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LAVORO ED ECONOMIA: IL 2021 TRA FINE BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E RECOVERY PLAN

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Mercoledì 30 dicembre 2020 – Il presidente del Consiglio Conte ha tenuto, da Palazzo Chigi, una conferenza stampa di fine anno. Un bilancio attraversato ovviamente in tutti i suoi aspetti dalla pandemia di Covid-19 ancora in corso e dalle sue conseguenze.

Tra i tanti temi affrontati spicca quello relativo all’occupazione, uno scenario che, per il 2021, il premier stesso definisce “molto preoccupante” in particolare dal 1 aprile, quando finirà il blocco dei licenziamenti. “Governo, sindacati e forze sociali stanno già lavorando allo scenario che dovremo affrontare dopo marzo” ha detto Conte che sostiene di avere “costruito una cintura di protezione sociale che ha scongiurato il licenziamento per 600mila persone. Ma – aggiunge – dobbiamo lavorare alla riforma e riordino degli ammortizzatori sociali e rendere più incisive le politiche attive del lavoro. Dovremo lavorare per non farci trovare impreparati. Il mercato del lavoro si preannuncia molto critico”.

Sul Recovery plan Conte ha affermato che pensa di ricorrere a un decreto per quanto riguarda la definizione della struttura di governance del piano di impiego dei fondi europei, tema che continua a essere oggetto di forti frizioni e discussioni all’interno della maggioranza di governo. “E’ una richiesta precisa della Commissione Ue”, ha spiegato. Per questo il premier ha anche invitato ad “accelerare” sulla verifica di maggioranza, per affrontare i primi di gennaio il Recovery Plan da consegnare poi alle “forze sociali e al Parlamento” per arrivare alla presentazione finale del documento “a febbraio”. Il premier, rivolto a Renzi, che se l’è presa di nuovo sia con l’esecutivo che con il Pd, ribadisce che “gli ultimatum non sono ammissibili: chi li fa si assumerà le proprie responsabilità. Se verrà meno la fiducia di un partito – ha dichiarato – andrò in Parlamento”.

Abbiamo commentato quello che il premier ha dichiarato sui temi dell’economia e del lavoro con Andrea Fumagalli, nostro collaboratore e docente di Economia politica all’Università di Pavia. Ascolta o scarica.

 

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Da Radio Onda d’Urto

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