“Dwelling in the crisis”: confronto tra lotte per l’abitare ed esperienze territoriali di diversi Paesi
Italiani, greci, tedeschi, spagnoli, francesi, turchi e polacchi hanno avuto sin dal primo giorno l’occasione di intrecciare le rispettive biografie militanti, in un clima di conoscimento che si è riverberato nei workshops della giornata successiva, allorquando alla esigenza di elaborare proposte di moblitazioni e inclusive a raggio transnazionale si è naturalmente giustapposto il livello degli obiettivi specifici e plurali delle singole organizzazioni, modellati sul territorio e sull’orizzonte culturale che attraversano.
Se dagli italiani la spinta è stata quella di voler coniugare il diritto all’abitare con la riappropriazione quale strumento concreto di contrattacco ai poteri forti della finanza e dei livelli di rappresentanza istituzionale ad essi organici, in atri Paesi si intravvedono altri obiettivi quali per esempio un ergersi ad auto-rappresentanza a vocazione presumibilmente maggioritaria da parte dei comitati della PAH spagnoli e l’esigenza di estendere determinate parole d’ordine riguardo l’egemonia finanziaria di Bruxelles e le sue responsabilità nel rimodellare le situazioni territoriali per quanto riguarda le organizzazioni provenienti dalla Germania.
Dunque un mosaico di interessi e particolari accezioni di ciò che può voler esignificare “orizzonte strategico” di lotta che però, nella congiuntura odierna della crisi ed uscendo dal piano meramente simbolico, è convenuto in toto nell’intensificare e dispiegare tipologie di lotte in senso mutualistico, di riappropriazione e di messa in discussione dei rapporti di forza nella decisionalità nei territori che vedranno una convergenza temporale e di parole d’ordine comuni fino all’autunno che sta per venire.
In mezzo, ampio risalto è stato dato neanche a dirlo all’ undici luglio e al suo potenziale di accumulo di esperienze, accogliendo con entusiasmo e approvazione l’impostazione che i compagni di Torino hanno sviscerato alla luce dell’assemblea nazionale dei movimenti dello scorso 31 Maggio.
Al salutarsi delle varie delegazioni, il leit motif delle partenze è stato proprio questo: ci vediamo l’undici luglio a Torino.
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