Brasile, nuove proteste e scontri per l’aumento dei prezzi per i mezzi pubblici
Migliaia di persone sono scese in strada in Brasile per protestare contro l’aumento di nove centesimi delle tariffe dei mezzi di trasporto pubblico, bus, metro e treni. Una delle manifestazioni più partecipate, oltre 5mila persone, si è tenuta a San Paolo dove ci sono stati duri scontri con la polizia che ha arrestando 51 persone. Gli agenti hanno lanciato lacrimogeni, granate stordenti e usato spray al peperoncino per disperdere i manifestanti che in risposta hanno lanciato pietre e altri oggetti.
La protesta indetta dal ‘Movimiento Passe Livre’ – movimento sociale autonomo che rivendica la gratuità del trasporto pubblico, sotto il controllo popolare e senza tornelli – è partita da Vale do Anhangabau estendendosi in alcuni punti del centro città, come Plaza de Sé e Avenida 23 de Maio e Nove de Julho. Altre manifestazioni e scontri con la polizia ci sono state a Rio de Janeiro e Belo Horizonte.
Il malcontento generale non si affievolisce anzi rilancia le mobilitazioni per il diritto al trasporto pubblico per tutti senza accontentarsi del blocco degli aumenti dello scorso anno imposto dalla conflittualità del movimento che dal 2013 lotta contro i rincari dei biglietti.
In Brasile la crisi economia influisce negativamente sulle masse popolari che vedono in questi aumenti un’ ulteriore bastonata alle loro condizioni di vita, incidendo moltissimo sul bilancio familiare e sulla mobilità degli studenti che affermano: “Ci battiamo contro un aumento che incide negativamente su buona parte dei brasiliani. Quelli per i quali 40 centesimi in più o in meno in tasca sono tanti”
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