InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Grecia ricorda Alexis Grigoropoulos. Scontri e arresti

Tre anni fa un poliziotto assassinava a sangue freddo un ragazzino di 15 anni. Oggi manifestazioni e scontri in tutta la Grecia, feriti e arresti. Mentre il Parlamento vota un’altra manovra lacrime e sangue targata BCE

Nonostante Atene sia stata militarmente occupata fin da ieri da circa 7000 poliziotti, violenti scontri fra manifestanti e polizia sono scoppiati nel primo pomeriggio quando un centinaio di giovani con il volto coperto hanno iniziato a lanciare pezzi di marmo e bottiglie molotov contro i poliziotti schierati a difesa del Parlamento di Atene. Gli agenti, in assetto antisommossa, hanno da parte loro fatto largo uso di lacrimogeni e manganelli per cercare, invano, di disperdere migliaia di manifestanti scesi oggi in piazza nel terzo anniversario dell’assassinio del giovanissimo Alexis Grigoropoulos.

Il 6 dicembre del 2008 il quindicenne, mentre era con alcuni coetanei in una piazzetta nel quartiere ateniese di Exarchia, fu assassinato a freddo da un agente dei reparti speciali della Polizia che, sceso dalla sua auto di pattuglia, contro l’adolescente sparò alcuni colpi di pistola per poi andarsene con tutta calma. Comunicando l’accaduto alla centrale, l’assassino raccontò che aveva dovuto difendere la sua vita e quella di un suo collega nel corso di un’aggressione di alcuni giovani di estrema sinistra. Una versione dei fatti che naturalmente fu ripresa e amplificata dal governo di Atene e dai media greci, e che continua ancora oggi, incredibilmente, ad essere ripetuta ‘a pappagallo’ anche dai giornalisti italiani, l’ultima volta proprio oggi pomeriggio da una speaker di Rainews 24 o da un articolista de ‘Il Giornale’. L’omicidio fu ripreso con il cellulare da un abitante del quartiere, che denunciò l’accaduto e diffuse immediatamente il video in rete, scatenando la rabbia di centinaia di migliaia di persone che scesero in strada in tutta la Grecia scontrandosi con le forze dell’ordine, assaltando sedi pubbliche e commissariati, dando luogo ad una massiccia rivolta popolare durata quasi un mese.

Alcuni mesi fa, nonostante i tentativi di depistaggio da parte di alcuni esponenti delle forze di sicurezza greche, il poliziotto Epaminondas Korkoneas è stato condannato all’ergastolo, mentre il suo collega e complice Vassilis Saraliotis – ritenuto dal tribunale corresponsabile nell’omicidio – è stato condannato a soli 10 anni di carcere, e vive attualmente in semi-libertà a Drama, sua città natale.

Oggi, nell’anniversario del suo omicidio, presidi e manifestazioni sono stati organizzati dai movimenti studenteschi e dalle organizzazioni dell’estrema sinistra in numerose città della Grecia, durante tutta la giornata. Mentre scriviamo alcune migliaia di persone stanno ancora sfilando nel centro della capitale greca, dopo il presidio di stamattina ai Propilei. Finora sono stati diverse decine i fermati, la maggior parte dei quali minorenni e nove gli arrestati.

Intorno alle 19 la polizia ha caricato alcune centinaio di dimostranti che stavano lanciando pietre e ordigni incendiari e li ha respinti, liberando in pratica tutta piazza Syntagma, davanti al Parlamento, dalla presenza dei manifestanti. Tutti i manifestanti, riportano le agenzie, hanno dovuto abbandonare la piazza a causa delle cariche e del fitto lancio di lacrimogeni, arretrando lungo viale Panepistimiou, sino ai Propilei della vecchia Università. In serata è anche previsto che il Parlamento di Atene voti la legge Finanziaria del 2012, presentata in tutta fretta dal neopremier Loukas Papademos – anch’egli, come Monti, imposto dalla BCE.

Oltre agli scontri avvenuti ad Atene momenti di tensione si sono registrati in altre città, come ad esempio nel capoluogo di Creta Heraklion, a Patrasso e a Salonicco, dove alcuni giovani hanno lanciato pietre contro un commissariato di Polizia nel centro della città.

Se la partecipazione alle manifestazioni di oggi non è stata particolarmente alta, aumenta invece tra i greci la già enorme sfiducia nei confronti della classe politica nel suo complesso. Un sondaggio reso noto oggi ha evidenziato il crollo di popolarità dei partiti greci. Un calo per tutte le forze politiche, che tutte insieme raggiungono appena il 37% del consenso dei potenziali elettori. Lo studio presentato dalla società Gpo per conto del canale televisivo Mega dice che la destra di Nuova Democrazia continua a mantenere il primo posto con il 21,5%, i socialisti del Pasok avrebbero il 15,3%, il Partito comunista il 10%, il Laos (estrema destra) il 7,1%, Syriza (sinistra radicale) il 6,1%, Sinistra Democratica (socialdemocratici) il 6,3% e i Verdi il 3%.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

alexisateneexarchiaGreciascontri

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: l’attacco finale dello Stato contro il Rouvikonas

Da alcuni anni i militanti del collettivo vengono inquisiti sulla base di accuse false o pretestuose, che hanno come obiettivo la criminalizzazione dei movimenti e delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: a 4 anni dalla Rivolta, centinaia di giovani hanno lottato contro i carabinieri di Boric e hanno ripreso Plaza de la Dignidad

Non sono state le moltitudini del 2019, ma ci sono stati scontri simili a quelli di quell’epoca, con gli “sbirri bastardi” del presidente Boric, questo grande usurpatore e arrivista che si è tenuto il reddito dell’indignazione popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.