dagli interessi che la governano.

Nessuna puntualità invece dalla controparte. Non si è presentato infatti né un ufficiale giudiziario né alcun funzionario comunale. Aldilà delle parole con cui assessori e giunta comunale tentano di far passare sotto tono l’attacco portato al centro sociale, parlando di “provvedimento dirigenziale” e “atto dovuto per legge, giustificato da ragioni di sicurezza” controbilanciati dalla disponibilità al dialogo con gli occupanti, l’unica evidenza è che la forza accumulata in questi anni e l’appoggio del quartiere e della cittadinanza ha costituito una pressione tale da far vacillare le volontà di sgombero da parte dell’amministrazione.

L’ennesima dimostrazione è stata data dalla partecipazione odierna al picchetto anti-sgombero, ma le sue reali radici stanno nel lavoro quotidiano svolto a Borgo Vecchio, con le attività di doposcuola e palestra popolare, i momenti ricreativi e la partecipazione alla vita collettiva del quartiere, oltre che l’impegno nel recupero di campetti e piazzette precedentemente abbandonati al degrado.

Insomma a prescindere dalla giornata di lotta che oggi ha mantenuto salda la presenza del centro sociale Anomalia all’interno dell’edificio e del quartiere, #Anomalianonsitocca è una frase reale costruita giorno per giorno perché, come recitava lo striscione: “ieri, oggi e domani ai nostri posti ci troverete”. 

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